-as if nothing had ever happened-

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Ho sentito spesso storie di tradimenti tra le mie college o anche solo,per sbaglio,tra le mie compagne del liceo.
Qualche volta ho anche provato ad immedesimarmi in loro e nel loro dolore,ma con scarsi risultati.
Mia madre spesso dice che non comprendi il dolore fino a quando non lo provi e l'ho capito solo due giorni fa,quando mi sono ritrovata a piangere tra le braccia Camille in piena notte,dopo un altro attacco di panico.
Io e Renè abbiamo condiviso cinque anni insieme,ci sono stati momenti belli e altri brutti,come innogni coppia d'altronde,ma nel complesso ero veramente felice con lei.
L'ho amata,veramente tanto per passarci cinque anni insieme e fantasticare su un futuro insieme,già ho veramente pensato di sposarla e metterci su famiglia perché ero innamorata.
È questo il mio problema,quando mi innamoro tutto si distrugge,che siano nove mesi o cinque anni.

Ero abituata alla nostra routine,svegliarci insieme,fare colazione,andare al lavoro,magari vederci per pranzo e poi passare la serata a coccolarci.
Ero abituata a passare la domenica fuori New York per vedere posti nuovi,ad andare alle mostre con lei,a passeggiare per Central Park e anche a fare la spesa con lei.
Non era una routine noiosa anzi lei trovava sempre il modo di trasformarla in qualcosa di diverte,in qualcosa per cui vale la pena restare e qualcosa che ti faccia sperare in un futuro.
Una volta si è messa a rincorrermi per la stradine di Central Park mentre candidi fiocchi di neve ricadevano sulla Grande Mela trasformandola in qualcosa di magico.
Due anni fa,alla vigilia di Natale,si era messa a fare i biscotti alla cannella alle due di notte mentre di sotto fondo c'era Harry.
Ha comprato un quadro nella mia galleria di cui io mi ero innamorata,ma che non potevo comprare essendo la proprietaria della galleria,passando per una persona anonima e la sera,tornata a casa,l'ho visto in camera nostra.
Io ero felice con lei,mi bastava quello che avevamo ma a quanto pare a lei no.

-Amore in questi ultimi giorni non sono stata bene,quindi sono rimasta a casa e scusa se non ti ho scritto molto ma il letto mi ha letteralmente risucchiata-.

Questo è il messaggio,da parte sua,che sto fissando da mezz'ora.
Le avevo scritto per avere qualche informazione su di lei,data la sua scomparsa,e mi aveva rifilato una scusa del cazzo quando due giorni fa era davanti alla mia galleria a baciarsi una bionda.
Non ha avuto neanche il pudore di baciarla da qualche altra parte.
Spengo il telefono e in un momento di rabbia lo lancio in un angolo della stanza e affondo il viso nel cuscino scoppiando a piangere,per l'ennesima volta in poche ore.
Non ricordo neanche l'ultima volta che sono stata così male,anzi no me la ricordo,quando Billie mi ha lasciato.
Sono stata veramente male e mi ero ripromessa che non sarebbe accaduto più ma la mia fortuna in amore è pari a zero a quanto pare.
Perché le persone tradiscono?.
Cos'è che impedisce alle persone di impegnarsi veramente in qualcosa che li porterebbe solo felicità?.
Perché devono tradire la fiducia di una persona invece di fermarsi un secondo a ragionare?.
Perché l'amore,un sentimento così puro e delicato,deve avere per forza una parte di dolore?Non basta già la tristezza per questo,perché anche i sentimenti più belli devono essere i più laceranti?.

Qualcuno bussa alla porta e io mi giro a guardarla senza dire nulla.
"Mya sono Billie,posso entrare?".
Rimango qualche secondo a pensare sul da farsi e poi mi asciugo le lacrime.
"Entra"dico con tono piatto e per un momento mi viene in mente il giorno in cui mi ha lasciato,solo che adesso è qui per me.
"Ei"mormora entrando e con lei sorpassano la porta anche Shark,Axel e Atena.
"Ei"dico di rimando.
"Posso restare un pò con te o non vuoi nessuno?"mi chiede lei.
"Mi hai portato queste pesti quindi puoi restare"lei sorride e si siede sul letto.
Io resto in silenzio a guardarla e mi ritrovo a pensare che sia la donna più bella che io abbia mai visto.
Scuoto leggermente la testa e accarezzo Axel che aveva appoggiato la testa sulle mie gambe.
"Li sei mancata".
"Non esco da qui da due giorni non da una settimana"mormoro.
"Sei mancata anche a noi"mi dice mentre porto Atena tra le mie gambe incrociate.
"Scusate sono dei giorni no".
"Quando sono triste faccio quello che mi rende felice e ho notato che non hai nessun pennello o tela quindi ho chiesto a Camille e in soffitta ho trovato una cosa".
"Che cosa?".
"Se vieni con me la vedrai"resto a pensarci su e poi mi alzo.
Saliamo le scale fino alla porta in legno e,dopo aver fatto entrare le pesti Billie mi copre gli occhi.

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