Capitolo Venticinque

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Athena

Rimasi immersa nell'acqua finché non diventò fredda.

Non riuscivo ad evitarlo. Essere immersa nella vasca con le bolle del bagnoschiuma mi faceva sentire di prendermi cura di me stessa. Mi lavai i capelli con lo shampoo e cominciai a ripulire lentamente il mio corpo. Mi sentivo una persona nuova, ora volta avvolta nell'asciugamano.

Mi lavai i denti, mi sciacquai il volto ed uscii dal bagno, applicando una lozione sulla mia pelle, nonché una pomata che avevo trovato appoggiata sul letto. Sorrisi all'impronta della sua mano, ai succhiotti ed a gli altri marchi che mi aveva lasciato impressi addosso. Mi sentivo bellissima con i segni del suo passaggio. Mi misi un tanga nero ed una camicia che aveva lasciato sul letto per me. Mi spruzzai un po' di profumo e corsi fuori dalla camera da letto per dirigermi al piano inferiore.

Una volta raggiunto, bevvi un bicchiere d'acqua, per poi andare a scoccare un paio di baci ad Alessandro ed andare a letto. Ero felice, canticchiavo delle canzoncine sottovoce, sorridendo come una scolaretta. Era troppo bello per essere vero. Lui era perfetto per me ed io mi sentivo già felice e sicura di essere al suo fianco.

Mi faceva provare delle forti sensazioni e mi dava attenzioni che non avevo mai ricevuto in vita mia.

Riempii un secondo bicchiere d'acqua, sorseggiandolo mentre camminavo. Alessandro era seduto sul divano, sembrava profondamente impegnato, aveva il computer appoggiato sul grembo e due plichi di fogli ai lati. Era sexy anche mentre sbrigava gli affari di lavoro.

Mi incamminai verso di lui e gli baciai una guancia, appoggiandogli una mano sul petto. "Stai bene?" Annuii in risposta, appoggiando il mio mento sulla sua spalla con un sorriso.

"Volevo solo darti il bacio della buonanotte," lo baciai, guadagnandomi un sorriso da parte sua.

"Sei ancora indolenzita? Se mi dai un minuto vengo a metterti la crema, ok?" Annuii, terminando la restante acqua e tornai in cucina. Dopo aver appoggiato la tazza nel lavello, mi sdraiai a letto e mi stiracchiai un po'. I miei muscoli stavano ancora cercando di riprendersi dalle sue azioni strazianti.

Non appena il mio capo toccò il cuscino entrai in uno stato di dormiveglia. Le lenzuola avevano il suo stesso profumo ed io respirai a pieni polmoni con un sorriso. Ero troppo stanca per averlo sentito entrare ed andare in bagno. Il letto era troppo comodo, doveva essere costoso.

"Farfallina, ho preso la crema, la - Athena?" Mi chiamò con tono preoccupato ed attento, correndo verso di me. "Stai bene? Ti ho fatto male?"

"Mm," fu tutto ciò che riuscii a dire con un sorriso e lui rilassò la sua espressione, rilasciando un sospiro di sollievo. Mi scostò le lenzuola dal corpo, facendomi voltare sullo stomaco e mi alzò la camicia, cominciando a spalmarmi la crema sulla schiena e sul sedere. Lui, ovviamente, si prese tutto il tempo del mondo per stenderla sul mio culo.

Dopo che la crema aveva coperto tutte le mie zone ferite, andò a risistemarla al suo posto, prima di sdraiarsi al mio fianco. Mi voltai verso di lui, sentendolo allacciare le braccia attorno al mio corpo esausto. Ascoltai il suono del suo battito cardiaco. Lui fece dei respiri profondi, come se fosse a conoscenza di ciò che stavo facendo.

 Il suono del suo battito cardiaco e le sue carezze sulla schiena furono sufficienti per farmi addormentare in un istante.

Mezza addormentata, mormorai, "Te quiero."

"Te quiero, mi amor."

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Alzandomi sentii Alessandro parlare arrabbiato con qualcuno, mentre digitava qualcosa sulla tastiera del computer. La sua schiena era appoggiata contro la testiera del letto, mentre il mio capo era appoggiato su un cuscino al suo fianco. Smise di parlare non appena mi sentii muovermi e spostare il volto nella direzione opposta a quella dello schermo del computer. "Tutto bene, Alessandro?"

Un mio problemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora