47-The darkest little paradise

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Pov's Thomas

Il futuro è incerto.

Questa è una delle poche cose in cui credo fermamente.

Non esistono attività programmate, parole che si pensano o storie che finiscono.

Esistono storie che sbocciano, vite che si incrociano e persone che si riuniscono.

Io e Athena, siamo un esempio lampante.

Avevamo attraversato l'Inferno, riuscendo a conservare ognuno nel proprio cuore, un pezzetto dell'altro, coltivando un sentimento che non smetteva mai di crescere giorno in giorno.

Ma se c'è una cosa che altrettanto aumentava, era la delusione.

Avevo sentito uscire dalle sue labbra un "ti amo", rivolto a qualcuno altro e avevo sentito, nello stesso momento, il mio cuore spezzarsi in mille pezzi. Ma non solo

Era stata capace di rovinare una vendetta che stavo covando da anni, un caso che portavo avanti con ogni mia forza e la giustizia che volevo per mia madre.

Eppure, non sono mai riuscito ad odiarla.

Solo con lei, ciò era possibile.

Solo con lei il mio cuore era capace di rompersi e ripararsi.

Senza di lei invece, era tutto spento, come se ci fosse un tasto che fermasse i momenti rendendoli senza vita, privi di colore.

È così che ho passato un intero anno. Ho vissuto in bianco e nero, guardando di traverso le intervoste che le venivano fatte o i pezzi che portava su Spotify.

E non esiste persone più fiera di me, nel vedere la donna che sta diventando giorno dopo giorno.

Anche adesso, mentre la vedo uscire dall'acqua, resto ad ammirlarla in silenzio.

Il corpo coperto solo da un costume a due pezzi rosso, incredibilmente scollato e sottile, è bagnato e le goccioline le scorrono lungo i fianchi e le braccia.

I capelli biondi sono lungo il collo affusolato mentre si accarezza con le unghia lilla, la coscia, cercando di scrollarsi l'acqua di dosso.

È fottutamente sexy.

E quasi mi innervosisco, nel vedere dei coglioni accanto a noi, sbavare dietro il suo culo.

Le loro ragazze tra l'altro, sono ad un passo da loro anche se non vengono nemmeno calcolate. Sbuffo, provando a mantenere la calma e spostando lo sguardo, quando la vedo raggiungere la straio accanto alla mia.

<<Hai visto la mia asciugamano?>>mi domanda, infilandosi gli occhiali da sole.

Osservo da lontano Allison, Kiara, Maya e Belly in acqua, mentre i ragazzi sono tornati alle sdraio o sotto gli ombrelloni.

<<No>>le rispondo, tossendo.

Nicholas solleva lo sguardo dal cellulare per incontrare il mio.

<<Ti stai rincoglionendo?>>mormora sulle labbra. Lo guardo male, provando a non incrociare il corpo di Athena a meno di un metro da me, mentre cerca il suo asciugamano.

Si china, per cercarlo fra i borsoni ma facendo così, il suo bel culo è in bella vista.

Mi sollevo, sospirando, posandole sulle spalle il mio telo mare asciutto. <<Cristo copriti>>mi lascio sfuggire, chinando lo sguardo.

Lei si volta con uno sguardo fra il confuso e quello infastidito.

<<Ma cosa vuoi eh?>>domanda scontrosa, forse per il modo frettoloso in cui le ho lanciato addosso il telo. Brandon guarda la bionda davanti a me, poi fissa Will negli occhi, che ride sotto i baffi. Che stronzi.

The First MoonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora