Me la stavo facendo addosso.
Era arrivato il giorno del processo di Brinda ed era ormai giunto il momento, tra pochi minuti avremo fatto il nostro ingresso in tribunale. I miei capelli erano piastrati, il trucco leggero e naturale, mentre indossavo dei pantaloni verdi a vita alta con un blazer del medesimo colore ed una semplice maglietta nera al di sotto. Mi infilai i tacchi e presi la borsa, controllando l'orologio prima di scendere al piano di sotto.
La cena era andata estremamente bene. Dopo che io e Alessandro ci eravamo... connessi, avevo servito a tutti il dolce, che consisteva in una semplice torta fatta di crepes sovrapposte. Era piaciuta a tutti e quando stavano per andarsene, Alessandro mi aveva dato un altro bacio sulla guancia, ringraziandomi per la serata, che significava implicitamente ringraziarmi per ciò che era successo in bagno.
Almeno avevo goduto. Ma c'era ancora la vocina della mia coscienza che continuava a dirmi che stavo sbagliando e che Oliver si meritasse di meglio rispetto ad una come me. Un altro giorno mi sarei soffermata a pensare ai miei sentimenti, ma non era oggi quel giorno. Dovevo dedicarmi completamente a Brinda, qualsiasi altro pensiero personale sarebbe stato gettato nel cesso con tanto di sciacquone.
C'era anche Bella, non con noi, visto che dopo il momento iniziale avrei dovuto presentare i miei testimoni e lei era l'unica. "Andrà bene. Non parlerà neanche, sarà come se non fosse presente." Posai una mano sulla sua spalla tremante.
"No, non capisci. Io lo sento. Anche se è lontano, sento il suo respiro e-e," si interruppe a causa delle lacrime che le scendevano lungo le guance.
La abbracciai. Non sapevo che altro fare se non abbracciarla ed asciugarle le lacrime. "Non mostrargli il potere che ha su di te, Brinda. Quando entreremo non permettergli di vedere come ti fa sentire, anche quando ce ne andremo mostragli la tua forza." Lei annuì, asciugandosi il resto delle lacrime. "Respira profondamente. Ancora." Feci qualche respiro profondo fino a che la sua gamba non smise di tremare e lei mi sembrava più calma.
"Grazie-."
"Il giudice è pronto." Annuii all'ufficiale e attesi che Brinda si sentisse bene e pronta per entrare nella stanza. "Mantieni la testa alta." Lei annuì e respirò profondamente, correggendo la sua postura. Entrammo, fianco a fianco, e nessuno sguardo era più potente del suo che sembrava trafiggerle il capo.
Dopo che il giudice si sedette, facemmo tutti lo stesso, pronti all'apertura che la difesa avrebbe cominciato. Nate Thomas si alzò, i capelli castani gli ricadevano all'indietro, mentre indossava il suo completo nero con la cravatta blu.
"Come da ordine del giudice, è compito della difesa presentare la dichiarazione di apertura. Ora rimaniamo in attesa di vedere le prove che saranno mostrate nel corrente caso e solo dopo interverremo nella verifica delle prove e nella constatazione dei fatti. Al momento possiamo solo preannunciare, almeno sulle base di ciò che è stato rivelato, di cosa tratta questo caso. Sentiamo spesso le persone parlare del fatto che no significhi no, ed è chiara la sua valenza, ma la vera domanda da porsi e che vedrete ripetersi più volte ripetersi nel corso di questo caso, lo Stato di Atlanta contro Zac Dubois, è se qualcuno, in questa vicenda, abbia mai detto realmente di no."
Questo fottuto stronzo.
"Tu e tuo marito avete affrontato delle rilevanti discussioni e tu hai dichiarato di essere stata sessualmente molestata," ci guardò con un sorriso furbo, quasi impercettibile. "Ci sono degli studi su questo, di cui sono state anche mostrate le prove e la veridicità. La parte lesa ha ammesso di fare uso di alcool e di non ricordarsi i dettagli di quelle notti, ma questo non suggerisce che mancasse il consento." Distolse lo sguardo. "Alcuni di voi potrebbero non sentirsi a proprio agio con il verdetto di questo caso. Ma nondimeno sulla base delle prove di questo caso nello Stato di Atlanta, vogliamo comunicare che il qui presente, Signor Zac Ryan Dubois, non è colpevole. Grazie."
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Un mio problema
Romance"Voglio che mi scopi." Athena Escarra, un promettente avvocato che ama il suo lavoro più di qualsiasi altra cosa. Sposata con Oliver Smith, con cui è rimasta per sei anni, senza mai aver intrattenuto una relazione vera e propria. Questo finché non i...