Capitolo 9

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JULIETTE

Altra data. Altro giorno di scuola.

"Secondo te se faccio cadere l' astuccio mentre apro il pacchetto di patatine, la prof se ne accorge?" Mi chiede Lydia, che ormai da una settimana si è spostata per rimettersi vicino a me.

"Come fai a buttare l' astuccio per terra e aprire il sacchetto contemporaneamente?"

"Tesoro io posso tutto, ricorda."

"Lo terrò bene a mente."

"Prof scusi, queste due davanti a me stano facendo baccano, ed io non riesco a seguire la lezione!" Questa è Charlotte, che sta tentando tutti i mille modi possibile ed immaginabili per farsi odiare più di prima "Tranquilla Charlotte, l' odio nei tuoi riguardi è costante" penso.

"Signorine infondo, venite alla lavagna. Facciamo un esercizio. Così parlate con me."

"Ricordami di lanciarle quella schifosa borsetta firmata fuori dalla finestra." Dico a Lydia sussurrando.

"Tranquilla, sarò con te."

CHARLIE

Vedo Lydia e Juliette, particolarmente infuriate e infastidite dal richiamo di Charlotte e della professoressa (chi non lo sarebbe).

"Certo però che Charlotte... Sarà pure stronza... Ma è veramente uno schianto." Questo è Jacob.
Da una settimana si è spostato di banco con Lydia, così da poter approfondire le conoscenze.
Mi giro, in direzione di Charlotte: lunghi capelli morì ricci, occhi verdi, lentiggini, gonna appena sopra il ginocchio, felpa corta e stivaletti neri leggermente alti. Non mi sembra così tanto affascinante come pensa Jacob, ma si sa: "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace".

"Bah, non è il mio tipo." Rispondo

"E quale sarebbe? "

"Non saprei... Fisicamente prediligo gli occhi scuri. Del resto, cerco una ragazza dolce, profonda, scherzosa e con la battuta sempre pronta ma non scontata. Vorrei una ragazza che mi sappia tenere sulle spine ma che allo stesso tempo, non si vergogni di essere romantica o dolce."

"Hai appena descritto Juliette." Cazzo.

"Ma cosa dici! Fidati Juliette non è per niente così. Magari all' inizio...Ma poi è l' esatto opposto... Ragazza stupenda per carità, ma non il mio tipo." Perché mi sto giustificando?

"A me piacerebbe una come Juliette, è veramente l' equilibrio perfetto tra intelligenza ed ingenuità." Mi spiega. "Si Jacob, magari ti piacerà, ma una come Juleitte non te la puoi permettere" penso nervosamente.

"Non penso vi trovereste bene, avete passioni totalmente opposte."

"Cosa vuol dire? Potremo trovare un equilibrio."

"Guarda che è veramente difficile... E poi non saresti il suo tipo."

"Perché? Quale sarebbe il suo tipo?"

"Cerca un ragazzo molto protettivo, intelligente, dolce e un pochino geloso. Il solito ragazzo che trovi sui libri."

"Signori per caso volete fare compagnia alla due signorine alla lavagna?"

"Mi scusi professoressa, stavamo discutendo dell' esercizio."

"Bene, allora seguite."

Io e Jacob, chiudiamo finalmente la conversazione, sono già stanco di parlare di lui e Juliette insieme. Non li immagino e non li immaginerei mai.
Ma anche se io ho deciso di concludere il discorso, Jacob sembra non esserne convinto, poiché strappa un foglietto dal diario per potermi scrivere:

"Secondo me sono il tipo perfetto per Juliette. Funzioneremmo"

Prendo la matita, devo rispondere. Scrivo, anche se ho la mano pesante e il segno sembra quasi calcato.

"Fa un po' come ti pare. Basta sia felice"

"Non provarci perfavore, non con lei." Questa è l'unica cosa che mi passa per la mente, e che mi appesantisce i pensieri al momento.

JACOB

Osservo Juliette, poiché la conversazione con Charlie, non mi ha regalato forti emozioni. Sembra un tipo brusco e di poche parole, o almeno diventa così quando si parla di Juliette o Lydia.
Alzo lo sguardo verso la lavagna.
Juliette ha i capelli raccolti in una coda alta ben sistemata, mentre indossa un jeans ed un dolcevita nero. Devo ammettere, che non indossa niente di particolare o unico, ma addosso le starebbe bene anche un sacchetto dell'immondizia.
I miei occhi però, non si fermano, deviano verso sinistra, mettendo nel mio campo visivo la migliore amica di Juliette: Lydia. Al momento indossa un paio di pantaloni simili ad una gonna lunga, ed una maglietta con lo scollo barca. Ha degli occhi da paura, color acqua marina, che riuscirebbero ad intrappolare anche l' anima più difficile.
Neanche Lydia mi dispiacerebbe, probabilmente io non sono il suo tipo. Oggettivamente, non riuscirei a rispondere così bene alle sue provocazioni, penso che lei sia troppo per me.
Per quanto riguarda Juliette, sono convinto, che con qualche sforzo, farebbe crollare la sua corazza da "Donna forte ed indipidente" e si lascerebbe andare con me. Percepisco in lei una grande cuore che vorrei scoprire e condividere.

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