-pigiama party- (pt.1)

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Riempio la ciotola di Axel e quella di Atena, mentre il sole incomincia a tramontare piano piano.
Il mio portatile suona e sorrido,lo apro e mi lego i capelli.
Accetto la chiamata e sorrido vedendo mia madre.
-Ciao tesoro-dice lei.
-Ciao mamma,come va la luna di miele?-chiedo.
-Oh bene,tuo padre si è preso un insolazione-dice lei tranquilla.
-Capisco,ti vedo preoccupata-dico ironicamente lei alza le spalle.
-Non è nulla di grave-dice lei.
-Me lo fai vedere?-le chiedo,lei si alza dalla sedia e dopo poco porge il telefono a Luke.
-Ei papà-dico sorridendo.
-Ciao tesoro,come stai?-.
-Io bene,tu invece?-gli chiedo.
-Tutto bene-dice alzando il pollice e facendomi ridere.
-Non riesco a capire come tu abbia fatto ad aver resistito una settimana sposato con lei-dico,lo vedo guardarsi intorno e poi punta lo sguardo si nuovo sullo schermo.
-Non è così male sai,con la gravidanza è diventata più gentile-mormora lui guardandosi ancora intorno forse per non farsi sentire da Camille.
Io sospiro e guardo Axel e Atena.
-L'importante è che ritorni vivo dal viaggio-lui ridacchia.
-Tranquilla tesoro ho tutto sotto controllo-annuisco e sorrido.

-Adesso cosa fate voi?-chiedo.
-Da noi è mattina e non penso che faremo qualcosa,ma oggi pomeriggio se mi sento meglio facciamo un giro per la città-annuisco alle parole di Luke.
-E tu tesoro cosa fai stasera?-mi chiede Camille facendo capolino vicino a Luke.
-Un pigiama party con i ragazzi-dico sospirando.
-Ma non siete troppo grandi?-chiede mia madre.
-È quello che ho detto anch'io,ma sai com'è fatta Vic-dico e lei ridacchia.
-Posso immaginare-mi risponde lei.
-Dice che non siamo poi così grandi e poi ha usato anche il fatto che io e Billie ci parliamo di nuovo-dico,Luke ridacchia e Camille scuote la testa divertita.
-A proposito di Billie-dice mia madre.
-Cosa?-chiedo distrattamente mentre prendo Atena in braccio.
-Non la vedi da una settimana vero?-mi chiede.
-Si,tra Londra,Parigi e la Corea non ha avuto un attimo di pace-dico.
-Conoscendola non avrà dormito molto-dice mia madre.
-No anche perché quando da lei erano le quattro del mattino e da me le dieci del mattino lei mi chiamava-dico.
-Adesso che è tornata può riposarsi come si deve-annuisco e rimaniamo a parlare ancora per qualche minuto fino a quando non suonano alla porta.
Saluto i miei,chiudo il portatile e mi alzo dalla sedia.
Mi guardo allo specchio,mi sistemo la canottiera nera e i pantaloncini grigi,sospiro e apro la porta.

"Ei"dico sorpresa trovando Billie sull'uscio con un mazzo di rose rosso sangue in mano.
"Ciao Mimi"dice lei,mi sposto e la faccio entrare,si toglie le scarpe e slaccia Shark.
"Pensavo che saresti arrivata per ultima e invece sei la prima"dico.
"Volevo darti queste"mi passa il mazzo.
"E questo"mormora,poggia le mani sui miei fianchi,si abbassa e mi lascia un bacio sulle labbra.
"Allora hai fatto bene a essere la prima"mormoro,lei sorride e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Grazie per il mazzo,è stupendo".
"Volevo prenderti le rose nere ma purtroppo sono arrivata tardi"dice dispiaciuta facendomi scogliere il cuore.
"Queste sono perfette,perché sono da parte tua"dico,lei sorride ampiamente e io la bacio.
La trascino in cucina e lei si siede sulla sgabello mentre io prendo un vaso.
Mentre ci metto l'acqua dentro e poi le rose sento il suo sguardo bruciare sulla mia schiena e sorrido.

"Ecco fatto"dico poggiando il vaso sul ripiano della cucina.
Lei sorride mentre guarda le rose e poi sposta lo sguardo su di me.
"Avevo dimenticato il sorriso che fai quando ti regalo dei fiori"dice lei.
"Dato che sei arrivata in orario di-guardo l'orologio al muro-un'ora,puoi continuare a guadare il mio splendido sorrido"dico facendola ridere,poggia il mento sulla sua mano e mi guarda.
"Stavo scherzando Bil"dico arrossendo.
"Peccato,perché potrei guardarti per ore senza stancarmi"dice lei.
"Sei stranamente dolce oggi"dico,il suo sorriso vacilla e mi guarda.
"Sto esagerando?"chiede con una punta di nervosismo.
"Assolutamente no"dico e lei sospira.
"Solo che tu ti stai sforzando per essere perfetta con me,ma io amo quando sei te stessa"dico.
"Ma cinque anni fa"incomincia,io la raggiungo,afferro il suo viso e lei smette di parlare.
"Non mi interessa cinque anni fa,voglio che tu sia te stessa adesso Billie"dico guardandola negli occhi.

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