CAPITOLO 18

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Siamo seduti attorno al tavolo della sala riunioni dell'Aula Magna, entrambe alle due estremità più lontane anche se credo che la distanza non sia mai abbastanza sufficiente.

Sole inizia a spiegare cosa ci serve "Le classi coinvolte saranno le tue prime"

"La storia è ciclica" commenta Zulema, anche quindici anni fa le prime erano le mie classi.

Ignoro il commento mentre ascolto Sole "È un viaggio nell'arte che confluisce nella musica"

Aggrotto la fronte confusa "Da quello che ricordo le sue canzoni non sono adatte ai bambini" non parlo con lei, non finché non sarò costretta a farlo.

"Non useremo le mie infatti" controbatte fregandosene del fatto che in verità parlavo con Sole.

"Quindi il tuo contributo quale sarebbe?" Le chiedo assottigliando lo sguardo.

"La conoscenza della musica" controbatte quasi orgogliosa.

Rido, spero che stiano scherzando "Al pari di una maestra di materia"

Sole puntualizza in fretta cercando di placare le saette che ci tiriamo dalla parte all'altra della stanza "Solo che è un esperto esterno.. in più viene dall'artistico"

"Sì, questa l'ho già sentita.." stessa storia, diverso contesto, diversa io "..da ciò che vedo può benissimo tenere la classe da sola"

Sole mi fulmina con lo sguardo, è un chiaro avvertimento "Sai benissimo che secondo il regolamento di Istituto un esperto esterno non può rimanere da solo in classe.. ci vuole l'insegnante di supporto"

Zulema ride mentre gonfia appena il petto, orgogliosa e stronza come sempre "Hai sentito Bionda? Mi farai da supporto"

La guardo indifferente a questa scena patetica "Non vedi come sono già emozionata all'idea?"

Il secondo ammonimento di Sole non tarda ad arrivare "Maca.."

La guardo fingendomi innocente "Che c'è?"

"È un'ospite" mi ricorda, come farebbe una madre con un figlio indisciplinato, o come farebbe una maestra con un alunno vivace.

"Chi? Io vedo solo Zahir.." controbatto, Cristina che è rimasta in silenzio fino adesso mi tira un forte calcio da sotto al tavolo "Ahi!"

La guardo malissimo mentre lei li sorride "Scusa.."

Zulema ci guarda divertita, scommetto che trova comica l'intera faccenda "Quando iniziamo?"

Sole le risponde con il suo solito sorriso rassicurante "Direi il più presto possibile.. è compresa una piccola recita di fine anno per i genitori e quindi sapete che per organizzare questo genere di cose bisogna partire per tempo"

"Posso quindi consultarmi con Ferreiro visto l'imminente premura?" Chiede permettendosi addirittura di chiamarmi per cognome.

Sole e Cristina si scambiano un'occhiata rapida "Ma certo.. vi lasciamo lavorare"

Sole mi accarezza una spalla e mi sussurra "Cerca di essere carina"

"Io lo sono.. in genere" rispondo prontamente.

Lei ride "Almeno non sporcare il pavimento di sangue"

"Tranquilla.. non lascerò tracce" le faccio l'occhiolino mentre le guardo lasciarci.

Aspettiamo a parlare finché non siamo assolutamente certe che siamo rimaste da sole.

Giocherelllo con la biro che tengo in mano mentre lei mi rivolge la parola "Odi il fatto che mi trovi qui" non me lo chiede, è un'affermazione.

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