34-Look After You

53 4 0
                                    

🔴
(Mi sa che dopo questa, andrà un po' in pausa con i bollini🙃)

Pov's Kiara

La festa di fine anno è la festa che più amo in assoluto.

Lasci andare tutto, ciò che ti ha addolorato e ciò che ti ha reso felice.

È come se cambiasse una pagina di un libro enorme che chiamiamo vita, e questo mi rende speranzosa.

Infilo il mio vestito dorato allo specchio, sperando che non mi stia stretto; penso di aver messo qualche kilo.
Alla fine, mi aderisce perfettamente la pelle della pancia, delle curve del seno e del sedere.
È un vestito dorato con una stoffa leggera e vellutata, senza scolli eccessivi ma molto corto, che arriva più o meno alla coscia.

Abbino degli anfibi neri, leggermente più alti e lascio i capelli ricci sciolti, concentrandomi un po' sul make-up. Alla fine, il risultato mi piace e così, decido di uscire.

<<Esci?>>è questa la domanda che mi pone mio padre, quando cammino per il corridoio.
<<Nah, pensavo di fare una festa fuori al condominio>>.
Lo rimbecca una risata.

<<Kiara, dovresti chiamarla>>mormora mio padre. <<cosa? Sei impazzito? Non lo farò mai>>scrollo le spalle con tono stridulo.
<<È pur sempre tua madre>>.
<<la madre che ci ha abbandonati da tempo? Per me può anche venire qui in ginocchio, non la perdonerò mai>>sbotto, sorseggiando un bicchiere d'acqua.

Mio padre scuote la testa, rassegnato. <<Ma tu non provi neanche un po' di risentimento per lei eh? Ti ha sposato solo perché eri ricco e si è fatta mantenere da te perché era incinta. Non ci ha messo tempo prima di scappare, dopo che sono nata>>borbotto rancorosa.

<<Certo che lo provo ma lo supero, Kiara. Essere rancorosi e rimanere ancorati al passato fa solo male. A me stesso e a te. Ed io non voglio che tu stia male>>scandisce le parole con una frustrazione mai vista prima da mio padre.
<<Papà, apprezzo i tuoi tentativi ma per farmi stare bene, è necessario che io stia lontana da quella donna>>.

Lo guardo, piena zeppa di rancore e poi, con un sorriso triste, esco di casa. Le rampe di scale diventano la sfida più grande con me stessa dato che le supero in poco più di venti secondi e riesco ad arrivare alla macchina con il fiatone.

Kiara nessun pensiero negativo.

Volta pagina, ricordi?

Accendo la radio e con la musica sparata a mille mi dirigo verso la scuola.
Non appena arrivo, osservo la calca di studenti uscire ed entrare come matti.

Il cielo è ormai diventato buio e sono all'incirca le otto di sera, quando entro e mi immischio nella calca.
Le aule sembrano essersi trasformate in stanza di una confraternita e non capisco se questo sia una cosa divertente o una deprimente.

Volgo lo sguardo alla palestra, dove si svolgerà la festa e osservo gli studenti che tengono ognuno per mano un bicchiere di carta, ricolmo di bibite alcoliche.
Provo a cercare le mie amiche fra la folla ma c'è davvero tanta gente.

Riesco a riconoscere però, dei capelli biondi, fluttuosi e lisci, che si muovono a tempo di un viso perfettamente familiare.
Cammino per la sala, cercando di non impigliarmi nella calca di studenti e riesco a visualizzare Athena.
Il corpo fluttuoso e morbido è racchiuso in un vestitino beige, con uno scollo a cuore e privo di spalline. Il vestito le aderisce la forma tonda del seno e arriva a metà coscia.
È semplice, senza alcun tipo di sfarzo, eppure la rende meravigliosa, impossibile da non guardare fra una miriade di gente.

The First MoonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora