Capitolo 6

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"Avete mai avuto idee strane durante una notte passata in bianco? Tipo: Potrei aprire un ristorante a tema film della Disney, beh, io sì, ieri sera e ho deciso di aprire una mia stazione radio notturna"
"Non sarà facile"

Commenta mia madre interrompendomi, esattamente come le avevo chiesto di non fare.

"Niente interruzioni, comunque lo so perfettamente che non sarà semplice, ho sfruttato l'insonnia per fare ricerche, pagherei tutto io con i miei risparmi"

Dico per prevedere eventuali"io non pago per farti fare una roba del genere"

"In più, avete mai ascoltato la radio di notte? È noiosissimo e inascoltabile, chi ci pensa a noi persone con difficoltà a dormire? Nessuno, perché le persone 'normali' a quell'ora dormono, ma noi no e nessuno perde tempo a tenerci compagnia in alcun modo, quindi perché non pensarci io?"
"E la scuola?"
"Non ti preoccupare, ho pensato a tutto, la mia trasmissione durerebbe da mezzanotte fino alle tre del mattino, da lì in poi dormirei, sarebbe più di quanto dormo tutt'ora"

Mia mamma annuisce ma non è completamente convinta, la conosco alla perfezione, so capire quando la sua risposta è più sul "no".

"E come pensi di fare col rumore? Se trasmetti da camera tua potresti tenerci svegli pure a noi"

Dice mio padre, ma non mi coglie di sorpresa, ho pensato a tutto.

"Pannelli acustici, non costano tanto e tengono il rumore all'interno della stanza"
"Non sono ancora convinta"
"In più pensate a livello di curriculum, dire che si gestisce una radio vale molto, significa avere ottime competenze nel comunicare che nel lavoro che voglio fare io sono utilissime"

Presso sul discorso "futuro" sperando mi faccia ottenere il consenso, anche se solo quello di uno dei due, avuto uno, convincere l'altro sarà più semplice.

"Sì, può essere utile questo è vero, ma pensi di poter gestire tutto? La scuola? Dormire? La radio? E la tua vita sociale?"

Vita sociale? Intende quelle 4 volte al mese in cui esco con i miei amici?

"Sì, ne sono sicura!"

Rispondo risoluta, non devo fare trapelare nemmeno una goccia di insicurezza o i miei genitori diranno subito di no, senza manco pensarci.

"Ho stilato una lista di pro e contro, come potete vedere coi vostri stessi occhi i pro sovrastano esponenzialmente i contro"

I miei leggono la lista e io giro il caffè che è finalmente finito di scendere.

"Non sono ancora sinceramente convinta"
"Facciamo così, oggi, c'è la serata giochi, giusto? Sì. Giochiamoci questa opportunità, se vincerò io, allora aprirò la mia stazione radio, se vincerete voi, mi metterò l'anima in pace e prenderò questi maledetti farmaci per dormire"

Guardo i miei genitori con aria di sfida, so di per certo che accetteranno, sono due giocatori d'azzardo non praticanti e so che non si faranno sfuggire una scommessa del genere, soprattutto se penseranno di avere già la vittoria in tasca.

"Se non siete convinti, facciamo così, scegliete voi il gioco che declamerà il vincitore"

I miei genitori si scambiano uno sguardo per capire se sono d'accordo e in fine annuiscono

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