Diciassette ☾

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Kael

«C'è il tuo odore su di lei» sbotta Natan, furioso, non appena Selene va a letto.
Sono appena tornato, ma lui non sembra intenzionato a rimandare il discorso.

I suoi occhi risplendono di una luce verde, innaturale, nell'oscurità.
È poggiato ad uno dei pilastri di legno del portico e, per l'occasione, sembra aver radunato tutta la famiglia.

«Sul serio, fratello?» chiede Hyden, con un pizzico di incredulità nella voce.

«Però, che bel comitato di accoglienza» commento, aprendo una delle birre che ha portato fuori Alec.

«Forse non ti è chiara la gravità della situazione...» ribadisce Natan, imponendosi sopra a tutti agli altri.

Non ho trovato la mia compagna per anni e poi, dopo essere diventato alfa, scopro di avere avuto l'imprinting con un'umana.

Come in uno scherzo del destino ora la mia vita dipende da quella di una creatura infinitamente più fragile di me.

Non posso stare con lei.

«Nostro padre non l'avrebbe mai permesso»

«Nostro padre non c'è più e, nel caso in cui non te ne fossi accorto, sono io il - tuo - alfa - ora!» scandisco con forza l'ultima parte della frase.

«Se lo scoprono...Diventerai un reietto» dal tono grave di Natan, traspare tutta la sua preoccupazione. «Non pensavo ci fossero cose peggiori di vederti impazzire lentamente, ma questa...»

«Credi che abbia avuto scelta?» ringhio, mentre le zanne spuntano fuori.

Natan resta in silenzio, sa di cosa parlo. Ha avuto l'imprinting qualche mese fa e la cosa gli ha stravolto la vita.

«Esatto» dico «Non ne ho avuta, proprio come te con Laila»

Scuote la testa e mi riversa addosso tutto il dolore  del suo sguardo mentre Adam fa un passo nella mia direzione, con un sorriso incoraggiante.

«Non capisco perché dobbiamo litigare in una circostanza così lieta» dice, alzando la bottiglia di birra e rivolgendo uno sguardo torvo a tutti gli altri. «Non vedevo mio fratello così felice da...da sempre. Quindi, Kael, se il tuo lupo ha scelto Selene, per me...» fa una breve pausa «...Anzi, per noi, lei è parte della famiglia»

Mi guarda con gli stessi occhi dolci di nostra madre. È sempre stato il più ragionevole di tutti.

«Non c'è niente da festeggiare, Adam. È umana!» Sbraita Natan, allargando le braccia in un gesto esasperato.

«E tu» dice, puntandomi un dito contro «Meritavi molto più di una compagna che non puoi toccare! Quindi no, non sono felice per te...Non ti farò le mie felicitazioni come se tutto questo fosse normale...»

Stringo i pugni, facendo appello a tutta la mia forza di volontà per non finire alle mani con mio fratello.

«Devo ricordarti che Laila proveniva dai randagi quando l'hai portata qui?»

Stavolta anche Natan ringhia, piegando leggermente le ginocchia e facendo sporgere le zanne in una posizione d'attacco.

«Almeno è una di noi» mi ricorda, mentre io inspiro profondamente per evitare di perdere il controllo con una delle persone che più amo al mondo.

«Basta!»
Adam si frappone tra me e Natan per evitare il peggio. Alla fine rimaniamo tutti in silenzio per qualche istante ad osservare il caos che siamo diventati da quando siamo rimasti soli.

Hyden mi poggia una mano sulla spalla mentre Alec continua a bere, perso nelle sue riflessioni.

La mia famiglia deve essere la priorità assoluta.

«Selene se ne andrà a fine contratto. Ha una vita da vivere davanti a lei ed io ho il branco a cui pensare... Perciò non c'è ragione di mostrare i denti»

Adam sorride in modo amaro e scuote la testa.
«Non puoi lasciare andare la tua metà»

«Finché Selene sopravvive, il branco avrà l'alfa di cui ha bisogno» dico, con risolutezza.

Noi lupi moriamo insieme al compagno che scegliamo. La nostra vita si lega nel momento in cui riceviamo l'imprinting.

«Non puoi...»

«Non ho scelta» mormoro, guardando verso la finestra di Selene, dove la luce è ancora accesa. La lascia così ogni notte, per fuggire dagli incubi di cui ora conosco la natura.

Incubi che hanno un nome e un cognome ben preciso.

Tutto ciò che posso fare è fingere che questi momenti con lei possano durare per sempre, oltre che regalarle la libertà che merita.

È più di quel che credevo di meritare.

«E ora dove vai?» chiede Adam, rincorrendomi preoccupato.

«In Italia» dico «Devo sistemare ancora una cosa»

LONE WOLFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora