Selene
Quante vite, in una vita...
Mi guardo allo specchio chiedendomi come sia stato possibile tutto questoDue mesi fa ho preso la più folle delle decisioni. Scappare e ricominciare altrove, illudendomi di avere un foglio bianco per ogni nuovo inizio, per ogni volta che la mia storia non andava nella direzione che avevo sognato.
Due mesi fa avevo voltato una pagina particolarmente buia e piena di vergogna e dolore, ma non mi sarei mai aspettata di trovare questo ad attendermi...
Lo chalet degli Hastings, nel cuore del Montana, mi ha accolta e introdotta in un mondo e in una famiglia straordinaria.
Con addosso la camicia azzurra di Kael, mi osservo nello specchio della cabina armadio: sono sempre io eppure non sono mai stata così diversa.
Ciò che ha rischiato di spezzarmi per sempre, mi ricorda la fasciatura sul braccio, mi ha resa indistruttibile.
Quando scendo le scale, a piedi nudi, mi sorprendo nel sentire della musica nell'aria: una canzone jazz, spensierata.
Kael alza la testa dal tablet su cui sta esaminando dei documenti e mi rivolge il più sfrontato dei sorrisi.
«Fammi indovinare...» lo provoco «Anche questa musica è frutto del tuo super potere mentale?»
Kael scoppia a ridere, mentre la canzone sfuma in una melodia diversa, classica e allo stesso tempo più maliziosa. Un quartetto d'archi riduce gli spazi tra le note, in un motivo concitato e romantico.
Alzo gli occhi al cielo, mentre mi avvicino e sbircio ciò che sta esaminando.
«Posso tollerare le zanne, ma...Non il lavoro durante il weekend» sospiro, con una smorfia mentre butto l'occhio sulla copia digitale dell'atto costitutivo della Woodpack.
Kael intuisce la direzione di quello sguardo all'istante.
«Mi sarei volentieri dedicato ad altro ma...Grazie a te...Ho appena scoperto che questa copia dell'atto è quella valida. Brian l'ha verificato qualche ora fa, prima di mandarmi la conferma...»
La preoccupazione gli fa formare una ruga tra le sopracciglia.
«Senza un valido passaggio di proprietà, gli Hastings non possiedono più la maggioranza...»
«Hai colto nel segno»
«Pensi che...Brennan Hastings sia disposto a siglarne uno?»
«Forse...Per la giusta cifra. Ma non ho davvero idea di dove si trovi»
«Posso?»
Mi avvicino, fin tanto a sedermi su di lui.
«Così non riuscirò più a concentrarmi su nulla, lo sai vero?»
«Mmm...È un rischio che sono disposta a correre, signor Hastings» dico, mentre la sua mano raggiunge i bottoni della camicia e ne slaccia uno, esponendo il mio seno destro all'aria fresca del mattino.
«'Fanculo il lavoro» In un rantolo di impazienza, si solleva dalla sedia mentre sono ancora seduta su di lui e mi spinge contro il tavolo.
Sento la superficie di legno a contatto con il mio corpo, mentre il rumore della fibbia dei jeans che cade a terra, seguita da altra stoffa che si strappa, mi avverte di ciò che sta per accadere.
Sento il calore del suo torace contro la mia schiena, la barba che sfrega contro la mia pelle e la presa delle sue mani sui miei fianchi mentre affonda dentro di me, in un'unione che ogni cellula del mio essere brama.
«Voglio una casa solo nostra» dice, con una voce roca e bassa, spezzata dal piacere che sembra sorprenderlo ad ogni movimento.
«Voglio fare questo senza preoccuparmi di avere qualcuno intorno. E voglio sentirti gridare il mio nome...Perché credimi che io ruggirò il tuo così forte da far tremare ogni muro...»
*
Fuori è pieno giorno quando, dopo essermi addormentata tra le braccia di Kael, mi sveglio sul divano, con sopra una coperta di pile e davanti un vassoio di biscotti e latte che mi strappa un sorriso.
Kael torna qualche attimo dopo con un piatto di bacon e uova, il torace nudo e degli shorts della tuta.
«Ti sei...allenato?»
«Avevo un po' di energia da sfogare e tu eri già abbastanza stremata» ribatte, con la sua bellissima ironia, mentre mi stampa un lungo bacio sulle labbra prima di sedersi accanto a me.
«Energia da sfogare?» Ripeto, con una smorfia, senza riuscire a fare a meno di spalancare gli occhi.
«Dopo tutto quel...»
La sua risata riempie l'aria.
«Per noi lupi è...Normale. Io sono normale. Uno qualunque...»
«Credimi, non c'è niente di normale in te» dico «In senso buono, ovviamente» mi affretto ad aggiungere, davanti alla sua faccia confusa.
«Mi dispiace solo di non...» abbasso gli occhi per qualche istante, tormentandomi le mani con un pizzico di nervosismo «Non essere alla tua altezza, insomma»
«Selene...»
«Non c'è un modo per trasformarmi?» Chiedo, gettando al vento quel pensiero che già da qualche giorno si aggira tra i miei pensieri.
Essere come lui...
Poter smettere di sentirmi il peso di cui deve preoccuparsi e diventare sua pari, in tutto, compresa la forza.
Smettere di...Sapere che si trattiene ogni volta che mi sfiora, per paura di distruggermi...L'espressione di Kael è sconcertata. Come se avessi appena fatto la più abominevole delle domande, spiazzandolo.
«Non lo permetterei mai»
Mai.
Quella parola mi si pianta dentro, affonda i denti e mi dilania.
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LONE WOLF
WerewolfSelene ha un passato da dimenticare e un gran bisogno di soldi. È questo che la porta a fare la scelta più assurda che potesse mai fare e volare fino in America, nel Montana per accettare un lavoro di ragazza alla pari in casa Hastings. Soprattutto...