29-Somewhere far away from here

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🔞🔴
(Grazie wattpad che mi hai fatto rinserire queste benedette emoji rosse🙃. Comunque si, un po' di spycy ci vuole 😉)

Pov's Thomas

È lei.

È la donna che nella foto baciava mio padre.

È Emmaline.

Resto inebetito, immobile.
Dev'essere uno scherzo, perché altrimenti non si spiegherebbe.
Come cazzo è possibile che questa donna, baciasse mio padre in una fotografia?

Poi mi ritorna in mente l'incisione dietro la foto:
"Alla mia per sempre, M"

Sono talmente preso dallo shock, che Athena mi viene accanto e mi accarezza il braccio, mentre la sua famiglia continua con i saluti. <<Thomas, stai bene?>>volgo lo sguardo ai suoi occhioni azzurri, che mi scrutano attenti.

Non sto bene.
Ma quando ti guardo, ho voglia di starci.

Tossisco a bassa voce, senza risponderle sul serio.
Cosa può significare, tutto questo?

Un forte crampo alla tempia, mi attenua la vista e strizzo gli occhi con forza.
La mano di Athena non lascia la mia, anzi, stavolta me la stringe preoccupata.
<<Cosa succede?>>mormora con voce turbata.

Sto per parlarle, per sussurrarle di uscire se non fosse che la donna ci si avvicina.
I capelli biondi sono a caschetto, il viso è calcato molto sugli zigomi ed è giovane. Fin troppo giovane.

<<Ciao, e tu sei?>>chiede, con un sorriso radioso, indicandomi.
Resto in silenzio.
È un caso che sia venuta qui o già mi conosce, essendo l'amante di mio padre?.

Athena tossisce, vedendo le occhiatacce che lancio alla donna.
<<Lui è Thomas, l'ho conosciuto a Perth>>mi presenta, seppur confusa. Emmaline le sorride, poi abbassa il capo verso i due bambini che continuano a correre come trottole. <<Ghil! Peter! State buoni>>bofonchia con una mano sulla fronte.

<<ehm...noi saliamo un attimo di sopra>>Athena mormora con il labiale alla madre, che ci guarda con un sopracciglio inarcato ma lei la rassicura, alzando il pollice in su.
Io e Athena, percorriamo il corridoio nel più totale silenzio e una volta su, lei schiude la porta alle sue spalle.

<<Thomas! Cos'è successo?>>domanda, preoccupata.
Il suo viso si erge in una smorfia ed io sono combattuto.
Ma poi alla fine mando a fanculo qualsiasi parte del mio cervello mi dica di non fidarmi, e le parlo apertamente.

<<Ricordi la foto a casa di mio padre?>>le chiedo.
Lei annuisce, seppur confusa.
<<Beh, tu non l'hai vista ma io si. E so chi è quella donna>>.
<<Chi è?>>chiede, sfiorandomi le nocche della mano destra. <<Emmaline>>.

Riconosco nei suoi occhi un pizzico di stupore e forse di tristezza.
<<Ma non è possibile, Thomas>>scuote la testa, quasi come se non ci credesse.
<<ma tu sei certo del fatto che sia lei?>>.
<<Sono sicuro>>ribatto con sicurezza.

Ho impresso il viso di quella donna dal primo istante in cui ho visto la foto.
<<È uno scherzo, forse? Cioè tuo padre è stato con la nuova moglie di mio padre?>>domanda, muovendo caoticamente le mani.
<<Pensi che lei ti conosca?>>sussurra poi, riflettendoci su.

<<non ne ho idea. A dir la verità non so neanche a che periodo corrisponde quella foto, se prima che si sposasse con tuo padre o dopo...>>caccio fuori aria troppo pesante da sopprimere nei polmoni.
Lei si morde il labbro, indecisa sul da farsi.
<<Thomas, Emmaline è sempre stata una persona molto sincera. Insomma, credo che se ti avesse conosciuto, si sarebbe notato.>>.

The First MoonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora