Un amico immaginario

Capitolo 19

LYDIA

Vorrei che questa serata non finisse: sono sdraiata sul letto, domani è Domenica e non ho compiti da fare per questa settimana.
Vorrei scrivere a qualcuno, o fare una videochiamata, ma al momento nessuno mi risponderebbe: Charlie sta facendo sorveglianza alla sua sorellastra e Juliette è all' appuntamento con Jacob. Beata lei.
Jacob mi ha fatto una buona impressione. Fisicamente mi piace. Caratterialmente, eliminando il suo ego, non è male.
Potrei andarci d' accordo, ora che ci penso. Anche se lui, ha solo occhi per Juliette, da quanto sembra, ma la cosa mi va bene. Jacob sembra un ragazzo simpatico e semplice, sarà ottimo per Juliette. Quella mia dolce fanciulla, merita spensieratezza.
Guardo l' orario, sono più o meno le 21.00. Juliette mi aveva detto di venirla a prendere se non mi avesse scritto diversamente.
Accendo il telefono: nessun messaggio, perciò devo andare a prendere Juliette.
Mi siedo in macchina e proseguo verso il ristorante.
Sto più o meno quindici minuti ad arrivare, ma a metà del mio tragitto, vedo Jacob su una panchina del parco, solo a contemplare le stelle. Sarei troppo sdolcinata se andassi a chiedergli il motivo per cui e lì? In fondo, ci ho parlato solo due o tre volte.
"Non importa, le buone azioni vengono sempre ripagate, né vale sempre la pena." Questo è ciò che pronuncio per darmi un pochino di sana speranza.
Parcheggio l' auto, e mi dirigo verso Jacob, che ovviamente sembra sorpreso di vedermi.

"L-Lydia? Hai sentito anche tu la notizia?"

"Quale notizia? Per caso Juliette ti ha scaricato?"

"No... Juliette, è uscita prima, l'avevano chiamata... Per riferirle un brutto avvenimento." Penso che il mio cuore sia fermo in questo preciso istante.

"Quale 'Brutto avvenimento'?"

"Sua madre... è in ospedale per un incidente."
Non posso crederci, non di nuovo. Non può succedere di nuovo, ad un altro genitore. Non a sua madre, è l' unica persona che le rimane della sua famiglia! Perchè proprio a lei!
Mi siedo poiché rischio di svenire, ed inizio a piangere furiosamente.
Jacob decide sorprendentemente di abbracciarmi, e stranamente, non mi scanso. Anzi, percepisco che in questo momento ne avevo bisogno.

"Dev-devo correre da Juliette." Mi stacco, e tendo di alzarmi ma Jacob mi afferra per un braccio, riportandomi a sedere.

"Non serve, Charlie è con lei. Fidati, in questo momento è al sicuro con lui..."

"Ma io devo aiutarla..."

"Scusami Lydia ma ti sei vista? Stai piangendo a dirotto, non puoi andare da Juliette in queste condizioni."

"Ma lei deve sapere che io ci sono oer lei..." Jacob appoggia entrambe le mani sulle mie spalle.

"Lydia...Juliette sa perfettamente che tu sei con lei... Ma adesso, in questo istante, pensa un pochino a te stessa. Stai singhiozzando Lydia."
Lo guardo negli occhi, non credevo che una persona che ti conosce da così poco tempo, potesse dirti le esatte parole che tu avevi bisogno di sentire. Mi scende un ulteriore lacrima, ma questa volta, Jacob la ferma, togliendomela dal volto.

"Scusami se ho invaso il tuo spazio... Ma non mi piace vedere le persone piangere."

"Ti ringrazio molto, Jacob, apprezzo."

JACOB

Penso si non aver mai visto, occhi più belli di questi.