CAPITOLO 10

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PRESENTE

Giuse mi tira per un polso "Chi?!"

Credo di aver smesso di funzionare o qualcosa del genere perché vorrei rispondergli ma le parole non escono dalla mia bocca.

Lui mi strattona "Oh Maca! Ci sei?! Chi hai visto?"

Parlo senza guardarlo in faccia, non riuscirei mai a sostenerlo "Direi.. un altro fantasma del mio passato"

15 ANNI FA

I giorni passano e la nostra amicizia si rafforza. Ormai ci sentiamo tutti i giorni a tutte le ore, a scuola non lavoriamo a stretto contatto ma ogni minuto libero è buono per scambiare due parole o, per meglio dire, per prenderci in giro per qualunque cosa.

La tartaruga sta lentamente prendendo forma sul cartone.

Potremmo lavorare ognuna per conto suo nei momenti liberi ma decidiamo, senza realmente metterci d'accordo, di lavorarci insieme nello stesso momento.

Ho scoperto di non essere così male nel tenere un pennello in mano, lo pensa anche lei ma non me lo dirà mai ad alta voce anzi è molto più probabile che mi rompa le palle per altre cazzate.

In questo è assolutamente snervante: per le critiche un monologo, per i complimenti nemmeno una postilla a lato.

Tuttavia, si fida di me e tiene conto di quello che dico, nonostante io creda che sia più qualificata di me per farlo.

Insieme stiamo dando vita a uno dei lavori migliori e ne vado davvero fiera.

Abbiamo anche iniziato a vederci nei weekend, solitamente di venerdì, c'è una bella complicità naturale tra di noi che non ho mai sentito con nessuno e che mi fa stare bene.

Zulema è diventata nel giro di pochissimi giorni una delle amiche più strette che ho ed inizio a volerle bene davvero.

Ma, come ogni volta che qualcosa va bene..

"Ieri mi ha chiamata Elena"

Questa frase mi piomba addosso come una ghigliottina, riesco a vedere la mia testa ruzzolare sul pavimento.

"E.. che ti ha detto?" Chiedo un po' confusa. Alterno lo sguardo tra lei e il disegno.

Lei non mi guarda in faccia, continua a dipingere "Niente, come sto, cosa faccio.. il solito"

"E tu come stai?" Chiedo ancora, ormai il disegno è passato in secondo piano "Pensi di farla tornare nella tua vita?"

"Non lo so" i suoi occhi azzurrissimi incontrano i miei "Vedrò"

È un sì.
Un sì che non è pronta a dire ad alta voce ma non è necessario perché in queste settimane ho imparato a leggerla.

Esistono delle persone nella nostra vita che siamo incapaci di lasciare andare, anche se a volte dovremmo farlo.

Elena è una di quelle persone per Zulema.

Non è compito mio giudicare, io non c'entro, ma questo non significa che non abbia un'opinione.

Un'opinione che scelgo di tenere per me, consapevole che tanto non farebbe mai la differenza per lei e che alla fine farà quello che vuole.

Una certezza si insinua in un angolo della mia mente e inizia lentamente a scavarmi dentro: tornerà da lei.

PRESENTE

Scendiamo dall'auto, lui mi prende sotto braccio con la scusa di aiutarmi con i tacchi ma con l'intenzione di parlarmi "Vuoi dirmi che quella è Elena Martin?"

"In carne ed ossa" confermo io disgustata dal vederla davanti a me.

Sono passati quindici anni ma il fastidio è sempre lo stesso.
Un fastidio irragionevole dal momento che non mi ha mai fatto nulla, la storia è ben più complicata di così, ma sicuramente non è sulla lista delle mie persone preferite.

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