È la mia 100esima notte insonne, o forse di più.
Come sempre cerco un modo per passare la serata, accendo la radio tenendola a basso volume, ma la sera tardi non danno mai musica decente e quasi sempre non ci sono conduttori radiofonici a quest'ora della notte, d'altronde calcolano che tutti dormono, ma non è completamente vero.
"è triste e quelle persone insonni come me? Cosa fanno in caso di voglia di un conduttore che gli tenga compagnia"
Ed ecco che vengo folgorata da un'idea, aprirò la mia stazione radio!
Mi munisco di computer e faccio mille ricerche per sapere di cosa ho bisogno e cosa devo fare, ci vorrà un po' e dovrò utilizzare in pratica tutti i miei risparmi, ma almeno saprò come utilizzare le mie notti insonne.Mi faccio una lista con costi di tutto e passaggi per ogni cosa.
Si fa mattina e inizio a prepararmi per andare a scuola, sono felice, non vedo l'ora di dire la mia idea ai miei migliori amici.
Mi vesto alla velocità della luce, mi metto dei semplici Jeans e una felpa di 3 taglie più grandi del dovuto ed esco di casa correndo sperando di non perdere il treno già di prima mattina.
Arrivo giusto in tempo, prendo posto e mi metto ad ascoltare la musica, intanto stilo mentalmente una lista di pro e contro dell'aprire una stazione radio tutta mia, anche perché io sono partita in quarta, ma dovrò convincere i miei genitori... D'altronde dovranno sapere cosa faccio sveglia la notte.
Arrivo a scuola più convinta che mai, lo devo fare!
Suppongo di sprizzare gioia da tutti i pori dato che Lucille la prima cosa che mi dice è:
"cosa ti è successo sta mattina? Quanti caffè hai bevuto?"
"due, ma solo perché non ho dormito, comunque sono felice per altro"
"ti ha scritto?"Mi chiede alludendo a Martinus Gunnarsen, il ragazzo più bello che possa esistere sulla faccia della terra, è un nostro compagno di corso che non sa nemmeno della mia esistenza, anche se il suo gemello Marcus è il mio migliore amico.
"ciao ragazze"
Ci saluta Marcus con un bacio sulla guancia a testa, gli infilo il foglio della mia idea tra le mani.
"che ne dici?"
Gli chiedo elettrizzata, lui e Martinus sono cantanti famosi nel nostro paese e quindi potrei anche contribuire ad accrescere la loro fama con la mia radio, per quanto io stessa debba farmi prima un seguito...
"è una grandiosa idea, come mai ti è venuta solo ora?"
"ieri era una delle mie solite nottate insonni, ho acceso la radio e ho notato che la musica c'era, ma nulla di accattivante e i conduttori erano quasi tutti inesistenti, potrei approfittare della mia insonnia per tutto ciò"
"tu e Martinus ultimamente andreste d'accordo"
"cosa intendi?"Chiedo automaticamente diventando bordeaux al solo sentir nominare Martinus.
"ultimamente pure lui passa la notte sveglio, non so cosa faccia, ma lo sento muoversi per la stanza"
M'immagino Martinus sveglio la notte a contemplare la luna, è un ragazzo così allegro e attivo ma allo stesso tempo ha un sentore di mistero che lo circonda, è proprio quello che mi attira di lui, che non sai mai esattamente cosa stia pensando.
"allora, lo farai?"
Mi chiede in fine Marcus notando il mio silenzio.
"devo convincere i miei genitori, devo pensare a tutti gli eventuali dubbi che mi potranno tirare fuori e pensare a come rispondere per assicurarmi la vittoria"
"tranquilla, sei bravissima in questo"Sorrido al mio migliore amico e guardo stranita Lucille che ha iniziato a sorridere come una psicopatica.
"Marcus, senti, papà mi ha detto di dirti che questo pomeriggio non può passare a prenderci"
Mi irrigidisco sentendo la voce di Martinus alle mie spalle.
"nessun problema tanto, Nicole mi deve un passaggio, magari può scortare anche te"
Mi prende per le spalle e mi fa girare verso Martinus, evito i suoi occhi fingendo di cercare qualcosa nello zaino.
"sì, non è un problema"
"beh, ti ringrazio"Si allontana e lo guardo sparire nella classe di biologia.
"perché m'immischi in questi casini?"
"casini? Dare uno strappo a me e mio fratello sono casini?"A volte dimentico di non aver mai detto a Marcus di avere una cotta per suo fratello, ma altre volte mi sembra che lui lo sappia.
"no, oddio, Marcus, è complicato"
"certo, sedere affianco a tuo padre mentre guida per portarci a casa è una faticaccia"
"Marcus, essendo che sei un uomo, non puoi capire queste cose"Chiudo il mio discorso ed entro nella classe del corso di economia avanzata, seguita da Lucille e Marcus, prendiamo posto e aspettiamo l'arrivo della professoressa, che non tarda ad arrivare.
Invece che seguire la lezione ho la testa fra le nuvole, continuo a pensare a Martinus, oggi mi ha rivolto per la prima volta la parola e io non l'ho manco guardato in faccia, che sfigata che sono, mamma mia.
"Nicole tu fai l'ultimo esercizio"
Mi riprendo dai miei pensieri, totalmente confusa, Marcus seduto affianco a me, mi aiuta indicandomi l'esercizio e io lo eseguo come se fossi stata attenta durante la lezione, per fortuna avevo già studiato questo argomento da sola per portarmi avanti, altrimenti avrei fatto la figura dell'oca giuliva caduta dal pero.
L'ora finisce dopo altri minuti di spiegazione che non ascolto.
"Marcus, ti devo dire una cosa..."
STAI LEGGENDO
Radio night
FanfictionAvete mai avuto idee strane durante una notte passata in bianco? Io sì e ho deciso di aprire una mia stazione radio notturna