CAPITOLO 48

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15 ANNI FA

Sto lottando in casa mia con le unghie e con i denti ma il malumore serpeggia e non sono libera di spostarmi, e quindi nemmeno di vederla.

Mi manca e so che ci stiamo allontanando rapidamente, la sento scivolare via dalle mie mani.

Mi do la colpa ma sono anche consapevole che la responsabilità è condivisa.

Vado in garage dove hanno messo una gigantesca borsa con tutto quello che era nella mia macchina. So che devo fare una scelta e buttare quello che non serve ma subito dopo l'incidente non ero proprio pronta a farlo.

I primi due giorni ho sofferto di attacchi d'ansia. Il sonno era molto agitato specialmente perché continuavo a sognare l'impatto con un finale molto meno roseo.

L'ho superata.

Apro il borsone e tiro fuori pezzo dopo pezzo, a destra metto quello che tengo mentre a sinistra quello che è da buttare finché non mi ritrovo in mano la cassa bluetooth.

La sua cassa bluetooth.

Ero convinta che se la fosse presa dopo aver fatto la battuta ma sono stata così concentrata su altro che non mi sono resa conto che l'aveva messa via perché la tenessi.

All'improvviso.. Mi arriva un suo messaggio:

ZULEMA: Per sapere
Da Sabato 8 Luglio a Martedì 11 luglio, quanti impegni hai?

Lei, dritta al punto senza convenevoli.

MACARENA: Non dovrei avere niente di programmato ancora, perché?

ZULEMA: Io e Saray abbiamo qualche programma.. Sabato 8 andiamo a sentire Sfera mentre domenica 9 partiamo per andare sul lago di Garda, dormiamo, lunedì 10 Gardaland, martedì 11 Movieland e torniamo indietro!

Rimango interdetta, la sorpresa è enorme in un momento così buio.

ZULEMA: Mi avevi detto che volevi andare a Gardaland ecc, se ti fa piacere.. pensaci :)

Una parte di me scoppia di felicità.
Voglio stare con lei perché mi fa stare bene, posso tornare a respirare, così lontana da casa e lontana dagli sguardi giudicanti dei miei genitori non avrei paura di come comportarmi.

Ma c'è una parte di me, quella razionale, che si rende conto di quanto tutto questo sia solo un'utopia.

Dovrei dare delle prove e delle spiegazioni.. mentire su ogni cosa perché ma verità non verrebbe accettata.. e questo è pressoché irrealizzabile sotto ogni punto di vista.

Volevo una cosa che semplicemente non potevo avere.

Fa male. Fa così male che per liberarmi di questa angoscia, alla fine, scoppio in un pianto liberatorio.

Qualche giorno dopo..

"Tu sei completamente uscita di senno!" Esclama Giuse offeso "Non ti aiuterò a mentire ai tuoi genitori per una vacanza che nemmeno io ti consiglio di fare!"

"Ma perché non sei dalla mia parte almeno tu?!" Chiedo esausta di nuotare contro corrente.

"Perché non avete un futuro, Macarena. Tutto ciò, tutto questo.. è solo un construire un fragilissimo castello di carta senza fondamenta investendo i tuoi sentimenti. Farà male quando crollerà, ti avviso" ed è così serio che a stento lo riconosco "Maca.. hai avuto quello che volevi"

"Un bacio non è quello che volevo" controbatto "Volevo.. lei, per quel poco di tempo concesso"

Ride scuotendo la testa "È lei a non volere te.. e quando te ne renderai conto.. quando capirai che lei non vuole affrontare la tormenta tenendoti per mano.. dovrò raccogliere i cocci di te e rimetterli insieme"

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