Pov's Athena
Schiudo gli occhi lentamente mentre una luce del sole mi sfiora i contorni del viso.
Mi basta poco per ricordare dove sono e come sono finita qui.Avverto il corpo nudo sotto un leggero lenzuolo bianco e accanto a me, il suo corpo, ancora dormiente.
La sua mano è posata lungo il mio ventre, mentre il suo naso è posato sul mio collo.
Una marea di farfalle si dilaga nel mio stomaco e mi prendo qualche istante per osservare Thomas al mio fianco. Il viso rilassato e gli occhi schiusi. Sospiro, prendendo ad accarezzargli la mano e poi, come un fulmine, ricordo gli eventi che mi hanno portato qui.
Cazzo, devo andare a Madrid.
Porca puttana James ieri sera mi aspettava.
Afferro subito il telefono, sollevandomi e noto ben 15 chiamate perse da parte di James con annessi messaggi.
Il mio sguardo cade irrimediabilmente sull'orario. Sono solo le sei e mezza del mattino.bE ho l'aereo alle otto.
Quindi direi che non è tutto andato a puttane.Emetto un sospiro di sollievo e mi volto, quando osservo il corpo di Thomas rigirarsi fra le lenzuola. L'addome muscoloso colpisce le mie iridi e mi mordo il labbro inferiore.
Schiude gli occhi, incontrando i miei. <<Buongiorno>>mormora con la voce rauca. Tengo gli occhi posati nei suoi mentre deglutisco.
<<Buongiorno>>.
Thomas si stende con le braccia poi mi rivolge un cenno.
<<Perché non vieni qui?>>indica il posto accanto a lui, osservando che sono sul bordo del letto.Non ho tempo di rispondere perché mi afferra per il fianco, portandomi verso di lui. La sua mano mi sfiora interamente e mi mordo il labbro perché una valanga di brividi si impossessa di me.
Mi ritrovo faccia a faccia con lui, mentre struscia il naso lungo la mia guancia. <<Mi sei mancata>>mormora semplicemente mentre io sento lo stomaco esplodere.
<<Anche tu. Tanto>>bofonchio in un sussurro. Thomas incrocia il mio sguardo.
<<A che ora hai l'aereo?>>mi domanda. <<Le otto.>>.
Deglutisce e mi accarezza il mento. <<C'è qualche problema?>>chiedo, osservando il suo cambio d'umore.<<No, solo che...ti volevo un altro po' con me>>.
Il mio sguardo si intenerisce. <<Ci vedremo subito dopo>>gli prometto. Thomas mi osserva.
Sembra combattuto nel chiedermi qualcosa.
<<Posso accompagnarti all'aereoporto almeno?>>mi domanda, scostandomi una ciocca di capelli biondi.
Ed è strano sentirmi così in confidenza con lui anche dopo anni. È come se non ci fossimo mai lasciati davvero.
<<Certo>>. Le sue dita mi accarezzano i fianchi e sento un fremito fra le cosce. Lui sembra accorgersene, perché mi afferra per la vita, portandomi a cavalcioni su di lui.
I nostri corpi nudi si sfiorano.
La sua mano risale lungo la mia schiena, accarezzandola lentamente e mi afferra i capelli con una presa decisa. <<Voglio vederti saltare sul mio cazzo>>.
I miei occhi si inchiodano alle sue labbra, che stampo sulle mie in un istante.
Non ho tempo da perdere.
Arpiono le sue spalle con le dita, toccando ogni centimetro di pelle che è sempre stato mio. Afferra un mio seno fra le mani, stringendolo a suo piacimento e facendomi gemere nella sua bocca.
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The First Moonlight
RomansaVi è mai capitato di vedere la galassia che esplode? O di sentire la magia di una stella? O di ascoltare la voce velata di una dea? Se lo avreste chiesto a lui, avrebbe risposto dicendo che una dea lui l'ha vista, toccata, annusata, baciata, scopata...