-New York-

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"Amore guarda che cos'ho trovato infondo alla nostra cabina armadio"lascio Atena per terra e mi dirigo verso la mia ragazza.
Lei apre lo scatolone e tira fuori una cartellina,io la riconosco subito e il mio sorriso sparisce.
"Quello che dipingi adesso è bello ma quello che facevi prima era meraviglioso"mi dice lei abbracciandomi da dietro.
Ed è vero,quando andavo ancora al liceo avevo un modo diverso di vedere le cose intorno a me e di conseguenza anche di dipingere.
Mi giro verso di lei e le sorrido.
"Che ci facevi nella nostra cabina amore?"le chiedo circondando il suo collo.
"Stavo cercando una cosa".
"Renè"la richiamo e lei sbuffa.
"E va bene stavo cercando la mia vecchia giacca".
"Quella giacca orribile?".
"Non era orribile"io la guardo con un sopracciglio alzato.

"Il fatto che non ti piaceva non mi fermerà dal non rimetterla di nuovo"protesta lei.
"Te la brucio"la minaccio,lei ridacchia e mi bacia il collo facendomi ridere.
"Devo andare al lavoro"dice lei dopo qualche minuto.
"E allora vai".
"Non voglio lasciarti"sorrido e la bacio.
"Anche io devo andare tra poco"lei sbuffa e mi stringe a se.
"Amore se non vai al lavoro stasera non faremo nulla"lei si stacca da me e si dirige verso la porta.
"Ti amo,ci vediamo stasera"dice mentre si mette le scarpe,io ridacchio e le bacio la guancia.
"Ti amo anch'io,a stasera"la saluto e appena chiude la porta del nostro appartamento il mio sorriso svanisce.

Mi giro verso i disegni e li guardo non sapendo che fare.
A dirla tutta pensavo di averli lasciati a Los Angeles e non di essermeli portati dietro come un fantasma e,se ve lo state chiedendo,si sono cambiate molte cose.
Dopo quello che è successo tra me e lei sono andata in un centro di recupero per i disturbi alimentari e ci sono stata per tutta l'estate.
Una volta uscita da lì ho incominciato il mio ultimo anno di liceo che è andato a gonfie vele.
Durante quel periodo io e Renè ci siamo avvicinate sempre di più fino a metterci insieme.
Una volta diplomata mi sono trasferita a New York con Renè,non ho nemmeno festeggiato dopo il diploma perché ero in viaggio.
Volevo solo andarmene da quella città dove ogni cosa mi ricordava lei,che aveva comprato una casa a venti minuti da quella dei genitori,e che non ho più visto dopo quel caldo giorno di inizio giugno.

Mi sono laureata in arte e design e pochi mesi fa ho aperto la mia prima galleria,mentirei se dicessi che ancora oggi non ci credo.
Io e Renè siamo andate a convivere subito dopo essere arrivate qui e,dopo che lei si è laureata in giurisprudenza,ha ottenuto un lavoro nello studio legale dello zio.
Anche Vic e Hen si sono trasferiti qui con i rispettivi fidanzati.
E già alla fine Alan Evans,il bullo della scuola,ha tirato fuori le palle e si è dichiarato a Hen durante il ballo dell'ultimo anno.
Vic sta inseguendo il suo sogno di scrivere un libro mentre Hen è diventato un modello.
Non mi sono fermata un momento da quando mi sono trasferita e ho cancellato tutti i social e l'unico motivo era perché non volevo avere sue notizie.

Sospiro e chiudo la scatola di cartone,mi dirigo verso la camera da letto e mi vesto.
Saluto Atena ed esco dall'appartamento.
Mi dirigo verso la mia Range Rover e una volta in macchina accendo la radio.
Parte subito una canzone di SZA e io mi rilasso mentre esco dal parcheggio.
Non fraintendetemi Harry rimane il mio cantante preferito ma SZA ha qualcosa che mi lascia una pace interiore,come facevano le sue canzoni.
Scuoto la testa e mi concentro sulla strada.
A meno che tu non voglia tornare a pezzettini a casa ti conviene fare attenzione.
Pensavo di accelerare e schiantarmi contro un palazzo o entrare a Central Park e finire nel lago con le anatre.
Sei veramente spiritosa.
Me lo dico in tanti.
Sai una cosa?Schiantati che è meglio.

"E adesso,in onore dell'uscita di Hit Me Hard And Soft,riproduciamo 'LUNCH' di Bill-"il mio cuore si ferma e,con un gesto veloce,spengo la radio.
Non sapevo nulla sulla sua carriera o album e singoli,ho evitato come la peste sia i servizi del telegiornale su di lei e sia gli articoli di giornale.
Il mio telefono squilla e io vengo distratta.
-Ciao Mya-mi saluta Luke.
-Ei Luke ciao,come va?-.
-Tutto bene,sai quando ti ho detto che volevo sposare tua madre?-.
-Si perché?-.
-Ieri gliel'ho chiesto e lei ha accettato-mi dice mentre parcheggio.
-O mio dio ma è fantastico Luke-dico con un sorriso stampato sul viso.
-Volevo ringraziarti per avermi dato la possibilità di chiederle di restare con me per tutta la vita-il mio cuore si scalda e rimango seduta in auto incapace di muovere le gambe per l'emozione.
-Non c'è di che Luke,ve lo meritate tutti e due-.
-È Mya?-sento mia madre dall'altro capo del telefono e poi seguono secondi di silenzio.
-Tesoro indovina chi ha al dito un bel anello-la sento dire.
-Di sicuro non io mamma-.
-E ci mancherebbe altro,sai chi te lo deve mettere-a Camille non è mai andato del tutto giù il fatto che la mia storia con lei fosse finita,e in un certo senso mi dispiaceva per Renè,dato che ormai erano cinque anni che stavamo insieme.
Ignoro la sua risposta e sospiro.

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