JULIETTE
Entro a scuola e davanti al portone mi aspettano i miei migliori amici: Charlie e Lydia.
La mia testa ed il mio cuore.
Ho conosciuto Lydia in prima elementare, è stata la mia vicina di banco, la mia spalla su cui piangere e la mia unica certezza di felicità dopo la mia famiglia. È una ragazza alta più o meno quanto me (perciò non molto), con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Un angioletto, esteticamente parlando, ma caratterialemente, penso che spaventi anche il diavolo in persona.
Per quanto riguarda Charlie, lui è l'esatto opposto di Lydia. È molto alto e abbastanza muscoloso, ha gli occhi verdi e i capelli neri. Anche lui in realtà, sa farsi rispettare, però è meno estroverso ed esuberante di Lydia.
Ci siamo conosciuti in prima media, lui era il ragazzo nuovo della classe, nessuno gli parlava: i ragazzi lo consideravano sfigato poiché ancora non si era sviluppato, mentre le ragazze lo ritenevano ancora più sfigato degli altri ragazzi. Perciò, dato che io e Lydia eravamo di buon cuore, gli abbiamo dato una chance che lui si è giocato molto bene, diventando un membro fondamentale di questo trio. Il nostro trio."Ecco che arriva la ragazza più bella di tutta la scuola!" Urla liberamente Lydia. Tanto nessuno ci sta guardando male.
"Lydia lo sai che sei tu la più bella." Le rispondo io abbracciandola.
"Secondo me sognate un po' troppo ad occhi aperti ragazze." Ci insulta amichevolmente Charlie, che prima di potersi scusare riceve uno schiaffo sulla spalla da parte di Lydia.
"AIA! Ringrazia che non te lo restituisco!" Dichiara Charlie.
"Beh... Tanto non sapresti fare meglio di Lydia." Provoco.
"Ah bene... Mi sa che qualcuno vuole il super abbraccio..." mi dice Charlie.
"No! PER FAV-" e neanche il tempo di finire la frase, che Charlie mi ha preso in braccio stringendomi quasi allo strangolamento.
Il super abbraccio è una tipologia di abbraccio che ha inventato Charlie, ma che ho battezzato io: è più di un abbraccio normale, è un abbraccio molto più forte... Un super abbraccio!LYDIA
Osservo Juliette ridere nel mentre che Charlie la fa girare tra la sue braccia, vederla ridere di pancia è una meraviglia agli occhi di tutti, ed è anche il mio obiettivo principale con lei. Io e Charlie le siamo stati vicini quando ha perso il padre, ma nonostante tutte le forze che abbiamo usato per aiutare Juliette, non siamo riusciti a salvarla. L' abbiamo vista spegnersi, ogni giorno un pezzettino in più, finché non l' abbiamo persa.
Ricordo ancora quella sera....Sto studiando storia, una materia apparentemente inutile, ma che appena si approfondisce... Si comprende che non è solo apparentemente inutile, ma lo è completamente.
Sono sicura che la professoressa non vedrà l' ora di mettermi un bel quattro sul registro, ha dichiarato il suo odio nei miei confronti nell'esatto momento in cui l' ho scambiata per una bidella, appena era entrata in classe. Che ci posso fare? Avevo scambiato la sua sciarpa per un panno sporco!
Non mi butto giù però, ripeterò ancora una volta il capitolo e poi andrò a dormire con la speranza che la professoressa abbia domani un virus intestinale che la faccia stare al bagno tutto il giorno (sono anche gentile, potevo augurarle cose molto peggiori) .
Prendo l' evidenziatore e ripasso un altra volta le parole chiave. Ormai sto per chiudere il libro ma mentre afferro la copertina mia madre spalanca la porta, ed entra con gli occhi lucidi.
"Mamma... Che succede? Mi preouccupi." Le chiedo, anche se, alla mia domanda non sento alcuna risposta. Mi alzo e mi metto davanti a lei.
"Mamma... Cosa è successo?" Richiedo, con l' ansia che inizia a salire ogni secondo che passa, ma anche questa volta, niente. L' unico rumore ad interrompere il silenzio e il respiro controllato di mia madre, sembra che qualcosa la stia strangolando ma lei non vuole farmelo vedere o capire.
Prende dell'aria, inspirando profondamente e lasciando andare tutto il resto.
Appoggia entrambe le mani tremanti sulle mia spalle, aumentando il terrore che cresce dentro di me."Mamma... Ho paura..." Ribadisco.
"Tesoro.... Juliette l'ha fatto..."
Con una frase, ho sentito una parte di me morire. Mi sembra di star sprofondando in un oceano: annegata dalla tristezza ed accecata dal buio che mi ha appena avvolto. È così che ci si sente, quando siamo completamente vuoti, senza felicità? È così che ci si sente quando perdiamo la luce?....Ormai sono passati anni da quell'incubo. Penso di non aver mai urlato come quella notte. Solo io e Charlie, sappiamo la nottataccia che abbiamo passato al telefono, aspettando un aggiornamento da Melissa. Da quel giorno ci siamo promessi di essere forti, ma non per noi stessi, ma per la nostra Juliette. La mia ancora.

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Un amico immaginario
FantasíaTrama: Juliette, una ragazza di 18 anni che dopo un periodo terribile della sua vita trova rifugio nei libri, innamorandosi come tutte le lettrici/lettori del personaggio principale del suo libro: Mason. Juliette, dopo gli ultimi 2 anni passati in a...