CAPITOLO 9

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PRESENTE

Mio padre gioca con Jade sul tappetone grande del salotto.

Ci ha sempre saputo fare con i bambini, infatti tutti lo adorano.

Ho accantonato ormai le ombre del nostro passato e ho trovato la forza di perdonarlo quando mi ha lasciata da sola con mia madre, o almeno ci ho provato.

E poi.. È il perfetto compagno di giochi che chiunque vorrebbe avere e ho un milione di ricordi belli, spensierati, dei miei primi anni di vita con lui.

Sono contenta che Jade possa vivere quella stessa spensieratezza, l'amore puro e incondizionato del nonno.

"Jade.. vieni qui tesoro" la chiamo, la bimba molla tutto e mi si fionda in braccio "Mi raccomando, fai la brava con il nonno. Mamma e zio Giuse tornano prestissimo" le prometto dandole un bacio sulle guancette rosa.
In tutto ciò non ho ancora rivolto lo sguardo a mio padre sapendo che a momenti tirerà fuori il discorso che non voglio mai affrontare e che lui periodicamente cerca di propormi "Non è abituata a stare senza di noi la sera. Se non riesce a addormentarsi non mettere la TV, la sveglia. Preferisce le favole, adesso è in fissa con quella di Pocahontas.."

"Era anche una delle tue preferite" commenta lui malinconico.

Ignoro questi richiami al passato e continuo a fornirgli indicazioni "Se non funziona nemmeno così prova del latte caldo, non le piace dormire completamente al buio perché ne ha paura.. lascia sempre la lucina verde sotto al letto accesa e probabilmente vorrà che resti con lei finché non prende sonno"

"Sono vecchio, Macarena, ma ricordo ancora come si fa" mi assicura "Stai tranquilla.. starà bene"

Vorrei poter dirlo con la stessa sicurezza anche di me.

"Grazie papà" gli dico posando la bambina a terra che torna a giocare sul tappeto.

Giuse nel frattempo mi ha preso la giacca e me la porge mentre mil padre maldestramente mi continua a parlare "Hai impegni questo weekend?" Mi chiede a disagio. Lo guardo negli occhi serissima e lui aggiunge "Potresti venire a pranzo a casa con la bambina.. a tua madre manchi molto"

"Purtroppo sono impegnata.." non è vero e lui lo sa "..se mi ricorderò di farlo la chiamerò"

Lui tenta di insistere sapendo perfettamente che non è una buona idea "Macarena.. siamo anziani ormai.. non sappiamo quanto ancora ci resta.. e vorremmo non perdere tempo"

Sorrido di circostanza sentendo il mio corpo irrigidirsi come una statua di marmo "Capisco perfettamente.. ma, come ho già detto, ho già preso degli impegni"

Per quanto mi rivolga con rispetto, il mio sguardo è un chiaro ammonimento di lasciar perdere questo discorso.

Non sento la necessità di vederla e loro sanno perfettamente perché.

Io e Giuse usciamo, sento la sua disapprovazione nonostante non lo guardi nemmeno in faccia.

Saliamo in auto e lui non mi dice nemmeno una parola "Non tenermi il muso"

"Hai esagerato" mi rimprovera.

"Questo è sicuramente il tuo punto di vista" annuisco sapendo che la penseremo sempre diversamente "Ma per quanto mi riguarda sono stata fin troppo diplomatica"

Lui mette in moto "Per quanto non ti faccia piacere, restano pur sempre i tuoi genitori"

E ne ho pagate le conseguenze fino in fondo.

Guida fino al locale e, dopo aver parcheggiato proprio davanti all'ingresso, mi viene un infarto.

Non è possibile..

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