Perché sei scappata, stupida idiota? Perché hai un marito; un marito che ami. Ecco perché sei scappata, perché sei una moglie fedele.
"Merda," mugugnai, mentre pompava le dita dentro e fuori da me. Continuò a baciarmi il collo, lasciandomi dei segni che mi sarei premurata di coprire in un secondo momento.
Mi baciò le clavicole fino a scendere, arrivando al mio seno esposto. Alessandro mi arricciò l'abito sui fianchi e mi strizzò il culo, mentre io mi tenevo ancorata alla ringhiera dietro di me. "S-siamo quasi arrivati all'attico," biascicai.
Mi alzò la gamba posandola sulla sua spalla, fregandosene del fatto che chiunque potesse vederci. Spostò di lato il sottile strato dei miei slip in pizzo viola. "Fottutamente bella," il suo respiro caldo mi colpì il clitoride, facendomi trattenere il respiro. La sua bocca si-
Un forte colpo di clacson mi riportò alla realtà ed io sollevai gli occhi verso l'auto dietro di me. Mi fece il dito medio attraverso il finestrino ed io feci lo stesso. "Vaffanculo anche a te, stronzo!" Ricominciai a guidare, senza ascoltare la sua risposta.
Non ti è concesso sognare un altro uomo mentre sei sposata. Ami Oliver e lui ama te. Ami Oliver e lui ama te.
Feci la strada che mi portava da Serene ed aprii la porta, senza neanche annunciare il mio arrivo. A volte mi pentivo di avere le chiavi di casa sua. C'era una bellissima ragazza con i capelli blu seduta sul bancone della cucina... che si dava piacere mentre Serene la guardava. Ero completamente scioccata, ero arrivata nel momento peggiore, così esordii, "Mettiti dei vestiti addosso, per favore."
Mentre Serene borbottò infastidita, la ragazza con i capelli blu si affrettò a rimettersi gli slip. "Perché sei qui?" Alzai gli occhi al cielo.
"L'ho rivisto. Alessandro, intendo." Spalancò gli occhi, improvvisamente interessata al motivo per il quale avevo interrotto il suo appuntamento.
"Io vado," annunciò la ragazza con i capelli blu. Era piuttosto bella, bassa, con dei bellissimi occhi verdi con degli spruzzi leggermente bluastri e delle labbra carnose.
"No, no, per favore, resta. Sono Athena," mi avvicinai verso di lei, in cucina, e le porsi la mano.
Mi sorrise e la strinse nella sua. "Rachael."
"Bene, ora che abbiamo fatto le dovute presentazioni possiamo tornare all'argomento principale. Sexy Alessandro." Mi spinse in salotto e Rachael ci seguì. Loro si accomodarono sul divano, mentre io continuavo a camminare agitatamente davanti a loro. "Smettila di camminare e parla, stupida."
Dopo aver brevemente raccontato a Racheal della mia breve vita amorosa, mi sedetti sul tavolino. "Ora ecco la ragione per la quale ho interrotto il tuo orgasmo," sospirai profondamente. "Non vedevo Alessandro da sei mesi, ma ho comunque tenuto questo tatuaggio. Stavo rientrando dalla casa di una cliente, passando dal retro dal momento che i paparazzi stavano invadendo l'ingresso ed ero al cellulare, quindi non stavo ponendo attenzione alla strada. Ad un certo punto mi scontro con questo ragazzo misterioso, ok?" Loro annuirono.
"Mi scusai, continuando a non guardarlo in volto. Ma ad un certo punto lo feci e tutti i ricordi, compresi i minimi dettagli, della serata trascorsa assieme mi hanno attraversato la mente, mentre mi incantavo nei suoi occhi argentati. Poi mi ha chiesto se potevamo parlare e l'abbiamo fatto. E cazzo, la tensione sessuale tra noi era altissima," trattenni un sorriso, mentre continuavo a pensare a lui.
"Te lo sei scopata, vero?" Mi chiese Racheal, interessata.
Borbottai e le guardai entrambe. "Me ne sono andata."
"Cos'hai fatto?" Mi chiesero all'unisono.
Mi alzai e mi passai una mano tra i capelli. "Lo so, lo so. Ma dobbiamo essere realistici. Sono un avvocato famoso, sposata con un vice amministratore delegato. Ci amiamo."
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Un mio problema
Romance"Voglio che mi scopi." Athena Escarra, un promettente avvocato che ama il suo lavoro più di qualsiasi altra cosa. Sposata con Oliver Smith, con cui è rimasta per sei anni, senza mai aver intrattenuto una relazione vera e propria. Questo finché non i...