CAPITOLO 14

169 20 16
                                    

PRESENTE

L'aria fredda mi penetra la carne fin dentro le ossa come una fitta lama tagliente che lascia i brividi sulla pelle.

Accendo la mia sigaretta con abilità, un gesto che ho appreso e ripetuto un milione di volte ma le mani mi tremano appena.

È per il freddo.

Me lo ripeto come un mantra perché voglio negare quello che è evidente: sono emotivamente coinvolta, ancora.

Sbuffo una nuvola di fumo che si propaga nell'oscurità e sale verso il cielo pieno di nuvole.

Nemmeno una stella si intravede oltre questa coperta grigia.

Rigiro la sigaretta osservando l'estremità consumarsi rapidamente e lentamente allo stesso tempo.

Un altro tiro e una seconda nuvola si crea.

"Fa un po' freddo qui.."

La sua voce, quella del mio migliore amico, quella del mio compare di vita.

In un secondo si sfila la giacca e me l'appoggia sulle spalle.

Prima di sedersi sul gradino accanto a me.

"Ti avevo chiesto di non seguirmi" gli ricordo.

Sbuffa una risatina mentre si accende una sigaretta "Che figura mi facevi fare se restavo davanti a quelle due come un pesce lesso?"

Lo fulmino con lo sguardo e lui ride più forte, la nostra amicizia è la relazione più lunga e sana della nostra avita "È stata una pessima idea venire qui"

Annuisce dandomi ragione "Sapevamo che sarebbe stata complessa come cosa"

Sì ma mai così.

Faccio un altro tiro mentre mi permetto di essere sincera, almeno con lui "Non credevo che la portasse qui"

"Scelta di cattivo gusto" conviene con me.

Scuoto la testa, consapevole che lei possa aver avuto la mia stessa idea "Voleva farmela pagare"

Mi accarezza una spalla "Zulema.. ti ha solo fatto soffrire Macarena"

Non è così.
Vorrei che fosse così.
Sarebbe più facile odiarla.

"Questo non è vero.." abbasso lo sguardo, il dolore lo porto ancora dentro, appresso a me, una vecchia ferita che non si è mai marginata completamente.

So che lui non mi crede "Maca.."

"Lei c'è stata, Giuse" ribadisco guardandolo dritto negli occhi, non posso negare la realtà dei fatti "Nel momento peggiore, stavo annegando, e lei c'è stata" ed è proprio questo il problema, lei è due persone nello stesso corpo, ed io ho visto la parte buona prima che mi ha fregata "Ogni giorno mi chiedeva se avessi mangiato, era una presenza costante dal mattino alla sera, mi è stata accanto come nessuno ha mai fatto.. "

Lui cerca di dissuadermi "Stai parlando di un ricordo e ti dimentichi tutto il resto"

Ha ragione, abbiamo ragione entrambi "Per il valore che sto dando a quel ricordo, non dimentico ciò che è successo dopo, ma non posso mentire.."

Lei c'è stata.
E Dio solo sa quanto cazzo mi è mancata.

15 ANNI FA

Zulema mi passa accanto nei corridoi e mi sventola un volantino sulla faccia "Ho la soluzione"

Alzo un sopracciglio scettica mentre le strappo il foglio dalle mani "..che cos'è?"

"Quello che ti serve" risponde piena di sé.

FIX YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora