Come al solito la prof di inglese non mi calcola di striscio durante la sua lezione, mi metto a guardare di sottecchi verso Martinus, lui è fisso a guardare la lavagna su cui scrive la prof, come ha fatto a notarmi se non stacca gli occhi dalla professoressa?
"Nicole vuoi venire a fare un esercizio?"
Mi chiede dal nulla la prof, questa sì che è una bella novità, mi alzo confusa, avrò fatto qualcosa di male? È una specie di punizione? Si annoiava? Non capisco perché mai la prof abbia deciso di calcolarmi giusto ora.
Vado alla lavagna sapendo che avrò gli occhi di tutti i miei compagni addosso, pure quelli di Martinus, come ogni volta che devo scrivere qualcosa alla lavagna, prendo un respiro profondo.
Eseguo l'esercizio che avevo già fatto a casa circa una settimana fa per noia, non ci impiego nemmeno cinque minuti.
"Benissimo, avete capito?"
Chiede la prof mentre io metto via il gessetto, un mio compagno dice di non aver capito, fisso la lavagna cercando di capire se magari è la mia scrittura che non si capisce, ma non penso sia per questo.
"Nicole spiegalo al tuo compagno"
"No, lei non sa spiegare le cose"Rimango colpita dall'affermazione di questo mio compagno con cui avrò parlato massimo tre volte da quando lo conosco, come fa a dire che non so spiegare le cose? Non penso di avergli nemmeno mai spiegato qualcosa.
Alzo le spalle e torno al mio posto dove trovo un bigliettino sul mio banco, la calligrafia è di Marcus.
"Non ti abbattere, ricordati che io grazie alle tue ripetizioni ho preso 8 e Lucille 8,5"
Sorrido al bigliettino e poi al mittente.
Lo ringrazio a bassa voce e continuo a farmi i fatti miei fino alla fine della lezione, oggi abbiamo solo 4 ore prima di tornare a casa, quindi dopo quest'ora dovrebbe esserci l'intervallo.
Suona la campanella e io filo fuori dall'aula senza pensarci due volte, vado alle macchinette e mi compro un pacchetto di biscotti e altri due caffè, mi piace riversare i problemi nel caffè.
Mentre giro lo zucchero del primo bicchierino di caffè vedo Martinus parlare con lo stronzo che pensa che non so spiegare le cose.
Grandioso!
Chissà se è d'accordo con lui?Io a loro due però non ho mai spiegato nulla, non possono tirare le somme così a caso.
"Cosa ti hanno fatto di male quei biscotti?"
Mi chiede Marcus togliendomi di mano il sacchetto che stavo stritolando
"Come?"
Chiedo lasciando perdere i miei istinti omicidi oppressi e mi riprendo i biscotti.
"Quello lì, il tipo di prima, come si chiama?"
"Enrik, è il migliore amico di Martinus"
"Beh, è uno stronzo."Sentenzio e torno a buttarmi giù il primo caffè di due.
"Se bevi ancora caffè ti salirà il nervoso al doppio del dovuto"
"È quello lì che mi ha fatto salire il nervoso, i caffè non mi innervosiscono a me e lo sai"Come se l'avessimo evocato, lo stronzo si avvicina seguito da Martinus, Marcus conoscendo come sono fatta, mi toglie di nuovo di mano i biscotti prima che diventino solo briciole.

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Radio night
FanfictionAvete mai avuto idee strane durante una notte passata in bianco? Io sì e ho deciso di aprire una mia stazione radio notturna