Selene
Sistemando le stanze di Hyden, Alec, Natan ed Adam ho capito che hanno tutti una cosa che li accomuna: la passione per la montagna o lo sport in generale.
Ed il disordine.
Ho lasciato volutamente la camera di Kael per ultima e, mentre poso la mano sulla maniglia, sento un tuffo al cuore. Invadere il suo spazio privato per sbaglio è un conto, ma entrare di proposito nel suo mondo è tutta un'altra cosa. È come gettarsi volontariamente nella tana di un predatore.
Per fortuna non è qui.
È bravissimo a comparire all'improvviso nei momenti meno opportuni ed a dileguarsi con altrettanta rapidità.La stanza ha il suo odore: un misto inebriante di dopobarba e mistero. Sembra di averlo nuovamente accanto. Sentirlo mi fa ripensare alla sera prima, quando sono stata così vicina al suo corpo da poterne percepire il calore.
A differenza di quello dei fratelli, il suo letto è perfettamente sistemato in stile militare, con gli angoli ben spigolati e la coperta ripiegata sopra il cuscino.
Non c'è nulla in disordine: solo una felpa grigia sullo schienale della sedia della scrivania. Mentre la prendo con l'intento di ripiegarla, noto la scritta "Harvard" sulla parte centrale.
«Era stato ammesso» dice una voce alle mie spalle. A quanto pare sorprendere alle spalle il proprio interlocutore è una specialità di famiglia.
Adam è sulla porta, con una maglia grigia e un paio di shorts da basket. Ha il volto meno spigoloso di quello del fratello, ma la stessa predisposizione genetica a diventare una calamita per le ragazze. I suoi occhi azzurri sono luminosi e rassicuranti, non sono indecifrabili e insidiosi come quelli di Kael.«Mi riesce difficile immaginare tuo fratello all'università» dico, aprendo l'anta dell'armadio per riporre la felpa e trovandomi davanti ad una serie di mimetiche dei marines e di divise.
Adam sorride e mi mostra una foto di famiglia sullo smartphone di ultima generazione. Quello che vedo sembra un fotomontaggio.
Un giovane Kael guarda l'obiettivo, sorpreso dallo scatto. Ha una scintilla diversa negli occhi e la mano tesa a riprendersi la macchina fotografica. Non c'è traccia dell'oscurità e della rabbia perenne che caratterizzano l'uomo che ho conosciuto arrivando qui.«È sempre stato quello più bravo negli studi...» continua Adam «Poi è cambiato tutto»
«Cosa gli è successo?» chiedo, leggendo una sofferenza nascosta nel profondo del blu degli occhi di Adam. Una persona che ha sofferto ne sa riconoscere un'altra.
«È cambiato...» sembra essere tornato ad un momento passato con la mente mentre dice quelle parole. Il suo tono si fa più grave e basso. «Tutti noi siamo cambiati...»
«Adam, sei ancora a questo punto?»
Stavolta è Hyden ad aggiungersi alla conversazione, dando una sonora pacca sulla spalla al fratello, che lo guarda in cagnesco prima di scoppiare a ridere.«Stavo giusto per dire a Selene di venire a giocare a basket con noi»
«Non se ne parla» mi fingo impegnata a spolverare la scrivania immacolata e ordinata di Kael.
«Dai...abbiamo bisogno di un quarto giocatore» fa Hyden, implorante. Ha una canotta dei Lakers e gli occhi così chiari da sembrare azzurri o grigi a seconda della luce a cui sono esposti.
«Perché non chiedete a Natan?»
Hyden fa una smorfia.
«Lui è il braccio destro di Kael» borbotta Adam «Ormai fa tutto quello che dice lui»Mi fa tenerezza il modo in cui si stanno aprendo con me e, in un momento di totale incoscienza, accetto la loro proposta.
«Siate consapevoli che sono una schiappa» li avviso «E non ho le caratteristiche fisico-strutturali, né la coordinazione occhio mano piede necessarie per togliervi il pallone o raggiungere il canestro»
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LONE WOLF
WerewolfSelene ha un passato da dimenticare e un gran bisogno di soldi. È questo che la porta a fare la scelta più assurda che potesse mai fare e volare fino in America, nel Montana per accettare un lavoro di ragazza alla pari in casa Hastings. Soprattutto...