CAPITOLO 19

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15 ANNI FA

Ho la cena con i miei colleghi e non so assolutamente cosa mettere.

Sole ha detto: casual.

Che vuol dire tutto come vuol dire nulla.

Che significa casual?

Jeans e felpa?
Pantaloni e maglioncino?
Osare con una gonna?
Però non posso mettere i tacchi.. posso optare per le mie Adidas bianche anche se forse andrebbero lavate ma non ho il tempo di farlo.

Penso tutto questo e nel frattempo è passata un'ora.

Morale: non so cosa mettere e adesso sono anche in ritardo.

Il mio cellulare vibra sotto la montagna di vestiti che ho tirato fuori dal mio armadio e che dovrò risistemare.

ZULEMA: Come ti vesti?

Gran bella domanda, Zahir.

MACARENA: Sole ha detto casual

ZULEMA: Ok.. allora lo farò anche io!

Ha davvero capito così in fretta che cosa intendeva?! Sono tentata di chiederlo ma ci farei probabilmente una figura di merda e poi non perderebbe occasione di prendermi in giro a vita.

MACARENA: Ci vediamo tra mezz'ora.. sono un pelo in ritardo.

Meglio avvisare, tanto per mettere le mani avanti.

ZULEMA: E dov'è la novità?!

Sbuffo mentre caccio il cellulare sulla scrivania. Odiosa ma ha ragione. Essere in orario è una virtù che non mi appartiene.

Alla fine opto per un paio di pantaloni beige lunghi a palazzo, un maglioncino bianco molto attillato che sottolinea le mie forme e il cugino stretto e le mie Adidas bianche che di bianco hanno solo il ricordo di com'erano quando le ho comprate.

Lascio i miei lunghi capelli biondi piovere mossi oltre le spalle e mi trucco, faccio veramente attenzione a farlo bene perché ci tengo ad essere perfetta.

Non chiedetemi perché, sento solo il bisogno di essere bella.

So cosa state pensando.. zitti.

Sgommo con la mia auto, una Toyota del 2008 grigia, sulla strada e raggiungo Zulema sotto casa.

Lei mi stava già aspettando.

Sale guardandomi già male, il che mi fa sorridere "Tu devi proprio regolare l'orologio almeno un quarto d'ora indietro rispetto a tutti noi"

"Buonasera anche a te, Zulema" rispondo ridendo mentre riprendo a guidare.

"Che razza di musica ascolti?!" Protesta un secondo dopo.

Solo ora mi rendo conto di avere la radio accesa, a volte la tengo anche solo come sottofondo, ma è comunque la mia radio preferita "RDS, perché?"

"Come perché?!" Scatta sul sedile neanche avessi bestemmiato e lei fosse una suora.

"Stai zitta" rido scuotendo la testa incredula "Mia la macchina, mia la radio. Se non ti sta bene, vai a piedi"

Non la guardo perché tengo gli occhi sulla strada ma sono certa che disapprova "Lo vedremo, Biondina.. la prossima volta porto la cassa"

"Tu non ascolterai mai Hardcore sulla mia macchina" è una minaccia e una promessa allo stesso tempo.

"Questo lo staremo proprio a vedere" commenta a voce alta mentre mi accosto sul ciglio "Non ci sono ancora"

"Conosco Sole abbastanza da sapere che è normale.." le rispondo mentre controllo il cellulare per vedere se mi ha percaso scritto.

"Maca! La macchina si muove!" Esclama.

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