PRESENTE
Zulema entra a scuola proprio dietro di me "Che c'è, Biondina? Problemi in paradiso? O ti sei solamente svegliata dalla parte sbagliata del letto stamattina?"
Alzo gli occhi al cielo mentre percorro i corridoi "Non c'è nulla, Zulema, se pensi che abbia messo da parte ciò che penso di te.. ti sbagli"
Mi afferra per un polso e ci ritroviamo faccia a faccia "Sono proprio curiosa di sentire che cosa pensi di me"
"Mi piacerebbe guardarti in faccia, non il mio riflesso attraverso questi schermi al plasma" sbuffa una risata e tira via gli occhiali da sole che le stavano dannatamente da Dio per inciso "Non ti sopporto, collaboro con te facendo uno sforzo immenso solamente perché sono convinta che puoi fare davvero la differenza qui.. ma non siamo amiche"
Sorride come una figlia di puttana e tiene volutamente il tono di voce basso "Non mi risulta che lo siamo mai state"
Se pensa di intimorirmi tirando in ballo i miei vecchi sentimenti si sbaglia, faccio un passo nella sua direzione accorciando la distanza "Ma con chi credi di avere a che fare? Non sono più la ragazzina che è caduta ai tuoi piedi"
"No.. ora sei una donna.. ma da come mi guardi, il tuo posto è sempre lo stesso" ha affilato la lingua, oltre che le unghie.
"Ne sei proprio sicura?" Le chiedo e per un istante la guardo vacillare "Abbiamo costruito un rapporto civile su un equilibrio davvero instabile, Zulema. Cerca di salvaguardarlo tenendo a freno la lingua"
"Se la memoria non mi inganna, Biondina, la mia lingua non era di certo il nostro problema principale" molla la presa e mi sorpassa lasciandomi lì, piena di rancore.
15 ANNI FA
Non è passata nemmeno una settimana dalla discussione con Zulema ma entrambe abbiamo lavorato duramente per rinsaldare il rapporto.
Ci vogliamo bene, è una cosa che non cambierà mai.
Stasera raggiungo i suoi amici nel solito bar, doveva esserci anche lei ma le hanno cambiato turno in Croce e la cosa è andata più lunga del previsto.
Difficile comprendere come un'egocentrica patologica possa essere una volontaria della croce rossa.
È una delle tante contraddizioni che amo di Lei.
Quando entro vengo accolta da Saray che mi abbraccia forte 'Ecco la nostra Biondina!"
Stringo la presa mentre saluto tutti "Zulema non viene.. e si è raccomandata che ti facessi il culo a freccette"
La gitana è molto più competitiva di noi e me lo svela con una risposta concisa ma chiara "Sognatelo, Biondina, il primato non te lo lascio!"
"Credevo che fossimo solo noi le competitive" controbatto divertita.
"Solo perché quando siete nella stessa stanza non vi accorgete altro che di voi stesse.." mi fa l'occhiolino, al giudicare dal numero dei bicchieri vuoti sul tavolo e del numero dei partecipanti sono al terzo giro. E lei alza la mano per ordinare il quarto.
Io faccio la brava. Acqua.
Patente e alcol non vanno molto d'accordo soprattutto se aggiungiamo un controllo della stradale.Mi siedo accanto a lei e sento il suo sguardo indagatore "Quanto sai?"
"Di che stai parlando?" Chiede a sua volta.
"Della nostra ultima discussione.." non serve nemmeno che preciso di chi sto parlando.
"Ero con lei.. non l'aveva presa bene.. il tuo allontanamento improvviso le ha fatto più male di quello che credeva" l'alcool la rende collaborativa nel parlare ma non voglio approfittarne.
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FIX YOU
FanfictionQuante volte crediamo di aver chiuso un capitolo ma la vita ti sorprende? L'esempio lampante di come a volte tutto torna a galla inaspettatamente, come un vecchio fantasma del passato che ripiomba sul tuo cammino all'improvviso per fare funzionare m...