33. La firma del rinnovo

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Nella sala conferenze della GGSports era in corso una riunione

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Nella sala conferenze della GGSports era in corso una riunione. Deva era seduta al solito posto, alla destra di Gianfederico, e giocherellava con la penna che stava usando per cancellare i punti all'ordine del giorno che venivano sviscerati man mano. Ne fissava uno in particolare: l'ultimo. Sapeva già che per quel punto avrebbe dovuto far sentire la sua voce, altrimenti sarebbe stata messa da parte come era già accaduto in passato.

Quel pomeriggio ci sarebbe stata anche la firma del rinnovo di contratto per Theo. Le era stato comunicato quella stessa mattina e Deva aveva subito mandato un messaggio a lui per chiedergli se volesse riguardare il contratto un'ultima volta prima di firmarlo. Theo non le aveva ancora risposto, ma questo non la preoccupava. Sicuramente si stava allenando. Era agitata perché lo avrebbe rivisto dopo quasi due settimane dalla notte di Montecarlo.

Deva era rimasta chiusa in casa più di tre giorni a pensare a lui, a come lo aveva trattato. Rivederlo in un'occasione formale, dove dovevano fingere di non essersi mischiati anche l'anima, dove non avrebbe avuto il tempo né il modo per chiedergli scusa anche solo con uno sguardo, la rendeva inquieta.

Batté un paio di volte il tappo della penna sul tavolo e alzò lo sguardo dal foglio, fissandolo su Luigi. Quel giorno sentiva i suoi occhi addosso più del solito, nervosi, cattivi. Deva gli rivolse un sorriso di sfida. Se stava pregustando la sua sconfitta, quel giorno avrebbe avuto una delusione.

«Bene, ora passiamo all'ultimo punto» disse Gianfederico. Deva lasciò Luigi e si raddrizzò sulla sedia. Posò la penna e giunse le mani in grembo, in attesa. «Rafael Leao firmerà con noi, la settimana prossima.» Si levò un coro di approvazione e qualcuno applaudì. «Ovviamente ci occuperemo di quasi tutti i suoi contratti, quindi sarà un lavoro di squadra...»

«Mi occuperò io di Leao.» La voce di Deva sovrastò quella di Gianfederico, potente, sicura, una voce che non ammetteva repliche.

Un silenzio teso calò nella sala. Gianfederico fissò Deva e si schiarì la gola. «Non mi sembra il caso che te ne occupi da sola, voglio dire...»

«Io so quello che vuoi dire, ma tu sai anche che Leao ha deciso di cambiare agenzia solo perché qui ci sono io. Si fida di me, vuole firmare con me, non con voi. Per cui, mi occuperò io di Rafa.»

Gianfederico la fissò con occhi che sembravano volerla incenerire. Deva sostenne il suo sguardo.

«Ti sei stancata dei bianchi e adesso sei passata ai neri, Deva?» Il tono derisorio di Luigi calamitò l'attenzione di tutti.

Gianfederico si mosse nervosamente sulla sedia. «Luigi...»

Deva incurvò un angolo della bocca all'insù. «Sei geloso, per caso?»

Gianfederico si girò furioso verso di lei. «Deva, smettila anche tu.»

«Io con te non ci verrei nemmeno se fossi l'ultima donna sulla terra.»

Indelebile [Theo Hernandez]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora