46- I once believed love would be black and white,but it's golden

40 2 0
                                    

Pov's Athena

Il leggero soffio del vento, solleva lentamente il lenzuolo sul mio corpo, sfiorando la mia pelle e mettendomi i brividi.

Sospiro, stendendo le gambe per convincere me stessa ad aprire gli occhi una volta per tutte.

E quando lo faccio, una schiena entra nella mia prospettiva.

Thomas è dinanzi a me, sollevato con il busto e si gratta il collo, guardando il cielo davanti a sè.

L'alba che colora il cielo, mi permette di osservare notevolmente la sua figura. Finché, non volta il viso verso di me e a quel punto, tentare di voltarmi, è inutile.

<<Buongiorno>>borbotta, con la voce rauca di chi si è appena svegliato. Provo a non mostrare troppo il viso sconvolto ma allo stesso tempo eccitato ai ricordi di ieri sera e stringo le cosce, sotto il lenzuolo.

<<Giorno>>mormoro, sollevandomi anch'io con il busto.

Il mare, distante a pochi metri da noi, è calmo ma le onde si muovono comunque verso la riva, mentre, i colori chiari dell' alba si innalzano nel cielo.

Quella vista mi fa ricordare della sorpresa che Thomas mi ha fatto a Natale, a Londra.

Un silenzio imbarazzante casca fra di noi. Alla fine,non ho la più pallida idea di come stiano ora le cose.

<<Andiamo a correre>>mormora all'improvviso.

Mi volto verso di lui, con un cipiglio. <<Il tempo è bello e sono le sei del mattino. Andiamo a correre>>scrolla le spalle, come se tutto ciò fosse abitudinario.

<<Vuoi correre alle sei del mattino?>>. <<Siamo a Dubai. Sai quante persone troveremo che fanno jogging?>>mi rimbecca.

Si solleva dalla sdraio, osservandomi. <<Uff! Va bene>>scontrosa, mi sollevo, mentre lui afferra le lenzuola.

Il tratto di strada che compiamo fra la spiaggia e lo chalet, lo passiamo in silenzio, alla totale mercé della sabbia bagnata, che ci accarezza i piedi scalzi.

Non appena intravediamo le porte dello chalet, ci fermiamo.

<<Dobbiamo cambiarci>>emetto, sbuffando. Thomas mi segue quando apro la porta della mia camera, ed allora entro.

Allison è ancora a dormire, con indosso stavolta una maglietta che non è sua mentre Brandon, si sta infilando le scarpe, seduto sullo stipide del letto.

<<Okay...la prossima volta, potete non occupare la mia stanza?>>mormoro per non fare svegliare Allison. Brandon mi guarda, con un leggero sorriso.

Thomas sbuca dalla porta per osservare la situazione e poi, compie un cenno al suo amico.

<<Cambiati, ti aspetto qui fuori>>si rivolge a me, prima di uscire e con lui, anche Brandon.

Resto da sola nella mia camera, mentre Allison dorme beatamente e compio un passo verso le poche cose che avevo portato con me in barca.

Non è che abbia molta scelta, anzi non ne ho.

L'unica cosa che potrei indossare, sono un paio di leggins neri e il costume.
Ma correre in costume?

Sbuffo solidamente, ricercando invece nella parte opposta della mia stanza.

Dal lato di Allison, ritrovo fra le sue cose, una vecchia maglietta bianca a mezze maniche, molto larga e sicuramente maschile, probabilmente appartenente a Josh.

Decido dunque di prenderla in prestito.

Mentre compio un passo verso il piccolo bagno, trovo sul lato destro del pavimento un preservativo usato. Un espressione di disgusto di dipinge sul mio viso mentre mi chiudo in bagno.

The First MoonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora