9-Everytime I close my eyes It's like a dark paradise

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Pov's Athena
I giorni passano velocemente qui a Perth, tranne nelle ore in cui bisogna studiare chimica. Ho sempre odiato quella materia e la odierò in eterno.

Negli ultimi 5 giorni ciò che ho fatto non è stato vagamente interessante; ho passato tutto il mio tempo a scuola, a studiare, ad uscire con Kiara e a suonare il pianoforte. Dopo l'avvenimento ad Halloween, Sydney neanche ci guarda più, Violet ci sorride di tanto in tanto ed Abby è sparita dalla circolazione.

Ho chiamato mia madre almeno cinque volte questa settimana, mentre Betty si è limitata a qualche messaggio. Stessa cosa di Poppy, che purtroppo sta ancora lavorando in quell'ospedale. Mio padre, dal suo canto, non ha più osato chiamarmi ma di questo potrei esserne quasi contenta.

La nonna invece, è su di giri per l'evento inaspettato di stasera. Eh, già, oggi è venerdì e dopo la mia giornata esilarante di scuola, mi aspetterà un galà importanta per ricchi. Le ore a scuola passano in modo piuttosto noioso, eppure preferirei che non finissero; non immagino nemmeno la nonna cosa combinerà al mio ritorno.

Io e Kiara, ci fermiamo al bar di Zion per pranzare. <<Cavolo, mio padre mi ha costretto a comprare un vestito lungo rosa>>si lamenta la mia amica, mangiando una porzione enorme di insalata. <<cioè...mi immagini con un vestito lungo rosa? Con la mia pella semi-scura?>>piangnucola disperata. <<Kiara?>>le chiedo con un sopracciglio. <<Sono nervosa cazzo. Ci saranno uomini altolocati, ragazzi belli e ricchi ed io devo mettere un fottuto vestito di Barbie>>sbotta inferocita.

Mezzo bar si volta a guardarci. <<E deve venirmi il ciclo>>piagnucola di nuovo, affondando i suoi dispiaceri nell'insalata. Le poso una mano sulla spalla per darle conforto, mentre sorrido ai nostri "spettatori".

<<Tu che metti invece?>>
<<Volevo mettere un vestito corto che la nonna mi ha fatto già trovare nella cabina armadio ma lei ha rifiutato dicendo che era troppo poco raffinato. Ha detto che provvede lei>>scrollo le spalle. <<Questa cosa mi preoccupa sinceramente>>ammetto. Sospira. <<Andiamocene>>si alza, lasciando l'insalata a metà.

<<Voglio un panino con un doppio hamburger>>urla alzando l'indice. <<scusate>>mormoro ai presenti, mentre seguo la mia amica fuori dal bar.

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Appena metto piede nell'enorme villa della nonna, trovo minimo dieci persone nel salone. <<cosa succede?>>chiedo a Logan, accanto a me. <<La nonna ha chiamato questi impiegati per rendere se stessa perfetta per stasera>>
E mentre parla, la nonna esce con un meraviglioso abito di seta rosso. <<Che ne pensi nipote?>>chiede facendo un giro su se stessa. <<Penso sia perfetto>>le sorrido.

<<Margaret se indossi questo, allora possiamo esagerare con un rossetto rosso>>mormora un uomo vestito di tutto punto con un acconciatura impeccabile. La nonna pare quasi soddisfatta della sua risposta; non ho chiesto tanto negli ultimi giorni ma sono sicura che tra lei ed Edward le cose sono andate avanti.

Con passo felpato, mi dirigo in camera mia, sperando che la nonna non mi richiami al piano di sotto. In camera mia erge un enorme scatola bianca sul letto. C'è un fiocco rosso e una piccola decorazione in rosa. Sfilo il fiocco e apro la scatola. Rimango letteralmente a bocca aperta.

Il vestito è lungo, bianco, con le spalline sottili, uno spacco sulla coscia destra e la schiena totalmente scoperta e legata alla vita con le spalline fatte in catenine argentate. Sul busto c'è un altra piccola scollatura fatta a rettangoli e la gonna è tempestata da brillantini olografici. È un vestito perfetto.

Con il cuore che batte nel petto, mi lancio sotto il getto della doccia e una volta pulita, infilo l'abito. Quest'ultimo aderisce perfettamente alle mie curve, creando le giuste incurvazioni e le scollature rendono il tutto più sexy, decisamente in contrasto con il colore candido e puro dell'abito.

The First MoonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora