21-Riflesso nei tuoi occhi, sembro bello anch'io

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(Ahimè la situa è parecchio ✨particolare✨)

Pov's Thomas

Mi sveglio con un dolore al collo allucinante, le gambe tese, le luci offuscate e la posizione scomoda. Immaginavo che dormire in carcere non fosse comodo, ma qui si superano i limiti della decenza umana.

Saranno passate circa quattro ore da quando Nicholas è andato via e ho provato a chiudere occhio per raccimolare un po' di forze, anche se ne ho ricavato solo un torcicollo parecchio sconveniente. Tossico, alzandomi per sgranchire le gambe.

La fascia di Athena è legata al mio braccio e questo mi dà la sensazione di essere meno solo. Mentre continuo a camminare, lentamente, la guardia che ha fatto di turno, entra nella mia cella, osservandomi in viso.
<<Seguimi>>. Quando mi indica la via d'uscita, temo di poter avere un attacco di gioia.

Posso uscire? Mio padre è davvero così bravo da risolvere tutto in una sola notte?. Seguo la guardia fuori dalla cella, osservando il mondo che mi circonda. Finisco seduto su una scomoda sedia, mentre da lontano intravedo mio padre, parlare con dei poliziotti e scambiarsi strette di mano. Cammina verso di me adesso, con un completo nero indosso, l'aria stanca e irritata, la mascella indurita e le occhiaie evidenti.

<<Andiamo a casa>>mormora.
<<Ciao anche a te, papà>>ironizzo, sollevandomi dalla sedia.
<<Thomas, non ti azzardare>>ringhia infastidito. <<Hai idea di cosa io abbia dovuto fare e sopportare nelle ultime ore? Chiamate a non finire di clienti preoccupati, giornali ovunque, telegiornali che non parlano d'altro e la mia immagine totalmente rovinata>>.

<<Hai dimenticato di aggiungere alla lista, occhiaie profonde. Dovresti usare un po' di fondotinta, papà>>lo prendo per il culo, per evitare di riaponderlo.
<<Ancora osi scherzare?>>
<<sono serio. Sembri Frankenstein>>rispondo con sincerità.

<<E comunque, a parte gli scherzi, tuo figlio è finito in carcere per un crimine che non ha commesso. Questo è grave>>annuisco.
Lui sospira esausto.
<<In ogni caso, sei agli arresti domiciliari>>.
<<Arresti domiciliari?>>

<<Si Thomas, sono riuscito a far cadere le accuse su di te ma non del tutto. Un accusa di omicidio resta sempre tale, almeno fino a nuovo processo, tra due giorni>>è talmente nervoso che parla a scatti.
<<Quindi fra due giorni abbiamo il processo?>>. Annuisce.
<<E come farai a dimostrare la mia innocenza?>>domando.

<<Ho scoperto che con te, in quella casa, c'era un uomo. Voglio che testimoni>>
Allan. Non devono averlo preso nel loro mirino. E non capisco perché.
<<Come fai a saperlo?>>

<<Non lontano da quella casa, c'è una fabbrica che ha delle telecamere puntate verso l'ingresso. Si vede chiaramente la tua figura ed una sagoma. Si intravedono solo i capelli e inoltre si vede perfettamente il tempo che avete passato all'interno della casa. È pari ad un minuto. E sarebbe impossibile ridurre quei corpi in quel modo in un solo minuto>>mi spiega.

<<Frena, frena. Ma come hanno fatto a denunciarmi? Quali prove hanno presentato?>>
<<Dei cadaveri e le foto di te che entri in quella casa>>ribatte lui, stizzito.
<<E con un testimone oculare e una prova riusciremo ad uscirne?>>

<<Si, dovremmo farcela. Anche perché la denuncia è stata fatta in anonimo, dunque in tribunale, non avremo una controparte. Chiunque abbia fatto questa denuncia, voleva che tu uscissi di prigione. Una sorta di provocazione>>
Resto interdetto.
Una provocazione.
È questo che vuole?

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