Capitolo 2

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Prendo il coraggio, è arrivato il momento di dirgli della mia cotta, poverino, è ignaro da troppo tempo, forse se glielo avessi detto prima mi avrebbe aiutato nel mio intento.

“ti piace mio fratello”

Rimango stupita dalle sue parole.

“e tu come lo sai?”

Chiedo preoccupata, e se lo sapesse anche Martinus? Ma nonostante tutto mi ignorasse perché non gli piaccio?

“non sono stupido, noto come lo guardi”
“menomale che l’hai capito, in fondo non sapevo come dirtelo”
“aspettavo me lo dicessi da mesi”
“immagino, ma tuo fratello non ne sa niente, vero?”
“lui? No, ha due sottilette davanti agli occhi”

Sospiro di sollievo, menomale, l’ho scampata.

“ma sappi che si sta sentendo con una, se non ti fai avanti in tempo potrebbe essere troppo tardi”

Sento qualcosa inclinarsi dentro di me, forse una costola o il mio cuore…

“perfetto, non ho più una chance”

Dico demoralizzata, vado al mio armadietto per tirare fuori il libro della lezione successiva e mettere via questo.

“non ho detto questo, ma se non ti sbrighi, se continui a ignorarlo, a parte che non ha un senso, perché così facendo non ottieni nulla, devi reagire, parlargli, entra nella sua vita"
"Sono la migliore amica di suo fratello, non basta"
"Sei nella mia di vita, non la sua"

Sbuffo, non ce la farò mai.

"Approfitta del passaggio per parlargli"
"Con mio padre affianco? Che conversazione vuoi che conduca?"

Mi demoralizzo totalmente

"Lascio stare..."
"Ma cosa stai dicendo?!"

Interviene Lucille

"Lui ti parla per la prima volta e tu molli tutto qui?"

È indignata e questo mi fa un po' ridere, Marcus e Lucille hanno due modi di spronarmi molto diversi

"Lucy, lui si sta sentendo con una ragazza e appunto, se non mi ha mai rivolto la parola è perchè non gli interessa di fare conversazione con me, traduzione: non gli interesso, prima lo capisco meglio sarà e poi mi ha parlato solo grazie a Marcus, altrimenti non l'avrebbe mai fatto, mi devo mettere l'anima in pace"

Sentenzio, i miei amici non aprono più bocca, quando io dico basta con una cosa è basta.

Passiamo affianco a Martinus che si gira e mi sorride, a me, mi ha guardato dritto negli occhi e mi ha sorriso! Ricambio il sorriso e continuo per la mia strada verso l'aula della prossima lezione, però appena vedo il riflesso delle macchinette su una finestra mi viene voglia di caffè.

"Voi andate, io prima che inizi la lezione mi voglio prendere un caffè"

Faccio dietrofront, non ho nemmeno il tempo di alzare lo sguardo verso la direzione che desidero che sbatto addosso al petto di qualcuno, stavo per cadere ma questa persona mi tira a sé facendomi riprendere l'equilibrio.

Guardo in faccia la persona che mi ha salvato da un possibile livido sul didietro ed è Martinus.

OVVIAMENTE! Perché dovrei fare figuracce con persone di cui non mi interessa nulla? Facciamole con la persona che mi piace, è più logico.

"Scusami tanto"
"Non ti preoccupare, è colpa mia, non ti avevo vista"
"Non ne dubito, sei 5 km più alto di me"

Sorride e mi fissa negli occhi, non so più che dire.

"Ora vado..."
"La tua lezione non è di là come la mia?"
"Sì, voglio prendere un caffè"

Annuisce e va verso l'aula dove sono già entrati Marcus e Lucille e io mi scateno in un balletto di felicità.

Sa che sono in corso con lui! Quindi mi aveva notato prima d'oggi!

Entro a lezione con in mano tre bicchierini di caffè e una montagna di felicità.

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