Capitolo Quarantacinque

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La mattina successiva ci svegliammo tutti con una terribile emicrania, tanto che dovemmo restare a letto. Wren ci preparò la colazione - cereali e mela, accompagnati dal succo d'arancia. La prima cosa che guardai era la mia mano, mi sembrava di vivere in un sogno, invece no, era la realtà. Quell'enorme diamante giaceva ancora sul mio dito, rendendo sin da subito la mia giornata incredibilmente migliore.

I vestiti di Alessandro si erano asciugati, così si infilò i boxer ed i pantaloni. Non appena arrivammo a casa, con Wren ed i tre animaletti, cominciammo immediatamente a cercare una nuova dimora. Non solo avremmo dovuto pagare la casa, ma Alessandro sapeva che in fondo volevo un matrimonio in grande, anche se, alla fine avevo optato per una cerimonia intima.

Le sue parole esatte furono, "Se vuoi spendere cinque milioni di dollari per il matrimonio, possiamo farlo. Voglio che tu ti senta bellissima, in una location altrettanto perfetta, prima di andare in luna di miele e scopare come animali selvaggi." Wren era troppo impegnata a giocare in salotto, cosa per la quale ringraziai Dio. Quest'uomo era perennemente eccitato ed io avevo paura che Wren sarebbe potuta entrare quando parlava in questo modo.

Dopo un'intera ora di ricerche, presi una pausa. Non avevo niente da fare. Questa era la prima volta, dopo tanto tempo, che potevo rilassarmi ma c'erano due bambini e tre animaletti pelosi che riempivano casa. Alessandro se n'era dovuto andare qualche ora fa per lavoro e nello stesso momento, era arrivato Kieran. Mi alzai e li raggiunsi, trovandomi davanti la scena più dolce di sempre.

Wren aveva il capo appoggiato contro la spalla di Kieran, mentre condividevano un grappolo di uva e delle fragole. I gattini ed il cane erano accucciati in salotto, mentre mangiavano e guardavano un film della Disney. Avevo voglia di rilassarmi, così li raggiunsi, sedendomi di fianco a loro. Guardammo film Disney per il resto della giornata.

Mi guardai la mano, adornata dall'anello con un sorriso. Sapevo che ne stavo parlando troppo, ma non potevo farne a meno. Stavo sposando un uomo, non un ragazzino. Stavo sposando qualcuno che finalmente era in grado di mostrarmi quanto mi amasse e che non mi avrebbe lasciato fino alla morte.

Alessandro era un uomo innamorato. Amava tutto ciò che ero in grado di offrirgli, tanto o poco che fosse. Accettava i miei difetti e ciò che i ragazzi trovavano strano di me. Accettava ogni cosa di me ed io ero felice di poterlo finalmente reputare il mio fidanzato.

Alessandro Sinclair mi aveva chiesto di sposarlo. Lo stesso Alessandro che mi scopava quotidianamente, a cui non fregava un cazzo di nessuno se non di sé ed era un ambito scapolo. Quel pensiero fece imprimere un sorriso sul mio volto, mentre io non riuscivo a distogliere lo sguardo da quell'anello.

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Alessandro

Uscii dall'azienda, organizzando il programma della settimana successiva così da poter aiutare Athena nella ricerca della casa. Avevo dichiarato di farmi chiamare se e solo se si presentasse qualcosa che i miei impiegati non erano in grado di gestire in autonomia, ma i profitti aziendali erano saliti alle stelle, quindi non si sarebbe dovuto presentare niente di così urgente ed immediato.

Entrai in casa, sollevando le sopracciglia per lo strano silenzio. Era un silenzio tombale, cosa che mi spaventò. L'unica luce accesa era quella della cucina, così corsi rapidamente al piano superiore. Athena aveva un braccio attorno a Wren e Kieran, mentre gli animaletti dormivano serenamente nelle loro cuccette. Ero arrivato a casa piuttosto tardi, quindi era naturale che dormissero, solo che pensavo che Kieran se ne fosse già andato.

Qualcuno bussò alla porta proprio quando stavo per mettermi a letto con loro. Era la madre di Kieran. "Ciao," mi salutò. "Congratulazioni per il fidanzamento." Entrò in casa ed io chiusi la porta dietro di lei.

"Grazie, Olivia. Vado a prendere Kieran." Lei annuì ed io salii le scale per prendere suo figlio. Quando cercai di allontanarlo da Athena per prenderlo in braccio, si svegliò. "La tua mamma è qui." Lei spostò il braccio, avvicinando Wren a sé.

Presi Kieran, ancora addormentato, e lo portai in salotto. "Grazie. Athena è davvero gentile. Sono felice che tu abbia deciso di sposarla."

"Anche io. Quando ha detto di sì non stavo più nella pelle. Mi rende davvero felice," blaterai con un sorriso.

"Lo vedo." Mi sorrise. "Buona notte."

"Buona notte." Chiusi la porta dietro di lei e tornai al piano superiore, togliendomi finalmente i vestiti e sdraiandomi al loro fianco. Abbracciai le mie due donne preferite con un sorriso. Guardai l'anello che portava al dito e sorrisi ancora di più.

Mi sembrava un premio essere l'ultimo uomo che le avrebbe messo un'anello al dito. Questa donna era un regalo di Dio ed io sarei stato eternamente grato di potermi svegliare al suo fianco ogni mattina. Il mio cuore batteva a dismisura al solo pensiero di poterla chiamare mia moglie in poco meno di qualche mese...

Mi sentivo fortunato anche a poterla definire la mia fidanzata. Valeva più dell'oro ed io mi sarei assicurato di ricordarglielo ogni giorno. 

Un mio problemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora