Capitolo 65

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Tinus pov

Bacio Nicole per la quarta volta e ancora non mi sono stufato delle sue labbra.

"ti va un caffè?"

Le chiedo appena riprendo fiato, lei annuisce e mi prende per mano, la avvicino a me e lei appoggia la testa sulla mia spalla mentre andiamo in cerca di un bar carino nel centro commerciale.

Appena ne troviamo uno la faccio sedere mentre vado a ordinare un cappuccino per lei e un milkshake per me.

"vorrei che questo momento non finisse"

Mi confessa quando mi siedo affianco a lei.

"in che senso?"
"ho sognato un appuntamento con te da così tanto che adesso che l'ho ottenuto non riesco a non pensare al fatto che tutto questo possa finire"
"se dovessi scegliere te, farò in modo che ti senta sempre come se volassi su delle nuvole"

le dico accarezzandole la guancia.

"grazie, anche se tutto ti suggerisce di scegliere Eclisse"
"lo so, vorrei tanto che Enrik non provasse nulla per te"
"posso dirti come la penso?"
"sì, voglio che tu sia sincera al 100% con me, Cappuccino"
"come mi hai chiamato?"

Mi chiede divertita.

"cappuccino, non ti piace come nomignolo?"
"tutt'altro, lo adoro, comunque secondo me Enrik non prova nulla per me, magari è attratto, non chiedermi come, ma magari ha solo voglia di scoparmi, non so come una persona possa trovarmi attraente sotto quel punto di vista, però è l'unica opzione che riesco a immaginare, perché se gli fossi piaciuta per la mia personalità avrebbe provato a conoscermi meglio"
"non provare mai a sottovalutarti in questo modo davanti a me, sei bellissima e il fatto che te non lo riesca a capire mi sciocca"
"io non mi trovo attraente da anni ormai"

Ammette sotto voce.

"è tutto ok?"
"sì, solo... Ricordi poco piacevoli"
"se vuoi parlarne io ti ascolto volentieri, anche perché lasciamelo dire, mi piace la tua voce"

Mi sorride e prende un lungo respiro.

"quando ero alle medie ero fidanzata con questo ragazzo, non so cosa mi piacesse di lui, fatto sta che mi faceva sentire come se fossi la ragazza più bella sulla faccia della terra, fino a che un giorno mi invitò da lui, era una semplice festicciola tra amici, mi fece bere molto quella sera con la scusa di dover festeggiare, perché era quasi un anno che stavamo insieme e io persi i sensi, lui e i suoi amici ne approfittarono..."

Lei chiude gli occhi e prende un altro respiro profondo, io l'abbraccio avendo già capito.

"mi violentarono, uno dopo l'altro, quando ripresi i sensi stavano ancora facendo cose con me e quello che fino a quel momento pensavo sarebbe stato il mio ragazzo per sempre, mi intimò di non dire niente a nessuno, da quel giorno, ogni volta che mi guardo allo specchio non vedo una ragazza, vedo un pezzo di carne, ovviamente ho detto dell'accaduto ai miei genitori, hanno provato a denunciare quei ragazzi, ma non è stato semplice, la situazione era complicata e il fatto che io non fossi cosciente per gran parte dell'atto ha gravato molto sulla situazione"

Le accarezzo le spalle e cerco di trasmetterle un po' del mio calore, mi dispiace che una cosa così brutta le sia capitata.

"almeno sono finiti nei guai, no?"


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