Come out and play

-why to me?-

Rimango a fissare il soffitto.
Quanto è passato?Minuti?Ore?
Non ne ho idea,so solo che è da troppo tempo che sono nel letto e molto probabilmente Mike mi starà aspettando.
Mi giro su un fianco e sospiro.
Perché mi sento così?

Quando sono con Mya mi sento la persona più felice di questo mondo eppure non voglio dipendere da una persona per essere felice.
È quello che succede quando sono con Mya?Dipendo da lei per essere felice?
La felicità deve essere una cosa tua o va bene cercarla in qualcun'altro?

Sospiro e ritorno a guardare il soffitto.
Da quanto mi sento così?Per quando mi dovrò sentire così?
La porta si apre e non ho nemmeno voglia di alzare la testa.

"Tesoro"mia madre mi richiama ma io non mi muovo.
"C'è Mike sotto,dice che non rispondi alle chiamate"resto in silenzio.
So che loro sanno che io non sto bene.
"Cinque minuti e scendo"accarezza la mia gamba ed esce dalla stanza.
Ritorna quel silenzio assordante e io chiudo gli occhi.

Ho tutto,una famiglia,degli amici,una ragazza,una carriera che va abbastanza bene eppure perché cazzo mi sento così?
Per un tempo mi sono sentita bene quando andavo in terapia poi ho smesso,mi sentivo diversa,non ero me stessa quando mia madre mi guardava tristemente,quando mia padre cercava di scherzare sempre con me e quando mio fratello era sempre con me ovunque andassi.
Ho smesso ed eccomi qui.

Trascorro la mia giornata come se fossi uno spettatore,salto il pranzo,con Mike fisico gli ultimi preparativi per l'album e una volta finito mi rimetto nel mio letto,nella mia stanza buia e maledettamente silenziosa.
Quando smetterò di sentirmi così?
È la domanda che mi faccio da quando ho incominciaro a non essere più me stessa.

Quando sono con le persone a cui voglio bene fingo di star bene?Quando rido a crepapelle con Zoe sto bene?Quando sto con Mya fingo di essere felice?
Forse sono diventata così brava che non riesco neanche io a capire se sto bene o no.
Chiudo gli occhi e ripercorro i momenti felice della mia vita.

Le giornate passate in scuderia,le passeggiate con Zoe,le ore passate ad incidere i pezzi con Finn,tutte le cose che ho cucinato con mia madre,tutte le cose che mi ha insegnato mio padre su come suonare gli strumenti,la risata di Mya,le coccole che faccio a Shark e persino le ore passate con Mike ad immaginare fin dove posso arrivare con la mia musica.
Questa non sono io,non sono io quella che rideva tutte quelle volte,sono io quella che sta nel suo letto a non fare niente e si sente uno schifo.

Vorrei scrivere a Mya,vorrei averla qui con me,vorrei inspirare il suo profumo,sentire il calore del suo corpo,la sua risata ma sono bloccata.
Non riesco a non fare niente.
Mi tiro su la coperta e chiudo gli occhi sperando che domani sia un giorno migliore.
Il letto si abbassa e qualcuno mi annusa.
Tiro giù le coperte e mi ritrovo a pochi centimetri dalla mia faccia il muso del mio stupido cane.
Mi guarda piegando la testa e io lo guardo male.
Abbaia e io sbuffo.
Gli faccio spazio e si stende vicino a me.
Sorrido lievemente e per un pò quella sensazione sparisce.
Lo stringo forte a me e chiudo gli occhi.

Non è cambiato nulla,la stanza è sempre la stessa,le lenzuola le stesse come i mobili,le tende e me.
Il sole entra prepotentemente dalle tende e mi giro su un fianco.
Afferro il telefono e lo accendo.

-Ei amore ti va se passo per un'oretta?-è di ieri sera.
-Bil ci sei?-.
-Se dormi fa niente notte amore,sognami-sorrido lievemente e guardo l'ora.
10.39
È a scuola adesso.

-Scusa Mimi ero crollata dopo ore ad ascoltare Mike,se vuoi passa oggi-le rispondo.
-Oggi non posso vado a dormire da Vic-mi risponde subito.
-Non importa divertiti e salutamela-poggio il telefono sul comodino e mi siedo sul letto.

Osservo il quadro di Mya e un pò mi sento meglio.
Mi alzo e mi dirigo in bagno.
Apro il getto d'acqua,mi spoglio e mi immergo.
Ho diciott'anni eppure me ne sento ottanta.
Non riesco a fare le cose che fanno i ragazzi normali,le persone della mia età,è come se ci volesse troppo sforzo.