Alessandro
Ero in paradiso.
Mi svegliai con la donna più bella del mondo sdraiata al mio fianco. I capelli le coprivano il volto, così glieli spostai dietro l'orecchio e sorrisi. Le labbra erano leggermente aperte e la sua mano ricadeva morbidamente chiusa a pugno sul mio petto.
Anche il suo capo era appoggiato sul mio petto, mentre le coperte le scoprivano il corpo, concedendomi un'ottima vista sul suo bellissimo culo. Le accarezzai la schiena e le baciai la tempia. Lei sorrise, sgattaiolando più vicina a me.
Non pensavo esistesse una parola per descrivere la Dea al mio fianco. Era così incredibilmente bella da non sembrare reale.
Cominciò ad agitarsi, sollevando le sopracciglia, "Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace," continuò a mormorare, facendomi rattristire. Le baciai le labbra piene, continuando finché non la sentii smettere di parlare.
Tornò a rilassarsi ed io sospirai. Odiavo non poter fare nulla. Le alzai il braccio e le feci appoggiare il capo sul cuscino, così da poterle andare a preparare la colazione.
Si mise su un fianco, donandomi una visuale completa anche del suo seno. Il lenzuolo le copriva lo stomaco, ma la sola vista delle sue tette mi fece eccitare.
Dopo essermi rimesso i boxer ed i pantaloni, mi diressi in cucina. Serena era già lì, appoggiata al bancone con una tazza davanti alle labbra. Sembrava essere in pensiero dal momento che non mi notò arrivare.
"Buongiorno," la salutai ed i suoi occhi si spostarono nei miei, come se l'avessi catapultata nuovamente alla realtà.
"Buongiorno. Athena sta bene? Non è più uscita dalla sua stanza da quando l'hai accompagnata." Bevve un sorso di caffè.
Annuii. "Sta bene. Ha mangiato da quando l'ho portata qui?" Lei scosse la testa. "Vuoi che prepari qualcosa anche a te?" Mi versai un bicchiere di succo d'arancia.
"No, no, non preoccuparti. Perché stai girando in casa mia mezzo nudo?" Sollevò un sopracciglio ed io ridacchiai.
"Io e Athena abbiamo fatto una doccia insieme-"
"Hai infilato il tuo cazzo nella sua vagina in casa mia? Siete disgustosi." Per poco non mi strozzai, mentre lei scoppiò a ridere. Diretta la ragazza.
"No, non abbiamo fatto sesso. Abbiamo dormito nello stesso letto nudi, ma non c'è stata nessuna attività sessuale." Appoggiai il bicchiere e presi delle uova e del bacon dal frigo.
"Athena è fottutamente sexy, come sei riuscito a tenere le mani a posto? Ti meriti una medaglia." Si spostò dai fornelli, quando ci appoggiai sopra una padella.
"Non puoi capire quanto sia vero."
"Oh, credimi, lo capisco." Mi fece l'occhiolino e scoppiammo a ridere. "Mi piaci. Per Athena, ovviamente."
Sorrisi, cominciando a cuocere le uova ed il bacon. "Anche a me piace."
"Vi siete già detti le due paroline magiche o sei una mezza sega come Oliver?"
Sbuffai, "Per tua informazione le ho detto che la amo ieri sera."
"Davvero? E lei ha ricambiato? Come l'hai fatto?" Era davvero interessata alla conversazione.
"Le ho detto che la amo e che la amerò sempre per farla tranquillizzare. La amo davvero, più di quanto ami me stesso ad essere onesto. E sì, lei ha ricambiato," sorrisi. Stavo sorridendo davvero molto. Serene strillò e batté le mani.
"Finalmente! Non vedo l'ora che ci sia il divorzio-" Si interruppe a metà frase e sorrise. "Buongiorno, pulce."
"Buongiorno, ragazza sexy," rispose Athena, abbracciando Serene. "Scusa per essermi comportata da stronza." Serene rise, abbracciandola più forte.
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Un mio problema
Romance"Voglio che mi scopi." Athena Escarra, un promettente avvocato che ama il suo lavoro più di qualsiasi altra cosa. Sposata con Oliver Smith, con cui è rimasta per sei anni, senza mai aver intrattenuto una relazione vera e propria. Questo finché non i...