45. Omnia vincit amor

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Fu un tocco delicato sul viso a fargli aprire gli occhi

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Fu un tocco delicato sul viso a fargli aprire gli occhi. Theo sorrise prima ancora di mettere a fuoco Deva, sdraiata accanto a lui che lo guardava e lo accarezzava. Fu travolto da una valanga di emozioni, intense e bellissime. Strinse la sua mano e la baciò, girandosi su un fianco per guardarla meglio.

«Buongiorno.»

Deva aveva la testa poggiata sul gomito e gli occhi leggermente gonfi, ma erano pieni di sentimento.

«Buongiorno» rispose, baciandolo sulle labbra.

Theo la strinse a sé. «Mi stavi guardando mentre dormivo?»

Lei annuì, distendendo le labbra in un sorriso che fece battere più forte il cuore di Theo. «Per accertarmi che fossi reale.»

Theo assaporò quella risposta, indugiando con lo sguardo su tutto il viso di lei. Lo aveva sorpreso il giorno prima. Lo aveva fatto ancora di più la notte precedente, quando gli aveva detto di amarlo, ma Theo non si aspettava una decisione così forte da parte di Deva, soprattutto dopo aver visto coi propri occhi quanto odio covava il suo collega nei suoi confronti. Theo era pronto a tutto, tranne a lasciarla andare. Si sarebbe adattato a qualsiasi sua decisione sulla loro relazione, a patto che la notte potessero dormire insieme e al mattino svegliarsi come stavano facendo in quel momento. Ma lei lo aveva sorpreso.

Non ho più nessuna intenzione di nascondermi.

Theo la baciò, spostandosi su di lei. Il membro quasi completamente duro premeva sulla coscia calda di Deva, che emise un gemito sentendo la mano di Theo che si chiudeva sul suo seno.

«Ora te lo faccio vedere quanto sono reale.»

«Non essere ingordo» rispose lei ridacchiando, mordendogli il labbro.

Anche Theo rise. Lo avevano fatto più volte la sera prima, ma a lui non era ancora passata la fame di lei. E neanche a Deva, a giudicare da come sospirava mentre la baciava sul collo e scendeva con la mano sul fianco, per poi richiuderla sulle natiche. Theo chiuse la bocca attorno al suo capezzolo turgido e lei aprì di più le gambe, strusciandosi contro la sua erezione.

«Ti sto solo mostrando come sarà il mio buongiorno da ora in poi.» Scese con la bocca lungo la sua pancia, lambendo la pelle con la lingua. «Voglio che tutti vedano quanto il mio procuratore sia soddisfatto di me, sia in campo che fuori.»

Sotto di lui, Deva si bloccò di colpo. Il suo corpo teso mise in allarme Theo, che alzò la testa verso di lei.

Deva si esibì in un sorriso che però non arrivò agli occhi. Sospirò. «Il procuratore adesso deve andare al lavoro e tu mi farai fare tardi.»

Il cuore di Theo cominciò a battere all'impazzata. C'era qualcosa che non andava, ma cosa? Si era bloccata non appena aveva nominato il suo lavoro. Ci aveva ripensato, forse? Non voleva più rendere pubblica la loro relazione? C'erano stati troppi momenti meravigliosi e subito dopo catastrofici con lei per non avere paura. Theo la lasciò libera di alzarsi e si mise a sedere.

Indelebile [Theo Hernandez]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora