Pov's Athena
Ho trascorso il restante di domenica sera a mangiare patatine stesa sul mio letto, guardando Netflix. Poi d'improvviso, Violet mi ha inviato la foto dei suoi nuovi capelli.Il viola le risalta particolarmente anche se, sono convinta che con i suoi capelli neri naturali, sarebbe altrettanto bene. Dopo averle risposto, mi sono appoggiata al letto e così sono pian piano crollata.
Il lunedì arriva troppo in fretta e temo di non essere pronta per un rientro a scuola. La sveglia mattutina suona alle sette, dato che Logan mi porterà a scuola e quindi non ho alcun bisogno di svegliarmi per prendere l'autobus. Queste sono ad esempio le cose che non mi mancano di Londra.
Velocemente, mi lancio sotto il getto tiepido della doccia e infilo l'uniforme scolastica: eh già, dopo essere tornata dal parrucchiere, la nonna mi ha informata di questo piccolo dettaglio a cui ha rimediato la sua "sarta di fiducia". La divisa consiste in una gonna a quadri bianchi e neri, che arriva leggermente prima del ginocchio ed una camicetta bianca a maniche corte, da inserire al suo interno, con lo stemma della scuola.
Era compresa anche la giacca ma non fa ancora così tanto freddo da indossarla.Infilo poi delle scarpette bianche e stendo sulle ciglia un po' di mascara e sulle labbra, un po' di lucidalabbra. I capelli sono ancora impeccabili, grazie alle doti del parrucchiere e dunque, non mi resta che scendere.
La colazione è già pronta e la nonna è seduta a tavola sorseggiando dello champagne. <<buongiorno>>si volta a guardarmi e sorride. <<buongiorno tesoro mio...la divisa ti sta benissimo>>il suo tono è sincero e annuisco ringraziandola. <<Nonna bevi alle sette e mezza di mattina?>>le chiedo indicando lo champagne. <<Vuoi?>>me lo offre.
Logan alza velocemente lo sguardo dai piatti, puntandolo preoccupato su di me. <<Ehm..no nonna grazie>>mi siedo ridacchiando. Mi servo due pancake e inizio a mangiarli, accompagnati da una spremuta.
Alle otto meno un quarto, Logan mi fa accomodare in macchina; ho specificatamente chiesto alla nonna di non dargli un auto appariscente, non voglio attirare così tanto l'attenzione.
In circa dieci minuti ci troviamo fuori la Royal School. È davvero enorme e più che una scuola, assomiglia ad un ospedale. Molti studenti sono appollaiati su dei muretti affianco, altri invece sono già pronti all'ingresso. Mi arriva un messaggio e afferro il cellulare.
Violet mi ha appena inviato una foto che raffigura i cancelli della scuola con allegata una frase: "Bennet benvenuta al palazzo delle streghe e dei lupi mannari".
Rido di gusto e in un attimo la vedo sbucare dietro di me. <<Ma buongiorno...>>dice squadrandomi. <<Che c'è?>>le chiedo. <<sei l'unica ragazza a cui sta bene la divisa>>esclama offesa. <<Ma dai non dire cazzate...>>la indico.
<<D'accordo dai...allora, a pranzo sei libera vero?>>mi chiede camminando al mio fianco. Annuisco. <<Perfetto, allora ci vediamo tutte al bar di fronte>>dice entusiasta. <<Tutte?>>chiedo visibilmente colpita.
Intanto ci addentriamo nella massa di studenti, alle porte della scuola. <<Già...ci sono altre mie amiche qui, purtroppo non andiamo nelle stesse classi ma..okay...a proposito, tu in che sezione sei?>>mi chiede. Afferro il foglio, dato diligentemente da Logan. <<Corso C>>leggo e lei tira fuori un urletto. <<che ti prende?>>. <<Stesso corso>>mi dice facendomi l'occhiolino ed io scuoto la testa ridendo.
Violet è una ragazza strana; può essere felice e triste nello stesso momento ma è così vitale e gentile che mi dimentico quasi che la conosco da un giorno. Questo, mi fa tremendamente divagare nel passato e la mia mente finisce ad Hayley. Non ho smesso di pensarla da quando due giorni fa mi ha attaccato in faccia e d'altro canto, non ho provato a richiamarla. Fa male però, avere una migliore amica e non avere sue notizie da mesi. Avrei voluto averla vicina. Trovare un luogo dove piangere assieme. Allontanarci dagli sciacalli che saccheggiavano il nostro castello. Invece mi son ritrovata a combattere questi ultimi da sola, e ho perso.
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The First Moonlight
RomanceVi è mai capitato di vedere la galassia che esplode? O di sentire la magia di una stella? O di ascoltare la voce velata di una dea? Se lo avreste chiesto a lui, avrebbe risposto dicendo che una dea lui l'ha vista, toccata, annusata, baciata, scopata...