Capitolo Quarantasei

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3 mesi dopo

Avevo addosso l'abito più grande che avessi mai visto. Costava centinaia di migliaia di dollari e Serene se ne era innamorata. I miei capelli erano in parte intrecciati ed in parte sciolti. Mi assicurai che la coda fosse in ordine, visti i miei capelli mossi. Avevo voluto tenere i miei capelli naturalmente ricci, dal momento che ad Alessandro piacevano così.

La truccatrice che si era occupata di me, era stata grandiosa. Avevo optato per un trucco semplice e naturale che si abbinasse perfettamente al mio colorito abbronzato. Aveva eseguito l'ordine alla perfezione, applicandomi una sottile base di correttore, le ciglia finte ed un gloss color nude.

Sorrisi, ammirando il mio riflesso allo specchio. Mi sentivo più bella che mai ed oggi sarebbe stato il giorno del mio matrimonio, cosa che fece ampliare ancora di più il mio sorriso. Non mi ricordavo di essere stata così estasiata il giorno in cui mi sposai con Oliver.

Sua madre si era opposta. Questa era una delle ragioni per cui non eravamo mai andate d'accordo.

Chi avrebbe pensato che avrei mai sposato uno scapolo ambito? Questo scapolo, però, era l'uomo dei miei sogni. Anche se avevo cercato di negare i sentimenti che provavo nei suoi confronti per più di metà della nostra relazione, ero felice, alla fine, di averli lasciati liberi di venire a galla. Alessandro significava più di quanto fossi in grado di descrivere con le parole.

Quando gli avevo detto che non potevamo fare sesso fino alla luna di miele, aveva avuto un collasso sul posto. Si era inginocchiato e mi aveva pregato di fare sesso un ultima volta, visto che non ci saremmo più visti fino al matrimonio. Inutile dire, che, ovviamente, avevo accettato.

La mia ansia cresceva con l'avvicinarsi di questa data. Le insicurezze mi sovrastarono ed io cominciai a parlarne con lui. E se, un giorno, smettessi di amarmi? E se tu mi vedessi come una troia per aver tradito mio marito in passato? E se invecchiassi e diventassi brutta? E se, e se, e se.

Ero andata avanti per un'ora, finché non si era stancato. Quella notte mi aveva scopato come mai prima d'ora. Non lo stavamo cercando, ma non lo stavamo neanche evitando.

Quella stessa notte fu quella in cui rimasi incinta.

Sapevo che avrei dovuto dirglielo il prima possibile, ma se avessi perso anche questo bambino? Non volevo fargli provare nuovamente un tale dolore. Non avevamo più parlare di bambini, quindi non ero sicura si sentisse pronto ad averne un altro. Ero spaventata ed impaurita, motivo che mi aveva spinta a non dirgli nulla.

Dopo averlo spiattellato a tutti i miei amici, decisi di fargli una piccola sorpresa.

Ancora in piedi davanti allo specchio, sentii qualcuno bussare alla porta e mi accorsi ad aprirla. Serene, Rachael, Leslie e Rosa entrarono con un enorme sorriso. Nonostante fosse il mio matrimonio, volevo che anche loro fossero stupende. Indossavano un bellissimo abito mono spalla, che accarezzava le loro forme e toccava il pavimento.

Serene si avvicinò a me con le lacrime agli occhi. "Sei bellissima! Sono così felice per te." Disse, avvicinandosi a me per abbracciarmi con in mano il bouquet di gigli rosa e bianco.

"Grazie," le dissi, sul punto di piangere. A quel punto si avvicinarono tutte ed, attente a non pestarmi l'abito, mi abbracciarono. Quel momento era surreale ed avere lì presente la mia migliore amica come testimone d'onore mi rendeva ancora più felice. "Smettetela, non posso rovinare il trucco." Risero ed io inclinai la testa, guardando il soffitto.

Quando spostai lo sguardo su Serene, notai il suo sorriso, era il più bello che avessi mai visto. "Lui ti fa bene, Athena. Sono felice che tu abbia troncato con Oliver."

Un mio problemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora