Capitolo 23

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La madre torna e inizia a scuotere leggermente la figlia che risponde mugolando e girandosi.

"Bene, l'hai voluto tu"

Afferma la madre, esce dalla sala e sono sicura che tornerà con un secchio d'acqua gelida, ma quando ci raggiunge ha in mano una semplice piuma, si accovaccia e fa il solletico alla pianta del piede della figlia che si sveglia sbuffando.

"Darò fuoco a quella piuma"

Afferma sedendosi, ha lo sguardo di chi potrebbe uccidere una mandria di tori inferociti senza nemmeno battere ciglio o sforzarsi.

"Caffè?"

Propone la madre e lei annuisce lievemente mentre sposta lo sguardo su di noi.

"Bello il tuo tatuaggio"

Si complimenta Enrik sorridendole, ma lei gli rivolge solo uno sguardo inespressivo.

"È molto irritabile, non bisogna parlarle appena si sveglia"

Ci informa Marcus a bassa voce e noi annuiamo, ora ha senso.

Christine torna col caffè e la figlia le sorride senza aprire bocca.

"Sono tornato"

Annuncia Gerry entrando in salotto, beccandosi un'occhiataccia da Nicole.

"Ah, Assassin's Creed si è svegliata"

Afferma avvicinandosi alla figlia e posandole un bacio tra i capelli, ma lei lo disintegra con lo sguardo.

"Scusa, caffè?"

Annuisce e il padre va in cucina proprio mentre la madre torna con una tazza piena di caffè, Nicole accenna un primo sorriso appena fa un primo sorso.

Dopo qualche minuto arriva anche il padre con un'altra tazza di caffè e Nicole sorride a 32 denti.

"Perché le hai fatto un caffè? Io le ho fatto il caffè"

Lo cazzia la madre

"Non sapevo le avessi fatto il caffè, le ho chiesto se volesse il caffè e ha annuito"

Si giustifica il padre, i genitori si girano e guardano male la figlia che li guarda con tranquillità mentre sorseggia il suo caffè già iniziato e mescola quello appena arrivato.

"Io il caffè lo volevo"

Dice a bassa voce.

"E quello ora chi se lo beve?"

Chiede la madre irritata dello spreco di caffè.

"Se volete..."

Inizia a dire Enrik, ma si ferma appena Nicole lo punta con un'occhiata mortale.

"You're losing points"

Sussurro a Enrik, con forse troppo entusiasmo, sto godendo della situazione per come mi ha trattato prima, ma la mia gioia è troppa per essere solo per questo, non capisco perché sia così felice da questo errore di Enrik.

"Lo bevo io, ho annuito a tutti e due perché volevo il caffè."

Dice risoluta, i genitori si guardano per poi annuire.

"Comunque sono andato in farmacia..."

Inizia a dire il padre, ma Nicole si alza di scatto.

"Mi rifiuto, non potete costringermi."

Dice prevenendo qualsiasi cosa volesse dirle suo papà.

"Non ti chiediamo di ricominciare completamente, magari solo quando ne senti le necessità"

"Io non sento assolutamente necessità. Non più... E non intendo riprendere sonniferi, a costo di non dormire più in vita mia"

Conclude risoluta bevendo l'ultimo sorso del caffè preparato da sua madre e iniziando quello del padre.

"Secondo me hanno ragione i tuoi genitori, se il dottore te li ha prescritti allora faresti bene a prenderli"

Si intromette Enrik, mi irrigidisco pronto a sentire Nicole urlargli contro, non la conoscerò bene, ma da quel poco che ho capito, non è un argomento che le piace trattare, Nicole però mi sorprende sorridendo.

"Enrik, nessuno ti ha mai detto che se non si conosce una situazione è meglio non parlare?"

Chiede a denti stretti ma senza togliersi il sorriso di faccia.

"Secondo me fa bene a non assumere sempre sonniferi, possono creare dipendenza"

Commenta Marcus e a quanto pare ha toccato il tasto giusto perché lei si rilassa.

"Visto? Qualcuno capisce il mio punto di vista"

Afferma guardando i suoi genitori, ma il tono che usa mi fa capire che forse c'è già passata.

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