CAPITOLO 3

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PRESENTE

Contrariamente a quello che è successo ieri mattina, entro in ufficio perfettamente in orario se non in leggero anticipo e ben preparata per affrontare la mattinata di fuoco che mi aspetta.

Saluto tutti con un enorme sorriso e non appena vedo Laura ne approfitto per darle uno dei miei abbracci più sentiti "Buon compleanno amica mia!" Esclamo con affetto "Non ti ho preso nulla.. perché so che odi i compleanni ma sappi che non appena ne avremo l'occasione ti porterò a fare aperitivo!"

Mi sorride entusiasta "Tu sai come conquistarmi, Maca!"

Ridacchiò "Dopo tutti questi anni.. come potrei non conoscerti bene?!"

Mi accarezza il braccio come farebbe una zia premurosa "È vero.. ormai sono quasi vent'anni.. come passa il tempo.. io invecchio e tu sei sempre più bella"

Mi commuovo appena per le sue parole piene di dolcezza "Invecchio anche io!"

Ride e scuote la testa "Tu hai venduto l'anima al diavolo, tesoro, non è possibile che ogni anno sei sempre più sexy!"

Rido anche io "Ma smettila!" Le do una leggera pacca sulla spalla "Per quanto riguarda il patto.. sicuramente ne sto pagando il prezzo!"

Entriamo in classe insieme per iniziare a riordinare le nostre cose "Ma se può consolarti.. anche Zulema sembra aver fatto il tuo stesso accordo.. l'ho incontrata qualche giorno fa e non si può certo dire che gli anni l'hanno sciupata" questo discorso improvvisamente si fa noioso, non ho voglia di sentire quel nome soprattutto oggi perché.. "Tra l'altro, lei non compie gli anni proprio oggi?"

Rido appena scuotendo la testa incredula, non la sento nominare da quindici anni e adesso sono due giorni che mi parlano di lei come se fossi rimasta l'unica in contatto, cosa per altro molto lontana dalla realtà dei fatti.

Non c'è spazio per Zulema Zahir nella mia vita, non più.

"Sì, oggi è il suo compleanno.." confermo leggermente distaccata "..lo avevate festeggiato insieme l'ultimo anno che ha lavorato qui"

Si illumina come se si fosse appena ricordata quell'episodio "È vero! Hai proprio ragione!"

15 ANNI FA

Finisco di eseguire un compito con i bambini quando Laura si affaccia sulla soglia della porta con il solito sorriso affettuoso "Ciao! Vieni un secondo?"

Annuisco "Ma certo! Dimmi pure!"

"In aula insegnanti c'è una torta e dell' succo di frutta.. è il mio compleanno e anche quello di Zulema, stiamo festeggiando in maniera soft" ridiamo divertite "Vai e serviti! Ti copro io"

"Tanti auguri! E.. grazie!" Le stampo un bacio sulla guancia ed entro nella stanza dove una mega torta al cioccolato è posta in mezzo al tavolo, diverse colleghe si stanno già godendo la loro fetta.

Sole mi accoglie con un sorriso e me ne taglia una porzione, prima di poter porgermela con un fazzoletto "Ecco Maca"

La ringrazio di cuore e iniziamo a parlare di lavoro, ci aggiorniamo sulle ultime novità della nostra vita, insomma parte una conversazione lunga e animata perché da sempre andiamo molto d'accordo e ci vogliamo bene, nonostante lei sia decisamente più grande di me.

È il bello di essere la più piccola: mi trattano tutti bene anche se ci sono momenti che mi schiavizzano dandomi i compiti più assurdi.

Con lei, ad esempio, mi sento proprio al sicuro e siamo sempre d'accordo su tutto tranne i nostri gusti in fatto di uomini "Ma Caparezza non è affatto sexy!" Protesto io quasi inorridita.

"Non so.. quei capelli hanno un non so che di affascinante" mi risponde lei tutta innamorata.

