«Deva, che vestito metterai stasera?»
L'angolo della bocca di Deva si incurvò in un sorriso. Per tutta la settimana Theo non aveva fatto altro che parlare della serata di gala alla quale avrebbero partecipato quella sera e le aveva chiesto incessantemente del vestito che avrebbe indossato. «Lo scoprirai più tardi.»
Theo si avvicinò al tavolo al quale lei era seduta a fare colazione. Era già vestito e pronto per uscire. Lei invece se la sarebbe presa con comodo. Non aveva appuntamenti in mattinata.
«Posso almeno sapere di che colore è?»
Deva sollevò gli occhi su di lui. «Perché ti preoccupa tanto questo vestito?» Non voleva fare la misteriosa, a dire il vero non lo aveva ancora deciso. Non avrebbe ricevuto nessun premio quella sera, non aveva bisogno di un vestito particolare. Avrebbe scelto tra alcuni dei vestiti che le aveva regalato Amara e che non aveva mai messo, eleganti ma non eccessivi.
E poi c'era un altro motivo che la faceva tergiversare: era agitata. Theo sembrava euforico, non vedeva l'ora, ne parlava di continuo, mentre per lei più si avvicinava il giorno più non riusciva a tenere a bada l'ansia. Una piccola parte di lei temeva ancora il giudizio della gente. Non ne aveva parlato con Theo. Sapeva che se solo gli avesse espresso le sue paure lui avrebbe rinunciato ad accompagnarla e Deva non voleva questo per lui. Voleva che fosse sempre felice e che vivesse una relazione autentica, lei avrebbe affrontato il disagio da sola e col tempo lo avrebbe superato del tutto.
Theo le scostò i capelli dal collo. «Perché voglio sapere se andrà bene con il mio. È la prima volta che ci facciamo vedere in pubblico e voglio farti fare bella figura.»
Lei poggiò la guancia sulla sua mano e chiuse un istante gli occhi, già più leggera dal peso dell'ansia nello stomaco. «Non mi importa del vestito, mi basta che ci sia tu.»
«Quindi posso venire anche con i jeans coi disegnini e la giacchetta di pelle tutta colorata che ti piace tanto?»
Deva gli scoccò un'occhiataccia. «Assolutamente no.»
Lui sorrise e si chinò per baciarla sulla bocca. «Come immaginavo. Spero che almeno il nero sia di tuo gradimento.
Deva lo trattenne per un altro bacio. «Moltissimo.»
Diverse ore dopo stavano viaggiando sulla nuova Ferrari di Theo in direzione dell'hotel che avrebbe ospitato l'evento. Theo era elegantissimo. Si era fatto fare un vestito su misura apposta per l'occasione, nero con piccoli inserti in satin nero, sul collo della giacca a doppio petto e sui bordi delle tasche dei pantaloni. Anche Deva era vestita di nero, un lungo abito, con le spalline, una vertiginosa scollatura che puntava dritta all'ombelico e lo spacco lasciava intravedere anche una porzione abbondante della pelle delle sue cosce. Ne avrebbe indossato volentieri un altro, azzurro ghiaccio, meno provocante e più elegante, ma le esclamazioni di Theo quando l'aveva vista con quel vestito addosso l'avevano convinta.
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Indelebile [Theo Hernandez]
FanficDeva ha sempre saputo che sarebbe diventata un procuratore sportivo ed ora, a trentatré anni, convive ogni giorno con le difficoltà che comporta essere donna e lavorare in un ambiente prettamente maschile. Ma ama quello che fa e, anche se non viene...