Prologo

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Il passato ci ossessiona.

O almeno così dicono.

Ma per come la vedo io, il passato è solo una serie di momenti, ognuno dei quali è perfetto. Completo. Una perla nella collana del tempo.

Io non credo che il passato ci ossessiona.

Ma se ci dobbiamo trovare dei fantasmi, siamo noi l'ossessione del passato.
Lo tormentiamo, per poterlo guardare di nuovo.
Per poter rivivere quegli istanti attraverso i ricordi.
Per vedere le persone che ci mancano e le cose che ci mancano di loro.

Sono convinta che ciò che ci succede ci cambia nel profondo, ci può trasformare in una versione migliore o peggiore di noi stessi.

Io ho perso dei pezzi.

Proprio come Hansel e Gretel che lasciavano sulla loro strada molliche di pane e sassolini bianchi, io ho lasciato pezzi del mio cuore lungo la mia via finché non sono rimasta senza nulla.

Vuota. Persa.

Il passato con i suoi artigli ha strappato brandelli di carne dal mio corpo finché glielo ho permesso, finché non sono diventata una versione peggiore di me.

Sono nata buona, di cuore, ma anche ingenua.

E si sa che al mondo d'oggi persone così non possono sopravvivere a lungo.

Soccombono o diventato peggio dei loro carnefici.

Ora vedo tutto nel suo insieme.
Oscurità e luce.

Vorrei raccontarvi una storia con un lieto fine ma ho capito che il lieto fine non esiste.

Il lieto fine è sempre triste soprattutto quando una storia è felice.

Perciò vi racconterò una storia felice ma mi fermerò a metà.

State partendo per un viaggio.
Un viaggio nella mia memoria.
La vostra destinazione?
Un luogo e un tempo in cui io sono già stata.

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