Rido incredula "Almeno abbiamo l'assoluta certezza non ci troveremo mai a litigare per un uomo"

Una vampata di profumo mischiata all' odore pungente del tabacco irrompe nella stanza.

Mi volto e la vedo entrare con il solito passo pesante di una che è costretta a stare qui solamente perché ci lavora, il passo sgraziato dagli anfibi e dai vestiti larghi per un corpo così esile.
Porta orecchini esageratamente grandi e gli anelli spessi sulle dita sottili. Nonostante ciò non posso dire che stia male, è il suo look ed ha una forte personalità.

La osservo entrare e tagliare un pezzo di torta in completa autonomia senza salutare nessuno.

Noto come il resto di noi stia continuando la conversazione senza curarsi di lei.

È come un fantasma.
Non sono sicura che gli altri la vedono.
E se la vedono, la evitano.
Così come lei evita tutti gli altri.

Prende la sua porzione ed esce ma prima di scomparire del tutto, penso che si accorga che la sto seguendo con lo sguardo perché i suoi occhi puntano per un istante i miei.

Ne rimango folgorata e intimidita allo stesso tempo, ma faccio di tutto per nasconderlo.

Il suo trucco perfetto, l'ombretto sfumato e l'eyeliner nero preciso che le allunga lo sguardo rendendola un felino.

Non abbasso lo sguardo e lei esce senza dirmi nulla.

Tutto qui, niente di che.

Sole nel frattempo mi tira per las camicia "Lo sai che è anche il suo compleanno no?"

La guardo "Suo.. di chi?" Fingo di non capire ma lei da sempre mi sa interpretare, forse meglio di chiunque altro.

"Non fingere di non capire.. sto parlando di Zulema" mi riprende bonariamente.

Abbozzo una risatina "Beh non credo sia il tipo che ama palloncini e festoni colorati, tanto meno che gli si venga cantato tanti auguri davanti a tutti"

Lei ride animatamente "No questo lo penso anche io"

"Sai per caso quanti ne compie? Mi sono sempre chiesta quanti anni abbiamo di differenza" spiego con una leggera curiosità.

"Ah boh.. non ho molte occasioni per parlarci sinceramente.." mi risponde pensierosa "Ma magari sui social lo puoi scoprire.."

Quasi dimenticavo di vivere nell'era informatica, praticamente vieni a scoprire qualsiasi cosa di una persona semplicemente dal tuo cellulare.

La cerco su Instagram ma non la trovo, strano la facevo più social, così provo banalmente su facebook e la trovo subito.

Non mi curo molto delle foto del suo profilo e vado direttamente nella sezione dati personali, è così che scopro che ha solo un anno in più di me.

Praticamente coetanee.
Tuttavia questo resta l'unico dettaglio che abbiamo in comune.

Metto via il cellulare "Tornerò in classe.. ho lasciato Laura da sola con le pesti"

Lei ride e mi saluta con la sua solita energia positiva.

Esco dall'aula e passando in corridoio trovo Zulema mangiarsi quel pezzo di torta da sola, su una sedia, con il cellulare in mano.

Potrei continuare a camminare e fare finta di niente ma, non lo programmo nemmeno, che mi ritrovo già a parlarle "Ehi.. volevo dirti che la tartaruga è proprio bella"

Non alza lo sguardo dallo schermo "Dimmi qualcosa che non sappia già"

Rido appena scuotendo la testa, non può proprio farne a meno di essere una completa stronza, questa mia reazione le suscita curiosità perché alza lo sguardo e lo punta nel mio "Ti serviva qualcosa, Macarena?"

Nonostante questi inutili modi da dura, non sono intimidita "No.. volevo solo augurarti buon compleanno"

La sorprendo, non se lo aspettava.
Abbozza un sorriso appena accennato ed è in quel leggero e vago sorriso che vedo una leggera crepa in questa sua armatura "Grazie"

Ne sono incuriosita.
Ma non vado oltre.

"Prego" rispondo più naturale nel sorriderle e torno in classe.

Zulema Zahir è un mistero che voglio davvero scoprire?

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