22-If I knew it all then, would I do it again?

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⚠️ ATTENZIONE:il capitolo presenta un linguaggio maturo narrante un argomento piuttosto delicato e facilmente riconoscibile (purtroppo aggiungerei) nei nostri giorni. Se siete persone particolarmente sensibili, eviterei la lettura di alcune righe⚠️

Pov's Athena

<<otto giri di campo, forza>>il fischietto del professore di educazione fisica, risuona nell'abitacolo della palestra. Io, continuo a correre su per la riga bianca del campo, mancandomi quasi il fiato.

Mi fermo al secondo giro, lasciando continuare gli altri e mi apposto per un istante al lato delle panchine. In palestra ci sono la maggior parte dei corsi; c'è infatti sia Violet, che Sydney ed Abby.

Non ci sono però le mie amiche; Chantel non fa palestra per la macchinetta del diabete, Belly e Kiara non hanno questa lezione e Maya non è venuta a scuola perché ha l'influenza. In compenso però, che Nathan, seduto come al solito sulle panchine.

<<Ciao>>lo saluto, sedendomi per un secondo al suo fianco.
<<ciao Athena>>mi rivolge un mezzo sorriso.
<<cosa fai?>>chiedo, osservando le sue mani che schiudono dei pezzi di carta colorati.

<<Sono origami, mi rilassa farli>>annuncia. Osservo il modo in cui leviga la carta gialla, creando un fiorellino simile ad un girasole. Poi me lo porge. <<Grazie, è bellissimo>>sorrido, con il cuore ricco di gratitudine. È un gesto così carino.

Tengo il fiorellino di carta nella tasca dei pantaloni grigi della tuta e poi, osservo lo sguardo di Nathan, ridotto a due fessure.

<<succede qualcosa?>>domando seria.
<<succede che la gente fa schifo, Athena>>
Sono d'accordo con la sua affermazione ma non capisco perché detta così e soprattutto adesso. Nathan fissa qualcuno in cagnesco e quando volto lo sguardo, mi rendo conto che la preda è proprio il professor Justin, il prof di fisica.

<<ah lui? Si è un po' esigente ma non è così male>>affermo con certezza. <<Non è così male?>>. Nathan fa spallucce e poi, indica con la coda dell'occhio le sue azioni. Il professor Justin, sta aiutando una ragazza a fare delle capriole. Lei è in posizione di lancio, con le gambe piegate e lui, le tocca sfrontatamente il sedere, sorridendole malizioso.

La ragazza ,pur di non sentire le sue dita, si getta dal tappetino velocemente e poi, si solleva imbarazzata, scappando negli spogliatoi. <<Ma cosa fa?>>domando allibita. <<È un porco>>Ringhia il ragazzo al mio fianco.
<<Non so quante volte ho provato ad intervenire ma lui ha detto che non faceva nulla e che poteva farmi sospendere>>

Resto interdetta. <<Sono andato addirittura in presidenza e mi hanno accusato di essere pazzo ma non lo sono...quell'uomo è un fottuto maniaco e quelle ragazze sono spaventate nel dirlo>>
Non ho mai avuto a che fare con quel professore, ne mi sono accorta di niente ma adesso che mi ci fai pensare, è sempre stato accanto a studentesse donne e mai a maschi.

<<È così terribile tutto ciò>>parlo con il cuore in gola. <<Già...>>sospira affranto. <<Resti qui per controllarlo, vero?>>
<<È l'unica cosa che posso fare, Athena>>
Sorrido pian piano, quel gesto è così carino e Nathan è proprio una bella persona. Non capisco perché venga escluso.

Il mio cellulare ha un trillo in quel momento.
Un messaggio.
"Sono un uomo libero"

Sorrido fra me e me
"Com'è andato il processo?"

"Bene. Chiunque mi ha denunciato, voleva che uscissi. E così è stato"

"Thomas sul serio non hai idea di chi possa essere stato?"

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