Tre ☾

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Selene

Intuendo la mia poca attitudine nello stare ai fornelli, Kael decide -anche se controvoglia- di occuparsi della cena. «Detrarrò le mie prestazioni culinarie dalla tua paga»

Borbotta, lasciandosi sfuggire un sorriso sghembo e scuotendo la testa.
Ha il volto madido di sudore e mi sorprendo a guardarlo più di quanto dovrei mentre prepara la brace per la grigliata ed insaporisce la carne con un misto di spezie e di sale.

I suoi sono gesti esperti, di chi ha già fatto quelle stesse azioni moltissime volte. Senza alcun diritto lo immagino a prendersi cura dei fratelli e a farsi carico di tutto quanto.

Sto apparecchiando la tavola quando il chiasso che provocano le normali chiacchiere tra Alecsander e Natan annuncia il loro arrivo in cucina.

«Il re della griglia!» esclamano, dandogli una pacca sulla spalla.
Kael lancia loro un'occhiata tagliente, ma subito dopo l'atmosfera si alleggerisce.

«Tranquilla, Selene. Quando griglia è innocuo» ridacchia Hyden, che si è appena aggiunto al gruppetto.

Non so ancora molto di loro, però mi sembrano ragazzi a posto per quanto viziati e ricchi. Anche Kael, nel suo essere l'apologia della maleducazione è dell'inospitalità, non sembra essere cattivo.

I suoi modi sembrano piuttosto essere stati appesantiti dalle responsabilità e per un attimo provo l'istinto di voler alleggerire il suo fardello.
Mi avvicino a lui e prendo una manciata di spezie gettandolo sopra la carne, imitando il suo gesto di poco prima.

«No, Selene!» grida Adam, spalancando gli enormi occhi azzurri su di me nell'esatto momento in cui Kael si volta.
Giurerei di aver visto le sue iridi cambiare colore e farsi di un giallo più intenso.

«Mai interferire nella cucina di Kael» mormora Alec «diventa pazzo anche se lo fa uno di noi»

«È durata meno del previsto» sentenzia Natan, che in realtà sembra stupito della reazione controllata di Kael.

Lo sento respirare a fondo, per ritrovare la calma e il controllo.
Sono così vicina da poter sentire il suo odore: un misto di dopobarba e mistero. C'è qualcosa di selvaggio che si agita sotto la superficie del suo autocontrollo.

I suoi occhi cercano i miei e, solo quando li trovano, Kael riprende a parlarmi e lo fa come se tutto il resto del mondo non esistesse.

«Se vuoi aiutarmi, lascia almeno che io ti insegni come fare» la sua voce è più bassa e docile, come se si sforzasse di mostrare un lato meno minaccioso di sé. Vuole che io mi fidi di lui? Vuole essere gentile?

Adam osserva la scena con aria curiosa e noto che Hyden mormora qualcosa al fratello, che in risposta annuisce con un'espressione a metà tra il divertimento e la preoccupazione.

Kael avvicina la mano alla mia, esitando volutamente per darmi il tempo di sottrarmi a quel contatto.
Non sempre reagisco bene alla vicinanza di un uomo eppure stavolta, mentre la sua pelle entra a contatto con la mia sento solo un leggero brivido, accompagnato dal calore del suo tocco.

«Sei...Caldo» mormoro, sentendomi improvvisamente una stupida. Negli occhi di Kael appare un lampo di terrore, come se avessi appena rivelato il più pericoloso dei segreti e non una semplice ovvietà.

«Siamo tutti calienti, piccola» scherza Hyden, intento a sorseggiare una birra mentre aspetta che la cena sia pronta. A quanto pare il nostro spettacolo ha attirato gli sguardi curiosi di tutti gli Hastings.

«Anzi, fossi in te lascerei perdere quel tenebroso di Kael e punterei a qualcosa di decisamente meglio...» scherza Alecsander.

Kael emette un suono simile a un ringhio, segno che lo scherzo sta andando troppo oltre. «Ora basta!»

LONE WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora