15 ANNI FA
Entro al lavoro come sempre un quarto d'ora in anticipo.
Devo confrontarmi con Zulema per il progetto e devo ammettere che ho una leggera ansia.
Il suo stile non aiuta di certo ad avvicinare le persone.
Ha sempre l'espressione di una con lo scazzo, le manca una maglietta con su scritto GIRARE AL LARGO, rigorosamente nera è chiaro.
Sono sicura che Cristina l'abbia già informata del lavoro perciò almeno non dovrò darle io la cattiva notizia.
E poi dai.. dovremmo essere quasi coetanee.. non sarà così complicato intavolare una conversazione. No?!
Quando salgo le scale la trovo nella sala docenti, su una poltrona di pelle nera, i suoi occhi sono fissi sullo schermo dell' cellulare e dubito che mi abbia sentito arrivare altrimenti credo che mi avrebbe almeno guardata in faccia.
Tentenno insicura di come approcciare il discorso quando con tono arrogante mi chiede "Ti serve qualcosa?"
Mi aveva sentita eccome, mi stava solo ignorando.
Wow.. proprio un bel carattere
"Buongiorno anche a te" rispondo ironica cercando di rompere il ghiaccio, lei restando serissima alza lo sguardo e mi fulmina "..mi stavo chiedendo quando volevi iniziare a.."
Non lascia nemmeno che termini la frase "Lo disegno oggi quando ho tempo"
"Te lo chiedo perché in teoria dovremmo lavorarci insieme.." le ricordo leggermente intimorita.
"Ti chiamo se mi serve aiuto" controbatte con tono di sufficienza prima di riabbassare lo sguardo sul cellulare. Per lei la conversazione è terminata ed è chiaro che non le interessa affatto lavorare con me, il che dovrebbe rendermi felice perché nemmeno a me piace l'idea di lavorare con lei, ma il fatto che si senta così superiore mi fa incazzare.
"No" tuono io decisa, guadagnandomi nuovamente il suo sguardo su di me "Facciamo che tu lo disegni perché sappiamo entrambe che sei più adatta per farlo.. ma a colorarlo ci penseremo insieme e non perché mi faccia piacere lavorare con te ma perché è il mio lavoro, lo hanno chiesto a me e ci tengo a rimanere qui"
La sua mascella si contrae appena, è chiaro che non le piace quando le si rivolgono così ma con me temo che dovrà farci l'abitudine "Va bene, Ferreiro, come preferisci tu"
Rimaniamo occhi negli occhi.
Raggelo perché i suoi sono azzurrissimi e ho come la paura che se li guardassi più a lungo non solo potrebbe trasformarmi in ghiaccio ma potrebbe anche leggermi l'anima, cosa che voglio assolutamente evitare.Eppure c'è una parte di me che è incuriosita da questa durezza.
Quale adolescente è così?
Deve esserci una storia dietro, la sua storia.Il pensiero che potrei volerla conoscere viene bruscamente interrotto dal suono della campanella di inizio lezioni.
Insomma.. un po' come si dice..
Salvata dalla campanella
PRESENTE
Ritorno a casa con la testa che mi potrebbe esplodere da un momento all'altro, un fortissimo mal di testa che continuo ad attribuire all'alcol che ho bevuto ieri sera e non all'evento prenatalizio di lavoro di lunedì.
Parcheggio l'auto nel vialetto di casa e la prima cosa che faccio è sdraiarmi sul mio comodo divano ad L.
Chiudo gli occhi per una mezz'oretta.
Crollo in un sonno profondo riposante che mi rigenera finché non sento la porta aprirsi.
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FIX YOU
FanfictionQuante volte crediamo di aver chiuso un capitolo ma la vita ti sorprende? L'esempio lampante di come a volte tutto torna a galla inaspettatamente, come un vecchio fantasma del passato che ripiomba sul tuo cammino all'improvviso per fare funzionare m...