-january-

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"Possiamo parlare?"Camille entra nella stanza e si siede sul mio letto.
Annuisco continuando a disegnare.
"Ascolta so che adesso mi odi ma-"la interrompo girandomi verso di lei.
"Io non ti odio"le dico.
"Te ne sei andata dal ristorante come se ti avessi detto che non mi piace più Harry"la guardo male.
"Si questo non si scherza"lei fa un piccolo sorriso e poi torna seria.
"Ascolta mamma"la raggiungo sul letto e le prendo le mani.
"So che sei adulta e fai le tue scelte e sono stata infantile ad andarmene così ma ho paura,ho paura che tu possa di nuovo stare male e io non voglio perché non te lo meriti".
"Amore mio non tutti sono come tuo padre e poi le delusioni succedono,non puoi evitarle o fermarle,magari questa è la volta buona o no ma chi lo sa,ho quasi quarant'anni e voglio vivere,non voglio più aspettare che torni tuo padre perché non se lo merita e non me lo merito"la stringo forte a me.
"Forse potrei chiudere un occhio e poi mi dispiace come mi sono comportata,ma non dire più una cosa del genere su Harry"lei scoppia a ridere.
"Sono seria"le dico indignata.
Mi prende il viso tra le mani e mi guarda negli occhi.
Verde e marrone.
"Cosa ho fatto per meritarti"le sorrido e la abbraccio di nuovo.

"Voglio una pizza"dice lei alzandosi,scuoto la testa e la seguo in cucina.
"Oh giusto"si ferma di colpo e si gira verso di me.
"La settimana prossima siamo a casa di Billie,quando ho detto a Maggie che mi frequento con qualcuno ha insistito per fare una cena e conoscere questa persona"
"Aspetta se io non avessi acconsentito a conoscerlo che avresti fatto tra una settimana?"lei mi guarda in silenzio.
"Probabilmente ti avrei legato alla sedia e portata lì".
"Proprio una madre modello"le porgo la mano e lei batte il cinque.
"Dillo che mi adori"sbuffo e la sorpasso.
"Lo prendo come un si".

Mi trascino svogliatamente verso i cancelli della scuola.
Sapete cosa odio tantissimo?
Tornare a scuola dopo le vacanze,rivedere quelle brutte facce dei miei compagni e professori e studiare.
Come se non bastasse Billie non è riuscita ad accompagnarmi stamattina e senza il mio bacio del buongiorno sono più nervosa del solito.
"Ei straniera woo che hai fatto ai capelli?"mi chiede Vic.
"Li ho tinti"le rispondo.
"Lo vedo,ti stanno bene".
"Lo so".
"Come mai così di cattivo umore?".
"E me lo chiedi?"dico guardandola e indicando la scuola.
"Volevo restare ancora nel mio letto stamattina ma quella bellissima donna che mi ha partorito sedici anni fa ha deciso di aprire le tende e di mandarmi in questa specie di prigione"mi lamento.
"E poi con quale coraggio"aggiungo esasperata.
"Cavolo sei messa peggio di quanto mi aspettassi,ma tranquilla Mya ci sono io per te"le sorriso e lei mi circonda le spalle.

"Aggiornamenti"mi dice una volta in classe.
"Mmmh allora ho passato un bel capodanno,mia madre ha conosciuto una persona,Billie sta per pubblicare il suo primo album,ho conosciuto Mark,ho fatto sesso e basta"lei mi guarda non sapendo che dire.
"Cosa?"io scoppio a ridere.
"Mia madre ha conosciuto una persona".
"E com'è questa persona".
"Non lo so,me ne sono andata prima che mi dicesse il nome,ma ho promesso a Camille di dargli una possibilità"lei annuisce.
"Billie sta per pubblicare il suo primo album".
"O mio dio ma è fantastico"dice tutta entusiasta.
"Ma non dirle che sono così felice".
"Va bene capo,poi ho conosciuto Mike un vero stronzo".
"Com'è andata?".
"Ha detto a Billie davanti a me di sbarazzarsi delle cose che non sono importanti e per cose importanti intende me".
"Lo investo che problema c'è"sorrido e scuoto la testa.
"E basta"le mi guarda sorridendo e poi assottiglia gli occhi.
"Ho sentito anche qualcos'altro".
"Cosa?No".
"E invece si".
"No".
"Allora chiedo a Billie"le strappo il telefono dalle mani e lei mi guarda male.
"Io e Billie abbiamo fatto sesso contenta?"le dico esasperata ridandole il telefono.
"Com'è stato?"mi chiede felice.
"Bello,molto bello"dico con un sorriso da ebete stampato in faccia.
"Immagino"le do un pizzicotto e mi fa la linguaccia.

"I tuoi aggiornamenti?"le chiedo.
"Ho litigato di nuovo con i miei,tra me e Jonathan va più che bene,praticamente vivo quasi a casa sua,ma sai che abita da solo?"la guardo sorpresa.
"Ha detto che vuole essere indipendente dai sui e ho scoperto che è ricco".
"Ricco quanto?".
"Ricco da potersi comprare una bella casa a diciott'anni senza lavoro".
"Cavolo".
"Mhmh,comunque i miei non accettano ancora il fatto che io voglio diventare una scrittrice invece di un avvocato come tutti in famiglia".
"Puoi sempre scrivere un libro sulla giurisprudenza"lei mi guarda male e io sorriso.
"So che per quanto tu possa fregartene ti rende triste il fatto che non ti appoggino in quello che ami fare ma non ti serve la loro approvazione per diventare quello che vuoi nella vita,prima o poi se ne faranno una ragione magari quando vincerai un premio come miglior libro della storia"lei ridacchia e annuisce.
"Sono indecisa se scrivere su di me o su di te".
"Non fa ridere"lei mi guarda e poi scoppiamo a ridere.

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