JULIETTE
Suonata ormai la campanella, ci dirigiamo in classe.
Come sempre io e Lydia abbiamo occupato gli ultimi due banchi a destra, mentre Charlie è nella bancata vicino alla nostra, da solo."Certo che siete proprio delle vere amiche eh." ci rimprovera Charlie offeso.
"Dai cucciolotto non fare il geloso." provoca Lydia.
"Ricordami per quale assurdo motivo io vi rivolgo ancora la parola?" domanda incuriosito.
"Perché senza di noi saresti perso, ed in fondo, lo sai anche tu." dichiaro io, con tanto di occhiolino finale.
Tutto sembra iniziato nei migliori dei modi, sembra quasi che la giornata sia partita con il piede giusto: il Sole splende nel cielo, la nuvole sono candide e ho affianco i miei migliori amici. Ma purtroppo, tutta questa bellezza viene interrotta appena vedo entrare l'essere più abominevole del mondo: Charlotte. Una regina cattiva che non ha pietà.
Non sono crudele se penso che sia una ragazza "Antipatica e stronza fino allo svenimento", semplicemente la descrivo per quello che è.
Quando è morto mio padre e sono finita in ospedale, al mio ritorno ho subito quattro mesi di frecciatine ed insulti da parte di Charlotte e delle sue due amichette: Rachel e Carol. Il loro passatempo preferito era lanciarmi i bigliettini con su scritto "Pazza" ,"Depressa" oppure "Pazza e depressa". Non hanno neanche abbastanza neuroni per fare bene le bulle."Oh ciao Juliettina, stai bene anche oggi, vero?" mi chiede Charlotte con quell'aria da principessina sul pisello.
"Si, finché non mi hai rivolto la parola." rispondo.
"Mamma mia! Come siamo antipatiche oggi!" dice Rachel.
"Scusateci ma come fate partire i nervi voi, nessuno proprio." Dichiara Lydia, con quell' aria sicura di sé che tanto invidio. Sembra una ragazza impossibile da scalfire o semplicemente danneggiare.
Fortunatamente, la professoressa entra in classe e il gruppetto "Anti-neuroni" si risiede al proprio posto."Buongiorno ragazzi, seduti prego. Oggi ho una buona notizia da darvi, abbiamo un nuovo studente che ci farà compagnia... Jacob entra pure."
Appena l'insegnante finisce di pronunciare quelle parole, vedo entrare all' interno della classe un ragazzo. Si presenta alto, capelli biondi, occhi marroni e abbastanza muscoloso da fare invidia a tutti i nostri compagni di classe - escluso Charlie ovviamente, a lui non importa assolutamente niente dell'apparenza o di sciocchezze simili."Ciao a tutti, io sono Jacob Mass, ho diciott'anni e mi sono trasferito qui da ormai due settimane... Se tutto va bene, dovrei concludere questo anno con voi. Spero che ci troveremo bene."
"Perfetto Jacob, ora prendi pure posto, mettiti vicino a Juliette."
"Professoressa, ci sono già io vicino a Juliette!" Fa notare Lydia.
"Suvvia Lydia! Juliette è perfetta per far inserire al meglio il nostro nuovo compagno! Non stare a lamentarti e vieni piuttosto all' interrogazione!"
Lydia mi guarda e mi sussurra "Ricordami di bruciarle la casa quando ho finito."
"Tranquilla, ho portato anche la benzina." Dico in maniera scherzosa
"Io ho l' accendino!" Risponde Charlie. Siamo proprio una squadra.
CHARLIE
Sistemo meglio il materiale scolastico, in modo tale da dare spazio a Lydia che si siede vicino a me dicendomi
"Prega per me, per favore, so che ti faccio pena un pochino.""Neanche un po'." le rispondo, guadagnandomi uno sguardo spaventoso con cui mi sta dicendo "Stronzo" .
L' interrogazione di Lydia è ormai iniziata, e ovviamente sta andando alla grande. È sempre stata insicura con i suoi successi scolastici: dice di non farcela ma alla fine riesce sempre ad arrivare alla fine dell'anno con la media dell'otto in tutte le materie.
Per quanto riguarda Juliette, è dall'inizio dell'ora che parla con quel Jacob. Sembrano andare d' accordo, al momento, anche fin troppo.
Li sento scherzare, anche se sono bravi a nasconderlo, infatti l'insegnante non se ne è ancora accorta, anche se probabilmente al momento è più concentrata su come mettere in difficoltà Lydia.
Sto origliando la loro conversazione, anche solo per capire che tipo è Jacob. Ho sentito tutta la prima parte in cui parla della sua vita: è nato in Sardegna, in Italia, è un pallavolista professionista e si è trasferito qui perché la sua squadra deve fare alcune partite, perciò si fermerà con i suoi compagni per tre mesi, così potranno continuare gli allenamenti.
Dopo qualche minuto, mi accorgo che sta ancora parlando di sé e del suo successo nella pallavolo. Pensa che facendo il figo farà colpo su Juliette? Povero illuso.

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Un amico immaginario
FantasyTrama: Juliette, una ragazza di 18 anni che dopo un periodo terribile della sua vita trova rifugio nei libri, innamorandosi come tutte le lettrici/lettori del personaggio principale del suo libro: Mason. Juliette, dopo gli ultimi 2 anni passati in a...