-and now?-

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L'ho sognata stanotte,per questo sono sveglia alle cinque del mattino.
E pensare che di solito vado a dormire a quest'ora,la verità è che in questi giorni preferisco stare nel mio letto che uscire e finisco per dormire tutto il giorno.
Lei era su un prato ricoperto di margherite,mi sorrideva,il vento le muoveva i capelli dolcemente e allungava una mano verso di me.
Io provavo a prenderla ma lei si allontanava ogni volta,la chiamavo a gran voce ma lei continuava a sorridere e a tendermi la mano come se sapesse che non l'avrei mia raggiunta.
E forse era vero.
Mi sono svegliata sudata e con il battito accelerato,ed eccomi qui a guardare il soffitto aspettando che entri mio fratello,per la quinta volta in tre giorni,per dirmi che dovevo uscire e fare qualcosa di produttivo.

Ma come fai a fare qualcosa di produttivo quando hai guardato dritto negli occhi la persona che ami e le hai detto che dovevate prendervi una pausa?.
Io non riesco nemmeno a girarmi dall'altro lato del letto figuriamoci fare qualcosa che va oltre lo stare a letto.
Il fatto è che la situazione che si era creata mi ha agevolato nel rompere ancora di più la nostra relazione,è brutto da dire lo so ed è ancora più brutto rendersene conto.
Quel pomeriggio,dopo che lo vista con Renè,avrei solo voluto baciarla,stringerla a me e dirle di amarla.
Anzi urlarlo a squarciagola,avete presente quei film romantici dove il protagonista professa il suo amore per la ragazza e lo urla ai quattro venti?.
Ecco io avrei voluto fare così.

Avrei dovuto prendere il mio telefono,scrivere a Mike e poi rendere ufficiale il fatto che sono innamorata di una ragazza come Mya.
Di un angelo,la tipica persona che non dovresti mai ferire e se lo fai sei un mostro.
Ed io mi sento un mostro.
Non riesco a scrollarmi di dosso questo peso che sento,come se spingesse in ogni parte del mio corpo fino a rendermi un puntino.
Vorrei chiudere gli occhi,far finta che questa situazione non fosse mai successa,girarmi nel letto e scontrarmi con il corpo di Mya.
Ma non posso farlo dopo quello che ho detto quella sera.
La porta si apre e io,sapendo già che fosse Finneas,mi copro la testa con il lenzuolo.

"Billie"la voce di mia madre mi arriva alle orecchie,scosto il lenzuolo e mi tiro sù.
Mia madre è sempre stata la mia migliore amica,ho un bellissimo rapporto con lei,sa ogni cosa della mia vita e io sono grata di averla con me.
È stato il mio angelo custode quel giorno in cui volevo farla finita e non ha mai smesso di esserlo.
Mi sorride in modo sincero e si siede vicino a me,mi scosta una ciocca dal viso,mi asciuga le lacrime e mi lascia un bacio sulla tempia.
Mi stringe a se e il silenzio della stanza è spezzato solo dai miei singhiozzi.
Alzo lo sguardo e noto Finneas e mio padre sullo stipite della porta che mi guardano senza dire nulla.

"Io sono un mostro mamma"sussurro portandomi una mano al petto,a causa del dolore causato da quelle parole che io stessa ho pronunciato.
"No tesoro,assolutamente no"dice mia madre prendendomi il volto in modo tale che la guardi.
"Non è ancora finita,avete preso solo una pausa e vedrai che tra qualche tempo starete di nuovo insieme come è giusto che sia"scuoto la testa singhiozzando.
Lei non capisce,nessuno capisce perché l'ho fatto.
"Voglio solo che finisca il prima possibile"dico.
"Vuoi veramente lasciarla andare Bil?"mi chiede Finneas,l'unica persona che sa tutto.
Lo guardo e annusico.
"Vuoi non capite,ma io devo".
"Devi perché lo dici tu o perché lo dice Mike?"questa volta è mio padre a parlare.
"Patrik"lo richiama mia madre.

"Maggie,guarda nostra figlia,secondo te deve stare così male a diciott'anni per la persona che ama?E per che cosa?Il suo manager?Lo sai anche tu che possiamo trovarne un altro,Finneas ha abbastanza contatti per trovare qualcuno all'altezza di nostra figlia e che non le ricordi ogni volta che deve sopprimere i suoi sentimenti"dice mio padre,il problema non è solo Mike ma il fatto che sono terrorizzata dall'uscire allo scoperto e dire di amare sia i ragazzi che le ragazze.
"Non voglio niente di tutto questo,so cosa è meglio per me e anche per lei"dico mentre mi asciugo le lacrime.
Erano più o meno le stesse frasi che mi ripetevo da settimane e alla fine una parte di me si era convinta.
Mi alzo dal letto e guardo Finneas.
"Abbiamo del lavoro da fare o sbaglio?"chiedo con tono tranquillo come se non fosse successo niente poco fa.
"Billie in realtà volevamo parlarti di un'altra casa"dice mio padre,io resto in silenzio aspettando che parli.

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