Pov's Athena
Gli occhi della nonna sono iniettati di rabbia eppure riesce a contenersi; non sbraita come me, non lancia oggetti come me, non mi incolpa come faccio invece io. Sono deliziata dal suo autocontrollo, degno di una donna di classe come lei. Eppure non riesco a percepire altro se non timore. Timore che qualcuno possa aver frainteso tutto ciò che si vede in quelle foto.Leggendo l'articolo si capisce perfettamente che è così. Hanno scambiato la nostra uscita di scena per una relazione clandestina sfociata in amore. È stata addirittura usata la parola amore e mi fa ridere che i due protagonisti siamo proprio io e Thomas.
Vorrei tanto sapere per quale motivo mi ha portata verso la seconda uscita e non verso quella principale; forse in quel caso non ci sarebbero stati paparazzi. <<Adesso cosa succederà?>>mormoro più a me stessa che alla nonna. <<Non lo so. Parlerò con i giornalisti e gli chiederò di cancellare l'articolo ma non penso che qualcuno vorrà mai farlo. Dovrò offrire parecchio>>bofonchia passandosi nervosamente la mano fra i capelli. <<mi dispiace nonna>>chino il capo amareggiata.
<<nipote ascoltami>>si siede nella sedia di fianco alla mia. <<Non ho idea di cosa ci sia fra voi due>> <<niente nonna te lo giuro>>rispondo sul nascere. <<Okay niente, ma capisci che l'immagine per me conta molto. Ho passato anni per crearne una di questo livello e voglio che ne abbia una anche tu>>mi prende la mano, stringendola fra le sue. <<Per questo hai voluto che suonassi?>>.
<<Esatto. Hai talento Athena. E meriti di essere su questi -indica il giornale sul tavolo- per quello, non perché un ragazzo ti ha portata via da una festa>>. Annuisco. <<Mi dispiace>>ripeto. <<Non devi, tranquilla. Risolvo tutto>>mi sfiora i capelli con le dita e le rivolgo un timido sorriso.
<<Dove sei stata stanotte?>>.
Nella mia testa metto su mille scenari possibili; potrei dirle la verità ma le ho appena detto che fra me e Thomas non c'è niente -cosa vera- ma questo la farebbe dubitare, oppure potrei mentirle, creando una situazione meno sospettosa. Scelgo d'impulso la seconda, pur sapendo di sbagliare. <<Da Kiara>>mormoro, sperando che Edward sia stato con lei stanotte e non con sua figlia, sapendo così la mia mancanza a casa sua.<<Dopo che siete usciti dalla festa?>>inarca un sopracciglio. <<Già. Ci siamo fermati dinanzi alla sua macchina, lui è entrato ed io ho aspettato Kiara che uscisse>>. <<Effettivamente non ho più visto Kiara>>sussurra sottovoce. Ringrazio mentalmente la mia amica per essersene andata.
<<E i vestiti?>>solo in quel momento ricordo di indossare ancora i vestiti di Thomas e di essere ancora scalza; cosa che la nonna non aveva ancora notato a causa della notizia dei giornali. <<Kiara li aveva nell'armadio>>mormoro scrollando le spalle. <<Aveva nell'armadio vestiti da uomo?>> <<Già...strano vero?>>ridacchio nervosamente mentre lei mi guarda sospettosa.
<<Ora vado di sopra...a dopo nonna>>sorrido e con uno slancio mi fiondo al piano di sopra. La prima cosa che faccio è chiamare Kiara per chiederle di vederci al bar in centro, la seconda è una doccia. Ripongo i vestiti di Thomas piegati sul mio comodino, sentendone addosso il profumo di menta. Mi chiedo se sia l'ammorbidente o il suo profumo ad essere così intenso. Li ripongo lì, pensando non so cosa; sono consapevole del fatto che sarà difficile rivederlo e non so se questa cosa mi fa stare meglio o peggio.
Infilo un semplice jeans con un top e spazzolo i capelli sciogliendoli. Scendo velocemente, raggiungendo Kiara nel bar in centro. <<Mi spieghi cosa cazzo è questo?>>la mia amica mi mostra il cellulare, dove anche lì sorge la stessa immagine del giornale, con tanto di articolo. Che cazzo...anche su Internet.
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The First Moonlight
RomanceVi è mai capitato di vedere la galassia che esplode? O di sentire la magia di una stella? O di ascoltare la voce velata di una dea? Se lo avreste chiesto a lui, avrebbe risposto dicendo che una dea lui l'ha vista, toccata, annusata, baciata, scopata...