Capitolo 21

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Christine pov

Nicole è da un bel po' che non scende, possibile che la sua doccia stia durando così tanto.

"Scusatemi, vado a vedere se mia figlia è ancora viva"

Salgo al bagno del piano di sopra, busso senza ottenere alcuna risposta, provo a vedere in camera sua, magari ci sta mettendo anni a cambiarsi, entro ma camera sua è vuota, torno al bagno ed entro trovando Nicole dormiente nella vasca, scendo sorridendo.

"Indovina cosa sta facendo tua figlia?"
"Se mi dici che l'hai beccata ai videogiochi adesso, vado su a batterle il cinque"
"No, è abbracciata alla vasca che dorme come un angioletto"
"Dorme sempre nel momenti sbagliati"

Commenta Gerry, mio marito ha ragione, ma non possiamo costringere nostra figlia a prendere farmaci che non vuole, per quanto le possano fare bene, capisco anche che Nicole abbia paura di una ricaduta, ma io so che lei è abbastanza forte per resistere.

"E soprattutto nei posti più anormali"

Dico ridendo per cercare di cambiare i miei pensieri tutt'altro che positivi in questo momento.

"Non conviene svegliarla?"

Mi chiede Gerry.

"No, ora la convinco solo a mettersi nel suo letto"

Torno su in bagno, mia figlia quando dorme è troppo dolce, così innocente e indifesa.

"Amore mio"

La chiamo scuotendola leggermente e lei apre pian piano gli occhi.

"Eh?"
"Dai, vai a dormire in camera tua, qua ci penso io"

Nicole si alza e si infila nel accappatoio e fila via.

Svuoto la vasca e torno giù dagli altri.

"Bene, fatto"

Dopo qualche minuto in cui parliamo del più e del meno coi ragazzi, vedo Nicole scendere le scale, si è messa il pigiama estivo, composto da una canottiera corta e dei pantaloncini.

"Non vai a dormire?"

Le chiedo sapendo che le farebbe bene riprendere un po' le ore di sonno perse.

"No, voglio rimanere qua, almeno sono di compagnia"

Si mette sulla poltrona dato che io e suo papà abbiamo occupato il divanetto su cui di solito si mette lei.

"Che avete voglia di mangiare?"

Chiedo agli amici di mia figlia.

"Oh, va bene qualsiasi cosa"
"Ordiniamo la pizza"

Mi implora mio marito che quando si tratta di lavare i piatti per tre persone si lamenta, quando si tratta di più piatti da lavare tra poco gli viene un attacco di panico.

"Sì!"

Rincara la figlia con un occhio già mezzo chiuso.

"Se dormi quando arriva il fattorino, non ti sveglio"

L'avverto e lei sbuffa sedendosi a gambe incrociate sulla poltrona.

"Allora, come sta andando a scuola?"

Chiedo dopo troppo tempo di silenzio, odio fare questi discorsi da madre, ma cos'altro posso chiedere per aprire un'argomento con dei ragazzini?

"Bene, oggi Nicole mi ha salvato da un voto inferiore da quello che mi meritavo"

Annuncia Marcus, il migliore amico di mia figlia, mi spiega cos'è successo.

"Sono felice che abbia fatto la cosa giusta e che avesse studiato, Nicole sono orgogliosa di te"

Mi giro a guardare mia figlia ma si è addormentata sulla poltrona, o almeno, credo dorma, un altro effetto collaterale che le hanno dato i sonniferi, ma di cui lei non si è resa conto è la depressione respiratoria, soprattutto quando dorme, ogni volta controllo effettivamente stia respirando perché non si capisce, anche oggi per essere sicura le avvicino la mano e la sento respirare, lievemente ma respira, sospiro di sollievo come ogni volta.

"Sembra morta"

Afferma Enrik.

"Sì, è così ogni volta che dorme, ci fa venire infarti"

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